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Giro di Toscana WE 2011: Fanno e disfano come pare a loro - Arndt-Teutenberg troppo superiori, Guarnier in rosa

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Per Ina-Yoko Teutenberg un'altra vittoria al Giro di Toscana © www.highroadsports.comPerde un minuto alla mattina, vince la breve crono all'ora di cena e lascia in dote alla statunitense Guarnier la maglia rosa. Il soggetto della frase ha nome e cognome: Judith Arndt. Ieri pareva essere leader indiscussa dopo l'arrivo di Volterra per i grandi distacchi rifilati alle dirette avversarie.

Stamane, in una semitappa pianeggiante che favoriva la compagna Ina-Yoko Teutenberg - poi vincitrice - Judith ha svolto il lavoro sporco, tirandole la volata. Quindi si è staccata, lasciando per strada un minuto e la Guarnier, che è giovane sì, ma sveglia, non se lo è fatto dire due volte ed ha approfittato di questa défaillance della capoclassifica, andando a prendersi la maglia rosa.

Défaillance sì, ma forse fino ad un certo punto. I Mondiali sono sempre più vicini, infatti, e la Arndt non ha mai fatto mistero di puntarvi. Quello a crono è adatto alle sue caratteristiche e Judith vince una prova contro il tempo corsa sotto la luce artificiale che era lunga solo due chilometri e duecento metri.

Da sempre è un'ottima passista, questo è pacifico; con la cronometro iridata che si correrà già martedì chi può negare che la Arndt abbia meditato un ritiro anticipato? Chiudendo in bellezza, con la vittoria in notturna, e lasciando la Guarnier con le altre superstiti a contendersi questo sedicesimo Giro di Toscana per concentrarsi, con la testa e con le gambe, sulla crono Mondiale. Non uno scenario remoto.

Due semitappe, due volte suona il Das Lied der Deutschen, l'inno della Germania. Al mattino non prendono il via da Quarrata quattro atlete: Alenka Novak, Jacqueline Hahn, Katie Colclough ed Ashleigh Moolman. Se ne ritireranno altre dieci strada facendo. Se ne vanno subito in tre. Non vanno via dalla corsa, bensì in fuga. Si tratta della svedese Karin Aune, di un'Elena Berlato in cerca del giusto colpo di pedale e di Valentina Bastianelli. Lo scricciolo del Vaiano appena può attacca, le piace stare al vento e prima o poi troverà il porto entro cui condurre la propria fuga.

La loro azione dura poco ed il terzetto viene ripreso dal gruppo della maglia rosa. Sulle strade di casa l'atleta della Michela Fanini Rox, Sara Grifi, tenta l'allungo quando sono stati percorsi cinquanta dei sessantasette chilometri previsti. Guadagna una ventina di secondi ma a dodici chilometri dall'arrivo il plotone è alle sue spalle e in un attimo la situazione ritorna quella di partenza: gruppo compatto.

Come da pronostico, sarà volata e sarà per Ina-Yoko Teutenberg. La tedesca, che veste la maglia viola della classifica a punti, viene portata sul traguardo di Campi Bisenzio dalle trenate della leader della corsa, Judith Arndt. Velocità elevatissima e strada rettilinea, quanto di meglio si possa offrire alla Teutenberg. Vince la sua seconda tappa, lasciandosi alle spalle Monia Baccaille e l'iridata Giorgia Bronzini. Lizzie Armitstead è quarta mentre una sorprendente Marta Bastianelli si fa trovare con piacere al quinto posto.

Altra Marta, stessa squadra - la MCipollini - Giambenini - ma un'altra storia: la Tagliaferro, sesta sul traguardo, di lì a poco riceverà la convocazione ufficiale per i Mondiali. E se anche se dovesse essere soltanto una riserva poco le importerebbe. Annalisa Cucinotta, Belinda Goss, Yulia Martisova ed un'altra azzurra, la talentuosa Valentina Scandolara, chiudono la top ten mattutina.

Tutti cercano la maglia rosa. Non c'è. Come anticipato, s'è staccata poco prima dell'arrivo. Judith Arndt pagherà un minuto su un traguardo che potrebbe vederla, se non tra le vincitrici, almeno tra le piazzate. Accade così che la 26enne Megan Guarnier si trovi, non senza una punta di sorpresa, in testa alla corsa.

Ieri, a Volterra, in classifica aveva un distacco di 26" dalla Arndt. A sera sarà la tedesca a dover recuperare ben 35" all'americana, che va a pranzo vantando soli 7" sulla seconda, Claudia Häusler, 10" sulla Leleivyte, 13" sulla Kapusta e 34" su Antoshina e Guderzo.

Non pensa ai distacchi, la Guarnier, quando cala la sera. Pensa a spingere sui pedali, lei che se la cava in salita ma a crono non è poi un fulmine di guerra. Smentirà tutti. Subito si porta in testa la russa Evgeniya Romanyuta ma ben presto la sua posizione privilegiata verrà insidiata. Ci prova una sempre più brillante Valentina Scandolara, che però fa registrare il secondo tempo. Concluderà diciassettesima.

Elke Gebhardt scalza dalla vetta la Romanyuta ma appena taglia il traguardo un'atleta dell'HTC - Highroad i tempi si abbassano. È Charlotte Becker a portarsi in testa facendo segnare un bel 3'00"47. La Armitstead le arriva di poco vicina, marcando un 3'04"05. Due Top Girls, Simona Frapporti prima e Silvia Valsecchi poi, fanno segnare ottimi tempi e concluderanno rispettivamente quindicesima e quinta. Non è certo un mistero che il loro team manager, Lucio Rigato, sia particolarmente attento alla cura delle prove contro il tempo ed i risultati sono rispecchiati dalle sue ragazze.

Katazyna Sosna, Lucy Martin ed Alona Andruk non prendono il via. Le imita una delle grandi favorite della prova notturna: ancora Ina-Yoko Teutenberg. Più che probabile che pensi già a Copenhagen, come la Arndt. La quale conclude la prova in 2'55.07, portandosi in testa. Non la scalzeranno più.

La Häusler, che pure è scalatrice, sfodera una prestazione quasi maiuscola e concluderà settima. La Guarnier vede la Arndt là davanti e non vuole cederle mezzo secondo. Qualcosa, in termini cronometrici, lascia alla tedesca ma le riesce il colpo di una vita, quello che nella pur breve carriera ciclistica a crono non aveva mai trovato: un secondo posto a 5" da Judith.

La maglia rosa è salva e la Häusler distanziata in classifica di altri 6". Ora la bavarese insegue a 13". Nella generale Rasa Leleivyte è terza a 18", Sylwia Kapusta quarta a 27" e la Arndt, che scavalca in un sol balzo Antoshina e Guderzo, risulta quinta a mezzo minuto tondo tondo. E pazienza se domani dovesse gridare, come molte altre sue colleghe, "ritirata".

Fino ad ora la corsa è stata divertente e domani la Segromigno in Piano - Capannori, si annuncia frizzante, con otto ragazze racchiuse in meno di un minuto che lotteranno per questa corsa. Ogni soluzione è possible, o quasi, e l'arrivo di Capannori è stato spesso giudice del Giro di Toscana. La sentenza, che sarà definitiva, è prevista per il tardo pomeriggio di domani.

Francesco Sulas

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