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GP Beghelli 2011: L'insolito solitario, Pozzato torna star - Attacco nel finale. Poi Belletti su Visconti

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dal nostro inviato

Filippo Pozzato finalmente sorridente dopo una stagione molto negativa © BettiniphotoFilippo Pozzato è al termine di una stagione che peggiore non poteva essere, tra infortuni e incomprensioni col management della sua squadra, la Katusha. Ma ora che il vicentino ha trovato un ingaggio per il 2012, e forse una tranquillità fin qui mancata quest'anno, rieccolo tornare a sorridere, vincere, essere baciato dal sole e da un pizzico di fortuna. E al GP Beghelli, a Monteveglio, per Pippo un rientro in grande stile sui podi ciclistici, in vista di una stagione (in maglia Farnese) che dovrà necessariamente essere quella del rilancio per lui, un corridore che, per il movimento italiano, è solo un bene aver recuperato.

La cronaca del Beghelli ci dice che quando dopo 15 km di corsa è partito dal gruppo Ben Gastauer, lussemburghese della AG2R, nessuno immaginava che quello fosse il germe dell'azione decisiva. Il lungagnone con la casacca a cubetti è arrivato ad avere quasi 6' sul gruppo, dopodiché su di lui (intorno al km 100 di gara) si sono portati Diego Caccia e Leonardo Pinizzotto.

In quello stesso momento in gruppo si è verificato il break decisivo, sulla seconda ascesa a Zappolino (la salita caratterizzante il circuito finale, da ripetere 9 volte): 15 uomini hanno preso un minimo vantaggio sugli altri, ma da lì in poi questo margine non è stato più annullato né dalla FDJ, né dall'Astana, né dalla Miche, che a turno hanno inseguito con maggior convinzione rispetto ad altri team meglio rappresentati davanti.

E allora elenco necessario dei 15: Mollema e Niermann (Rabobank), Monfort e Zaugg (Leopard), Pozzato e Paolini (Katusha), Gorato (Geox), Pinot (FDJ), Visconti (Farnese), Belletti (Colnago), Di Paolo, Donati, Corioni e Taborre (Acqua&Sapone) e Rubiano (D'Angelo&Antenucci). Il drappello, in cui ovviamente gli A&S (già a segno ieri con Betancur) in superiorità numerica hanno lavorato di più e meglio, si è presto riportato sul terzetto in quel momento al comando, e nel corso del quarto giro del circuito di Monteveglio (a poco più di 80 km dal traguardo) Gastauer e Pinizzotto si sono staccati, lasciando in testa gli altri 16.

Il margine dei battistrada non è mai stato superiore ai 2', eppure la gestione della gara da parte degli attaccanti è stata particolarmente brillante. A 2 giri dalla conclusione (-26 km) ancora 1'20" separavano i 16 dal plotone tirato da un indefesso Schumacher, all'ultimo passaggio (-13) il distacco è sceso a 1'10", con un sempre più incredibile Schumacher a lavorare senza soste per Rebellin. Ma, nonostante i 16 fossero diventati 15 (Di Paolo, dopo essersi speso tanto per la causa di Taborre, si era staccato a 15 km dalla fine), il margine era comunque abbastanza di sicurezza per garantire una volata ristretta ai soli battistrada.

Tra i quali, però, non tutti erano così d'accordo ad aspettare lo sprint (che vedeva probabilmente favorito Belletti). Sicché in casa Katusha s'è deciso di giocare la doppia carta, e Pozzato, proprio lui, in contropiede su un allungo di Mollema, è scattato sull'ultima salita, a circa 8 km dall'arrivo. Se fosse stato ripreso il vicentino, sarebbe toccato al compagno Paolini tentare lo sprint. La sparata di Pozzato è stata comunque notevole, e ha sfrondato il drappello di testa: solo in 9 su 14 sono rimasti all'inseguimento di Pippo, che ha messo subito insieme una quindicina di secondi di vantaggio, riuscendo poi ottimamente a difendere quel margine fino all'arrivo.

Per l'uomo di Sandrigo un arrivo a braccia alzate come non avveniva da una vita (l'anno scorso vinse al Giro in volata ristretta, quest'anno nulla di nulla), un congedo splendido per lui dalla Katusha e un biglietto da visita niente male per la stagione che verrà, in maglia Farnese. A 19" i resti del gruppetto, regolati da Belletti (giustamente contrariato per l'occasione sfumata: se Manuel avesse avuto un compagno con sé, magari le cose sarebbero andate diversamente, ma coi se e coi ma...) su Visconti, Rubiano, Mollema, Taborre, Monfort, Zaugg, Pinot e Paolini.

La settimana che va a iniziare vedrà le ultime due corse italiane della stagione: Giro del Piemonte giovedì e Lombardia sabato. Ultime possibilità per chi ha ancora qualcosa da dire al termine di un 2011 faticoso per tutti e appagante solo per qualcuno: da oggi in quest'ultima schiera ci rientra, almeno parzialmente, anche Pozzato.

Marco Grassi

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