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Giro di Toscana WE 2011: A Firenze Becker piazza la volée - Charlotte su Bubnenkova. Giro alla Guarnier

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Charlotte Becker, vincitrice a Firenze dell'ultima tappa del Giro di Toscana © www.michelafanini.comLe prime due si erano messe in evidenza nei giorni scorsi, la terza era rimasta un po' in ombra, forse stupendo in negativo buona parte dei suoi seguaci, che si aspettavano prestazioni di ben altro calibro. L'ultima tappa del sedicesimo Giro di Toscana, da Lucca a Firenze, si conclude in piazza della Repubblica, come di consueto. Si pensa ad un arrivo in volata ma sull'ultima ascesa, quella che porta a Piazzale Michelangelo, se ne vanno tre atlete.

Charlotte Becker, già ottima terza nella cronometro di Campi Bisenzio, seguita da Svetlana Bubnenkova, ieri parsa in grande spolvero. Si accoda alle due Fabiana Luperini, attesa come grande protagonista di questo Giro di Toscana e che invece in classifica è naufragata a più di 12' dalla Guarnier, la maglia rosa. Oggi cerca il riscatto, Fabiana, e trova l'azione giusta.

Il terzetto non può dare fastidio al gruppo della Guarnier, impegnata a marcare stretta Claudia Häusler, la più vicina in classifica. E allora il vantaggio sale. Dapprima 17" sul gruppo che insegue senza troppa convinzione, quindi, una volta superata la salita di Piazzale Michelangelo, il divario tra battistrada e gruppo aumenta a 25". Alla fine il ritardo del plotone, regolato da Giorgia Bronzini, sarà di 26". Charlotte Becker si prende la sua vittoria anticipando Bubnenkova e Luperini.

Si era partiti dalle mura di Lucca, dopo una ventina di chilometri e di tentativi di fuga andati a vuoto è Amber Pierce, in luce ieri, a portarsi in avanscoperta. L'azione pare buona ma il gruppo la riassorbe dopo pochi chilometri. Piove sul percorso che nel 2013 ospiterà i Mondiali di Firenze e che, nell'occasione odierna, viene testato dalle atlete. Se ne vanno altre due quando i contachilometri segnano "33" percorsi. Si tratta di Petra Dijkman e della nostra Silvia Valsecchi. Entrambe atlete in gran forma in questo periodo e spesso in fuga, guadagnano rapidamente terreno. Il gruppo però le tiene a 20".

Inizia la salita di Serravalle e le due battistrada sono sul punto di venir riprese. Al Gpm transita per prima la Dijkman, quindi la Valsecchi, ma il gruppo guidato da una Claudia Häusler all'attacco (porterà a casa la maglia di leader della classifica dei Gpm) è alle loro spalle. Si scende verso Quarrata con una situazione di gruppo compatto. La Guarnier dà un segnale forte andandosi a prendere il traguardo volante, poi cade e per un attimo nello staff a stelle e strisce si trattiene il respiro. Nulla di grave, la maglia rosa si rialza e riparte prontamente.

Meno di venti chilometri all'arrivo, siamo ormai nei pressi di Firenze. Salendo verso Piazzale Michelangelo è la russa Bubnenkova ad attaccare. La vincitrice del Toscana 2006 viene seguita da Fabiana Luperini e dalla tedesca Charlotte Becker. La campionessa di Cascine di Buti e la 38enne russa fanno il forcing in salita, tentando di tagliare fuori una Becker che, in un arrivo in volata ristretta, sarebbe nettamente la più veloce. La tedesca dell'HTC - Highroad tiene duro mentre dietro il gruppo perde terreno.

Si arriva sul traguardo di Piazza della Repubblica con la Luperini che si tira fuori dalla lotta, sapendosi ben più lenta delle due compagne di fuga allo sprint. La Bubnenkova vuole invece tentare il colpo a sorpresa ma la Becker, che ha dieci anni in meno della Buba, esibisce pari esperienza e, come da pronostico, si aggiudica l'ultima tappa. La Luperini è pur sempre terza, staccata di 2", quindi il gruppo, con una buona Bronzini a regolare Tagliaferro, Baccaille (stabilendo le gerarchie di Copenhagen?) e Marta Bastianelli, tornata nei quartieri alti della classifica negli arrivi per ruote veloci. Chiudono la top ten di giornata la tedesca Romy Kasper, l'aussie Belinda Goss e l'estone della Michela Fanini Rox Grete Treier. Valentina Scandolara conclude undicesima di tappa e può partire per la Danimarca consapevole dei propri mezzi e del proprio momento di forma.

Il Giro di Toscana 2011 verrà ricordato sicuramente per i ritiri eccellenti (Arndt e Teutenberg su tutte, ma non solo) e per il parco partenti non propriamente all'altezza di una corsa a tappe come questa. La vicinanza con i Mondiali (martedì molte ragazze correranno già la prova a cronometro) è forse troppa. Va bene essere una corsa premondiale ma in futuro potrebbe essere un'idea non troppo malvagia pensare ad un arretramento nel calendario.

Verrà ricordato anche come il giro dominato dall'HTC - Highroad: prevedibilissima vincitrice della cronosquadre di Viareggio, il colosso di Bob Stapleton s'è aggiudicato cinque delle sei frazioni previste. Teutenberg e Arndt hanno fatto il bello ed il cattivo tempo fino alla quarta giornata di gara, dopo la quale si sono ritirate (ritiri preventivati, va da sé). Giusto il tempo di assistere alla vittoria della Worrack a Capannori per poi ritrovarci quest'oggi con un'altra HTC sul gradino più alto del podio, Charlotte Becker.

Un Giro di Toscana che è stato monopolizzato da una Nazione, la Germania. Tutte vittorie made in Deutschland, ad opera di sei Lanzichenecche, se escludiamo la classifica generale che, in séguito al ritiro della Arndt, è andata alla giovane sorpresa statunitense, Megan Guarnier (ma occhio, la seconda è la bavarese Claudia Häusler). E ancora, è il primo Giro di Toscana che non va a finire in una bacheca dell'Est Europeo né al Nord del Vecchio Continente ma negli Stati Uniti.

Megan Guarnier ha saputo tener duro a Volterra contro un'inarrivabile Arndt, ha sfruttato il minuto perso il giorno dopo dalla forte atleta dell'HTC ed ha saputo difendersi dagli attacchi di una Claudia Häusler che fa piacere vedere di nuovo nei quartieri alti di una classifica, dopo gli ultimi due anni con più ombre che luci. Peccato che non abbia saputo cogliere l'occasione, sfruttare l'assenza delle migliori per portare a casa un Toscana che avrebbe fatto bene soprattutto al morale, ma la Guarnier è stata un'ottima e tenace avversaria. Aspettiamo questa statunitense negli anni a venire, per vedere se quanto fatto vedere in questa settimana è stato solo un caso isolato, un diamante nel deserto, oppure se potrà ripetere successi simili.

Quanto ai nostri colori, in prospettiva Mondiale possiamo stare allegri. Partendo da Bronzini e Baccaille, che hanno mostrato di essere in una grandissima forma, non bisogna dimenticare la Scandolara, spessissimo in evidenza in questi giorni, ed Elena Cecchini. Questa classe '92, già seconda dietro alla Scandolara domenica a Nove, conclude al decimo posto in classifica generale. Sa tenere in salita (prova ne sia la sua bella corsa in quel di Volterra) e sa essere veloce allo sprint. Una pedina senz'altro utilissima a Salvoldi per la corsa iridata.

Il Toscana ci dice che la Teutenberg sarà un osso duro a Copenhagen e la Arndt non sarà da meno, che per l'Italia potrebbe essere meno semplice degli altri anni, che la Leleivyte, da velocista quale era sino all'anno scorso, perdendo alcuni chili in inverno si è trasformata in scattista molto veloce; regge le salite di media difficoltà, raggiunge punte di velocità notevoli negli sprint. Era già andata bene a Geelong, la lituana, ragion per cui sarà da tener d'occhio in Danimarca. E non sarà certo l'unica a meritarsi un occhio di riguardo. Tutto ciò, beninteso, salvo sorprese, ed in questo la vittoria inaspettata della Guarnier docet.

Francesco Sulas

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