Ladies Tour of Qatar: Sabbia, vento e prime volate - La stagione parte ancora in Medio Oriente
- Ladies Tour of Qatar WE 2012
- Diadora - Pasta Zara [Donne] 2012
- MCipollini Giambenini [Donne] 2012
- Orica - AIS [Donne] 2012
- Skil 1T4I [Donne] 2012
- Team Specialized - Lululemon [Donne] 2012
- Adrie Visser
- Beatrice Bartelloni
- Chiara Vannucci
- Chloe Hosking
- Eleonora Patuzzo
- Eleonora Van Dijk
- Giorgia Bronzini
- Judith Arndt
- Kirsten Wild
- Maria Giulia Confalonieri
- Marta Bastianelli
- Monia Baccaille
- Noemi Cantele
- Regina Bruins
- Tatiana Guderzo
- Valentina Scandolara
- Ciclismo femminile
dal nostro inviato
A poco più di quattro mesi di distanza dal Mondiale di Copenhagen e dal fantastico bis iridato di Giorgia Bronzini il gruppo d'élite del ciclismo femminile è pronto nuovamente ad attaccare un numero sulla maglia: per il quarto anno consecutivo il primo appuntamento agonistico è il Ladies Tour of Qatar, una corsa a tappe della durata di tre giorni utilissima per ricominciare a prendere il ritmo di gara e per mettere un po' di chilometri nelle gambe sfruttando il clima favorevole.
Sul percorso delle tre frazioni c'è ben poco da dire: l'incessante incremento edilizio e demografico (e quindi del traffico) della città di Doha porterà il gruppo a gareggiare praticamente sempre nel deserto (solo nell'ultima tappa si toccherà la periferia di Doha) e, in assenza di qualsiasi tipo di difficoltà altimetrica, la selezione sarà fatta dal vento e dagli abbuoni. Considerando queste condizioni, quindi, non ci si deve stupire se nell'albo d'oro ci sono due vittorie di Kirsten Wild e una di Ellen Van Dijk, entrambe olandesi, potenti e abituate a destreggiarsi nei ventagli.
Quest'anno, però, la concorrenza sembra davvero più aggurrita che mai ed è veramente difficile fare previsioni o pronostici: alla partenza, infatti, ci saranno la selezione olandese capitanata da Kirsten Wild, la GreenEDGE con Judith Arndt, la Specialized-Lululemon con Van Dijk e Hosking ma anche la Skil-1t4i con Visser e Bruins e la nazionale USA di Shelley Olds. Più che le singole atlete in Qatar potrebbero essere decisive proprio le squadre nel loro complesso proprio per creare ventagli o rimanere vicino alla capitana nei momenti più delicati.
E l'Italia? Il ciclismo femminile azzuro ha un buon feeling con il Tour of Qatar e nelle passate edizioni sono arrivate diverse gioie sotto forma di successi di tappa, tre volte con Giorgia Bronzini (più due secondi posti finali) e una l'anno scorso con Monia Baccaille che fanno di noi la nazione più vincente (come tappe) della corsa. Ogni anno sono parecchie le formazioni italiane che vogliono sfuggire alla morsa del gelo e richiedono un invito per questa corsa e l'organizzazione targata ASO si trova costretta a scartarne più d'una per mantenere la grande internazionalità della prova.
Anche quest'anno Bronzini e Baccaille saranno le nostre punte più importanti per cogliere buoni risultati. Giorgia è passata quest'inverno dalla Chirio alla Diadora e, come l'anno scorso, si presenterà all'esordio stagionale con la maglia iridata di Campionessa del Mondo: accanto avrà una formazione abbastanza giovane ma unita e affidabile; Monia, invece, guiderà le ragazze della MCipollini che possono contare anche su due ex Campionesse del Mondo come Tatiana Guderzo e Marta Bastianelli, a dire la verità non molto adatte al percorso tutto piatto.
Non dimentichiamoci poi della nazionale italiana che sarà presente anch'essa con sei atlete, portando così a tre il numero di nostre formazioni in gara: Noemi Cantele difficilmente cercherà la vittoria finale ma la sua presenza servirà ad aiutare e a dare consigli alle tre giovanissime convocate (Bartelloni, Confalonieri e Vannucci) in questa spedizione; oltre ad Eleonora Patuzzo poi ci sarà anche l'instancabile Valentina Scandolara che neanche 24 ore dopo aver partecipato al Campionato del Mondo di ciclocross era già sull'aereo che da Milano portava le nostre squadre a Doha.
L'unico limite, se così vogliamo definirlo, del Ladies Tour of Qatar è che questa corsa rimane sempre abbastanza isolata nel calendario internazionale: da domani a venerdì ci si dà battaglia, si vince, si perde ma poi per rivedere in azione queste squadre bisognerà aspettare quasi tre settimane; i ventagli previsti qui, però, possono essere un'ottima preparazione per le corse del nord e, in quest'ottica, è abbastanza positivo l'anticipo della prova di Coppa del Mondo della Ronde Van Drenthe, passata da metà aprile a metà marzo. Un altro spunto di interesse poi sarà la caccia ai punti UCI: in palio c'è la qualificazione ai Giochi Olimpici di Londra quindi tutte le ragazze cercheranno di portare a casa almeno un piazzamento nel tentativo di guadagnare qualche posizione nella classifica UCI per nazioni, dove l'Italia è quinta, entro fine maggio.