Il Portale del Ciclismo professionistico

.

GP Québec 2011: Il solito Gilbert, Gesink lo insidia - Bella gara di Matteo Trentin

Versione stampabile

Per Philippe Gilbert nel Québec vittoria stagionale numero 17 © OmegaPharma-Lotto.beChe parole possiamo ormai trovare per definire la stagione 2011 di Philippe Gilbert? Nessuna, teniamocene qualcuna ancora da parte per poterla utilizzare nel prossimo mese abbondante, visto che gli appuntamenti che potranno sorridere al vallone saranno ancora molti (dal Mondiale al Lombardia). Intanto, il campione nazionale belga ha conquistato il bel GP di Québec, davanti a un tenacissimo Robert Gesink, in un giorno in cui tra i protagonisti della gara non possiamo non citare uno scatenato, sventato, quasi spudorato Matteo Trentin.

Dopo una fuga a tre che ha animato i primi giri, protagonisti Cristiano Salerno, Tony Hurel e Jesús Herrada, la corsa si è accesa una volta annullato tale tentativo (l'ultimo a mollare, lo spagnolo della Movistar), con una serie di scatti e controscatti (tra i più attivi, Rui Costa) che hanno proiettato il gruppo nella fase decisiva della gara.

Alla fine del 13esimo giro, a 40 km dalla conclusione, Vande Velde ha rotto gli indugi promuovendo un attacco che ha catalizzato attorno all'americano una decina di uomini. Su tutti un Matteo Trentin - come già detto - scatenato, poi Deignan, Rui Costa, Pasamontes, Stamsnijder, Ghyselinck, Paterski e Nordhaug. In un secondo momento sono rientrati anche Roelandts e Bertagnolli, ma l'accordo ha latitato parecchio, come confermato da un contropiede di Trentin con Pasamontes ai -35. Nulla di fatto, comunque, il gruppo, tirato da Omega Pharma e Rabobank, è rientrato ai 30 km.

Ma è stato ancora una volta Trentin a proporre un nuovo attacco, sulla Côte de la Montagne (la terz'ultima delle salite che caratterizzano il circuito di Québec), un'azione che ha fatto male in particolare a Wegmann e soprattutto Samuel Sánchez, alle prese coi crampi. AI 28 km il solito Rui Costa è scattato per provare a raggiungere l'italiano della Quickstep. Il giovane Matteo è transitato al penultimo passaggio con 8" sul portoghese e 32" sul gruppo, dopodiché ha capito che gli conveniva aspettare il rientro del collega, e col corridore della Movistar ha continuato a tenere a distanza il plotone che intanto continuava a selezionarsi, tirato come già spesso in precedenza dagli Sky.

Ma di nuovo un'avanguardia di contropiedisti si è avvantaggiata sul gruppo ai 25 km, per raggiungere poi i battistrada: Tuft, Roulston, Stangelj, Pasamontes e Deignan, per la precisione: nomi ricorrenti, insomma. Con un margine risicato, i nuovi attaccanti si sono presentati alla penultima Côte de la Montagne con un Tuft in grande spolvero (non chiedeva altro che mettersi in mostra davanti ai connazionali). Ma a quel punto, a 16 km dal traguardo, dal gruppo sono emersi i grossi calibri, o perlomeno alcuni di essi; o meglio, il migliore di essi: Philippe Gilbert.

Seguendo un attacco di Marco Marcato e Robert Gesink, il vallone è rientrato sul gruppetto di testa, insieme ad altri uomini emersi dal gruppo (tra di loro, un ottimo Simone Ponzi), e si è subito messo a fare l'andatura, mandando a gambe all'aria i precedenti attaccanti sulla Côte de la Potasse. In testa, con Gilbert, Ponzi, Marcato e Gesink, anche Devenyns, Clarke e Leukemans. In gruppo, in quel momento, Boasson Hagen vedeva le streghe.

Non contento di aver messo tutti in fila, e forse per respingere il ritorno di diversi avversari guidati da Leipheimer (rientrato con Urán, Wegmann e Ciolek sul drappello di Gesink, da cui si staccava intanto Devenyns), il vallone aerostatico ha addirittura allungato sulla salita della Grande-Allée, quella che portava al traguardo. All'ultimo passaggio, a meno di 13 km dalla fine, il capitano della Omega Pharma aveva qualche secondo sugli altri fuggitivi, e 25" sul plotone. Ma quando si pensava che avrebbe rallentato per far rientrare gli altri e colpirli poi nel finale, Gilbert ha tirato dritto, portando il margine a 15" sugli immediati inseguitori (35" sul gruppo).

Un'avventura che sarebbe stato inebriante portare avanti fino alla fine, ma per farlo ci sarebbe voluta un'impresa praticamente impossibile; e Gilbert allora, ai 9 km, ha ripensato alla sua tattica incrociandola con lo stato di forma, e si è sì rialzato, facendo rientrare Urán, Gesink, Wegmann, Leipheimer, Ponzi, Clarke, Ciolek, Leukemans e Marcato. 10 uomini in testa per un rush finale emozionante.

Sull'ultima Montagne, ai 4 km è stato Gesink ad attuare il suo necessario scatto (necessario perché l'olandese era battuto in volata); Ciolek è stato il più lesto a rispondere, Gilbert ci ha messo un po' di più ma anche lui ha tenuto botta; gli altri sono rientrati dopo un chilometrino. Sull'ultima Potasse, l'affondo di Gilbert, che stavolta non ha voluto farsi sorprendere ed è partito appena dopo i -3 km. La rasoiata del vallone ha splittato il gruppetto, e il solo Gesink è rimasto a tiro pronto per rientrare appena possibile.

Il problema è che con questo Gilbert, non è mai possibile. Ai 2 km, quando l'olandese pareva prossimo ad agganciare il campione nazionale belga, ecco un altro scatto di Philippe. In un palpitante testa a testa, con Gesink un po' più lontano ma sempre nei pressi del battistrada, ai 600 metri Gilbert ha dato per l'ultima volta fondo a tutto quello che aveva, per riguadagnare qualche altro metro. Gesink non l'ha mai mollato, sempre lì, a 50 metri, 30, poi 60, ma sempre lì. Sotto il grande arco dei 300 metri, ancora un momento di revanscismo per il corridore della Rabobank, ma Gilbert, in controllo, ha distillato le sue energie fino al traguardo, tenendosi alle spalle l'avversario e conquistando il 17esimo successo stagionale (e con esso, la vetta del World Tour).

Al terzo posto Urán, poi Wegmann, Leipheimer, Leukemans e poi, settimo e ottavo, i nostri Ponzi e Marcato. Un finale spettacolare per una corsa che già l'anno scorso - in accoppiata col GP di Montréal - ci aveva fatto capire di avere buone prospettive anche per il futuro. Se lo spartito sarà sempre questo, sarà certamente un bel suonare nei prossimi anni.

Mario Casaldi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano