Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a España 2011: Aupa Igor, gora Euskadi! - Antón, un sogno a Bilbao. Bruse secondo, classifica invariata

Versione stampabile

Igor Antón nel tripudio di Bilbao, al termine di una tappa destinata a restare negli annali della Vuelta © Bettiniphoto

Una festa di sport e di popolo, come rare volte era capitato di vedere. Un giorno atteso 33 anni, il ritorno della Vuelta a España nei Paesi Baschi, 33 anni costellati di escalation terroristiche e discutibili scelte politiche... 33 anni in cui comunque qualcuno ha continuato ad aspettare un momento come quello che Igor Antón, questo pomeriggio a Bilbao, ha reso reale. Torna la Vuelta in Euskal, torna Euskal alla Vuelta, tutto insieme, sublimato in un tripudio arancione che ha abbracciato, quasi soffocato il piccolo eroe di casa, vincitore della tappa ancorché uscito troppo presto da una classifica che pure lo attendeva tra i suoi protagonisti. E va bene, la Vuelta di Igor assume da oggi un significato più grande, grande come la vittoria odierna, che sicuramente, nei sentimenti del ragazzo, scavalcherà anche il successo sullo Zoncolan all'ultimo Giro.

La cronaca. Come detto, è questa la frazione che riporta la Vuelta nei Paesi Baschi dopo 33 anni, e chiaramente, esaurita la pratica sprint intermedio di Laredo (al km 19 Rodríguez precede De La Fuente e Mollema, parliamo di lotta per la maglia verde della classifica a punti), non possono che essere gli Euskaltel i protagonisti della fuga del giorno: tra i 4 che partono al km 29 ci sono infatti Igor Antón e Gorka Verdugo, accompagnati da Dyachenko dell'Astana e dall'inesauribile Bruseghin di questa seconda metà di Vuelta. Per gli attaccanti un vantaggio massimo che si misura in 6'10", toccati al km 90, prima che Liquigas e poi Sky (con un fortissimo Lövkvist a tirare più di tutti) riducano il gap dai primi.

La corsa si anima sull'Alto El Vivero, dura salita alle porte di Bilbao, da ripetere due volte nel circuito finale della tappa. Già al primo passaggio, tra due ali di folla entusiasta (e con 40°C di temperatura), il gruppo si seleziona parecchio, fino a restare composto da meno di 40 corridori (tra gli staccati, Wouter Poels). Al Gpm, a 44 km dalla conclusione, i 4, sempre tirati da Bruseghin, hanno 2'30" sul plotone sempre tirato da Lövkvist. Il ritmo di Marzio è addirittura troppo alto per Dyachenko, che sul piano si stacca a 26 km dal traguardo.

Il gruppo guadagna finché tira Lövkvist (Losada tenta un'estemporanea uscita solitaria), ma quando lo svedese si sposta, ai piedi della seconda scalata a El Vivero, lo scenario cambia profondamente. Intanto quelli davanti riprendono a guadagnare, e poi Verdugo si stacca e poi, sull'attacco deciso di Antón, si stacca pure il Bruse. Invece dietro iniziano scatti e controscatti, il primo a muoversi è JRO ma sarà anche uno dei primi a staccarsi una volta ripreso (e un altro dei primi, purtroppo per i nostri colori, sarà Nibali). Rohregger, Sörensen e Perget sembrano avere più autonomia di Rodríguez, attaccano e restano davanti per un po', ma il ritmo di Wiggins (che ora lavora per Froome) non concede troppe tregue, e anzi prepara lo scatto del giovane anglo-keniano secondo della generale.

Uno scatto che arriva forse troppo tardi, a poco più di 2 km dalla vetta (e 16 dal traguardo), e che in ogni caso viene ben gestito da Cobo, che risponde al corridore della Sky e ne bagna le polveri non collaborando (ovviamente) e mettendosi passivo alla sua ruota. Sui due (che intanto prendono Perget) si riporta pure Nieve, ma poi il gruppo in discesa neutralizza tutti, tranne Sörensen che era rimasto un po' avvantaggiato, e la situazione si fa semplice semplice: coi giochi di classifica rinviati, abbiamo una lepre e una volpe. Igor Antón davanti, pronto a regalare ai suoi corregionali una gioia immensa; a mezzo minuto da lui, Bruseghin, impegnatissimo in un inseguimento al cardiopalma. Sörensen, senza speranze, ancora più indietro. E il gruppo, a oltre 2', ormai fuori dai giochi per la tappa.

Un Antón con le ali ai piedi non si lascia comunque prendere da alcun tipo di sconforto, e negli ultimi chilometri di pianura guadagna ulteriormente su Bruseghin. Dal plotone (quel che ne rimane), ai 5 km esce Zubeldia, poi raggiunto da Nerz, che a sua volta prova a staccarlo ai 4 km. Invece in coppia i due prendono Sörensen, mantenendo pochi secondi sul gruppo.

Ma il finale è tutto per Igor Antón, accolto sulle strade di Bilbao da un tripudio arancione, e impegnato nell'ultimo chilometro a esultare e gloriarsi dell'amore di casa più che a pedalare. Una festa talmente coinvolgente che l'organizzazione fa uno strappo alla regola e permette all'ammiraglia Euskaltel di tagliare il traguardo accanto al suo alfiere. Un epilogo simile era quasi difficile da scrivere, e invece accade e per un giorno tutti possono essere contenti.

Forse meno Bruseghin (che però giorno dopo giorno conquista pezzi d'azzurro sempre più ampi, vero Bettini?), secondo al traguardo a 41" da Igor; sicuramente meno Froome, che vede Nerz-Zubeldia-Sörensen togliergli anche la speranza degli 8" di abbuono per il terzo posto. In classifica non cambia praticamente nulla, Cobo continua a difendere i 13" sul britannico, e manca un giorno in meno alla sua incoronazione madrilena. Domenica, nella tappa conclusiva, non ci saranno possibilità, per Froome; non rimane che domani, per il ragazzo venuto dall'Africa, per tentare il clamoroso golpe, nella frazione che da Bilbao porterà il gruppo a Vitoria. L'impresa è possibile ma quasi impossibile: i 50 km dall'ultima vetta al traguardo direbbero che Cobo potrà continuare a salvaguardare egregiamente il minimo vantaggio che ha. Nei fatti, solo tra 24 ore Juanjo potrà - se tutto gli sarà andato bene - sentire quella maglia rossa sua, con buone ragioni.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano