Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Giro di Lombardia 2011: Nibali sì, Nibali no, il dibattito è aperto - Dove ha sbagliato il siciliano? | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro di Lombardia 2011: Nibali sì, Nibali no, il dibattito è aperto - Dove ha sbagliato il siciliano?

Versione stampabile

Vincenzo Nibali sul Ghisallo, nel bel mezzo del suo tentativo d'attacco solitario © BettiniphotoÈ nato a Lachen, sul Lago di Zurigo, vive a Locarno, sul Lago Maggiore ed arriva solo e trionfante a Lecco, sul Lago di Como. Oliver Zaugg è uno svizzero ben pettinato che ama gli specchi d'acqua incastonati tra le montagne. Scalatore onesto e buon gregario fino a stamane, dopo otto anni di professionismo e nessuna vittoria all'attivo ottiene il risultato più prestigioso al Giro di Lombardia, una Classica monumento. Bel colpo! Forse non se l'aspettava nemmeno lui, tant'è che, ai piedi del podio, deve ancora realizzare quanto compiuto.

Ha corso un paio di stagioni nella Zalf, Oliver, e da qualche gara a questa parte si era fatto vedere là davanti nel gruppo. Scattando sul tratto più duro del Muro dell'Alpino saluta il gruppo dei migliori e piomba su Lecco tutto solo. L'avevano sottovalutato o le forze, là dietro, erano davvero ridotte al lumicino per poter spegnere le timide velleità di questo trentenne di Zurigo. «Avevo visionato la salita finale, c'erano dei tratti molto duri. Avevo programmato di scattare lì. Ha funzionato». Semplice come bere un bicchier d'acqua; Zaugg osserva, studia, esegue. E sorprende tutti con quest'azione che va in porto, quando gli osservati speciali sull'ultima salita di Villa Vergano erano Gilbert, Joaquim Rodríguez, Basso e Van Avermaet.

Avevamo sognato l'impresa e l'arrivo in solitaria non di Zaugg, bensì dello Squalo dello Stretto, Vincenzo Nibali. Corsa infiammata da Paolini nella discesa della Colma di Sormano, Nibali segue l'italiano della Katusha in discesa e si forma un gruppetto davanti con quasi tutti i migliori. Gilbert non è, per sua stessa ammissione, il corridore ammirato la scorsa primavera o anche solo dodici mesi fa. Nibali lo capisce ed appena la strada inizia ad inerpicarsi verso il Ghisallo coglie l'occasione e scatta deciso. Prende subito un piccolo margine di vantaggio, poi allunga ancora. Gilbert molla ed ora Vincenzo è un paio di tornanti sopra al vallone. Mancano 55 chilometri all'arrivo. Transita davanti alla Madonna del Ghisallo vantando 1'27" sul gruppo. La discesa affrontata a 90 km/h e la pianura del lungolago lo mantengono in vantaggio di 1'35" sugli immediati inseguitori. L'impresa, se non ci fosse questo tratto pianeggiante e la salita di Villa Vergano a ridosso di Lecco, sarebbe in cassaforte. Vincenzo disputa una cronometro finché non cede di schianto.

Esce da una galleria e la velocità del messinese è sensibilmente diminuita, altro che fuori dal tunnel. Dietro insegue la Sky ed il riaggancio avviene alle porte di Lecco, poco prima che si attacchi il Villa Vergano. Dall'esaltazione per un'impresa in atto allo sconforto per la stagione che va in archivio senza neppure una vittoria, Nibali è lo specchio dell'Italia ciclistica, che chiude l'anno senza aver portato a casa neppure una Classica monumento. Almeno ci ha provato, ma perché il messinese ha attaccato a più di 50 chilometri dall'arrivo e con tanta pianura tra la fine della discesa del Ghisallo e Villa Vergano? «Non era una tattica concertata con la squadra, sono io che ho deciso di partire sul Ghisallo». Istinto puro, consapevolezza che sarebbe potuto arrivare se dietro si fossero guardati in faccia ancora un poco. Il tentato assolo di Nibali ricorda lontanamente il ciclismo eroico e rimarrà una splendida incompiuta.

Ma perché non fermarlo dall'ammiraglia prima che cadesse preda della crisi di fame? Il percorso, per quanto fosse stato rinnovato, era noto per la presenza di quella ventina di chilometri dopo il Ghisallo, un tratto difficile da affrontare in solitaria ed a tutta. Nibali che passa solo - e per primo - sul Ghisallo, la discesa e la piccola cronometro ingaggiata contro il gruppo inseguitore. Tutto molto bello ed emozionante, tanto per l'appassionato quanto per gli sponsor. Il ritorno d'immagine per Liquigas sarà notevole, l'azione verrà ricordata nonostante il lieto fine sia solo di Zaugg, almeno oggi. Un "o la va o la spacca" che porta Nibali a compiere una delle azioni più belle del 2011, sull'onda di Andy Schleck sul Galibier e di Contador all'Alpe d'Huez. Provarci non costa nulla e nessuno ci potrà mai dire se una tattica attendista avrebbe pagato con una miglior moneta il messinese. Eppure, in questo sabato d'ottobre, la spacca ed i sogni di gloria, il sapore dell'impresa d'altri tempi, vengono distrutti a 16 chilometri dalla conclusione.

Si parla di crisi di fame. Da che mondo è mondo l'alimentazione è un punto cardine del ciclismo e, specialmente in previsione di un'azione a lunga gittata, diventa ancor più indispensabile alimentarsi in maniera adeguata. Nibali non l'ha fatto, a quanto pare. Peccato non troppo veniale, questo; fino a quel momento tutto stava filando per il meglio e da un atleta alla settima stagione da professionista non ci si aspetterebbero leggerezze di questo tipo. Il Lombardia 2011 non verrà ricordato né per la prima vittoria del trentenne Zaugg né per il cambio di percorso, ma per l'azione, splendida e struggente, di Vincenzo Nibali.

E però, pensando alla tappa del Gardeccia - era il Giro d'Italia 2011 - o alla Sanremo 2010, non si può non evitare di ripensare a quegli attacchi fuori tempo o fuori portata messi in atto dallo Squalo dello Stretto. Va bene provarci, va bene pure mandare all'aria l'attendismo, cercare l'impresa a costo di schiattare e - ammettiamolo - è stato magnifico vedere un fiume di spettatori gridare il nome del messinese della Liquigas, temporaneamente in testa da solo. I nodi vengono al pettine quando si va a dare un'occhiata alla tabella vittorie e si legge un impetoso zero.

Poteva essere diverso con un paio di compagni d'avventura? Forse sì, ma l'impressione è che oggi le forze in campo avessero energie ridotte davvero al lumicino; un colpo solo, insomma, e da sparare sull'ultima salita. Nibali in questo è stato anarchico e, andando contro corrente, ha cercato di far saltare il banco. «Preferisco le corse a tappe alle gare di un giorno perché in quest'ultime devi sperare che vada tutto bene e non sempre è così», rivelava giovedì all'arrivo del Giro del Piemonte. Oggi la strada intrapresa era quella giusta ma la giornata perfetta arriverà in futuro. O almeno si spera.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano