Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Vuelta a España 2011: Tutti i salmi finirono Angliru - Cobo vince in solitaria e scalza gli Sky, per Nibali addio sogni | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a España 2011: Tutti i salmi finirono Angliru - Cobo vince in solitaria e scalza gli Sky, per Nibali addio sogni

Versione stampabile

Juan José Cobo, primo all'Angliru e in classifica © Bettiniphoto

Ci ha creduto, ci ha creduto per molti giorni, è arrivato all'inezia di 4" dalla maglia rossa, ma Vincenzo Nibali sull'Angliru dice addio ai sogni di gloria. Era questo l'appuntamento per il messinese per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, nel senso di vittoria prestigiosa da una parte, e classifica riaperta dall'altra: il quasi minuto e mezzo che il capitano della Liquigas aveva da Wiggins poteva essere recuperato giusto su una salita durissima come quella affrontata alla fine della 15esima tappa, non certo nei prossimi giorni; e invece l'italiano non è riuscito a tenere il ritmo dei migliori, e ha visto Juan José Cobo partire a 6 km dalla vetta senza poter opporre alcunché.

In quel momento gli uomini Sky padroni della classifica (Wiggins e Froome, primo e secondo) reagivano bene alla stilettata del corridore Geox; ma a 3 km dalla vetta la crisi ha colto anche loro, mentre Juanjo andava a vivere la sua giornata di maggior grazia in carriera: molto più di quelle del País Vasco 2007, da lui vinto; molto più di quelle dei successi di tappa al Tour 2008 (ereditato in realtà da Piepoli, primo quel giorno e poi squalificato per doping) e alla Vuelta 2009; molto più, decisamente, di quelle dei precedenti piazzamenti di rilievo nei GT (20esimo al Tour 2007, decimo alla Vuelta di due anni fa). Un corridore, Cobo, che a 30 anni ha raggiunto la maturità e che in pochi accreditavano, alla vigilia, di una simile prestazione nella corsa spagnola. Certo, manca ancora una settimana e il vantaggio in classifica sul secondo (solo 20") non è ampio, ma Cobo pare addirittura in crescita, e a questo punto per chi insegue sarà un problema scalzarlo da quella prima posizione.

La tappa. Si parte a spron battuto e Chavanel è il più convinto nel tentare di andare all'attacco, ma non trova spazio. Lo trovano invece, al km 35, Geschke, Talansky e Champion, che guadagnano fino al km 87 (punto in cui toccano il vantaggio massimo con 5'30"), mentre Jesús Rosendo resta vanamente per 40 km a bagnomaria tra i fuggitivi e il gruppo, prima di essere ripreso. È la Vacansoleil a farsi carico del maggior lavoro per annullare l'azione dei tre battistrada, e i risultati sono tangibili, visto che nel giro di 30 km gli attaccanti vengono ripresi, all'inizio dell'Alto del Cordal (l'ultimo a mollare è Geschke).

Sulla salita che precede l'Angliru, lunga 5 km con Gpm puntato a 21 dal traguardo, Bruseghin va all'attacco da solo, e sin dalle prime rampe il gruppo si seleziona: tra i corridori in maggiore difficoltà c'è Kessiakoff, uomo di classifica (che però da ieri ha problemi di stomaco), mentre Moncoutié, Sastre e Daniel Martin emergono per portarsi su Bruseghin e formare così un quartetto; la Vacansoleil (con Ligthart in prima linea) non ha voglia di lasciare strada, e continua ad inseguire, ma davanti Moncoutié dà fondo alle energie per andare a prendersi i 10 punti del Gpm, impresa che compie davanti a Sastre, mentre Martin e ancor più Bruseghin si staccano.

Il gruppo transita a 23" da Moncoutié, e la Liquigas è davanti con Sagan per impostare al meglio la difficile discesa a beneficio di Nibali, il quale però non attacca in prima persona. Il contrario di quanto fa Bruseghin, che dopo aver ricompattato il quartetto di testa prova ad andarsene, con l'avanguardia del gruppo che si avvicina sensibilmente e riprende gli altri tre attaccanti. Tale avanguardia è formata da una decina di uomini con grande presenza della Liquigas, appunto: Sagan e Capecchi sono accanto a Nibali, mentre la maglia rossa Wiggins perde qualche metro a causa di un problema meccanico.

Appena inizia l'Angliru, a 12 km dal traguardo, anche Bruseghin viene raggiunto, e Wiggins risale posizioni fino a portarsi ad affiancare Nibali e compagni. Agli 11 km riparte Sastre, ed è sempre Sagan a tirare il gruppo; in contropiede se ne va Barredo ai 10 km, ma l'atleta della Rabobank rimbalza indietro prima di poter avvicinare Sastre.

Ai 7 km, dopo un tratto in cui ha tirato la Euskaltel, esce dal gruppo Igor Antón, e rapidamente l'uomo in maglia arancione si porta sul battistrada e poi va via da solo; ma il plotone (quel che ne resta) è parecchio vicino, e la selezione è più possibile da dietro (prendendo il conto di quelli che si staccano) che davanti. Daniel Martin tenta un nuovo attacco dopo quello del Cordal e Pardilla gli resta a ruota, poi è Cobo ad aumentare il ritmo in testa, con Wiggins che appena lo vede muoversi va a prendergli la ruota, e con Nibali che perde le prime posizioni.

Sastre è ripreso, quindi ai 6 km Cobo riparte con maggiore decisione, e stavolta riesce ad andarsene da solo. Martin non riesce a tenere il corridore della Geox, mentre dal cuore del gruppetto dei big emerge Froome per andare a fare l'andatura e a inseguire Cobo. Juanjo fa appena in tempo ad andare a prendere Antón, che il gruppetto con Froome, Wiggins, Rodríguez, Menchov, Martin e Poels gli appare subito alle spalle. Non c'è Nibali, che perde terreno senza dare l'impressione di poter reagire, e non ci sono neanche Mollema e Fuglsang, terzo e quinto della generale.

Per il quarto, allora, è il momento di tentare il tutto per tutto: Cobo (di lui parliamo) ha 55" da recuperare a Wiggins, e quando vede il leader della classifica appropinquarsi, vede rosso (in tutti i sensi). Aumenta il ritmo, stacca Antón e se ne va. Il 30enne di Torrelavega riesce a mettere un paio di decine di secondi tra sé e il gruppetto tirato da Froome, un gruppetto che perde Martin e Antón ma che vede riavvicinarsi Mollema.

Ai 4 km Cobo ha 25" su Froome e soci, e stavolta tocca a Rodríguez staccarsi dal trenino della Sky. Ai 3 km c'è un tratto di durezza praticamente insostenibile, fisso al 23%: è il punto in cui Poels, tra le grandi rivelazioni di questa Vuelta, offre il suo affondo alla causa. E sullo scatto dell'olandese, a Froome e soprattutto a Wiggins si spegne la lampadina. Solo Menchov resiste alla ruota di Poels, completando con Cobo una giornata memorabile per la Geox (squadra che fin qui ha deluso parecchio nel corso della stagione); Froome però si dimostra un duro incredibile, e riesce a rientrare sugli altri due, al contrario del suo capitano.

Ma il ritmo tenuto nel finale di scalata dagli inseguitori non è paragonabile a quello di poco prima: e Cobo ne approfitta alla grande, aumentando il vantaggio e portandolo infine a 48", quanto segna il cronometro al passaggio di Poels (ottimo allungo per prendersi il secondo posto), Menchov e Froome, con quest'ultimo che si vede privare dal russo anche dell'abbuono per il terzo di tappa, particolare che ha un suo peso per i giochi di classifica.

Wiggins, all'arrivo con Antón, paga 1'21", poi a 1'35" giungono JRO, Monfort, Mollema e Lagutin. Nibali, anticipato di 20" da Van den Broeck, taglia il traguardo a 2'37" da Cobo, appena prima di Fuglsang. La classifica che ne deriva vede Cobo in maglia rossa con 20" su Froome e 46" su Wiggins. Mollema è quarto a 1'36", Monfort quinto a 2'37", quindi Menchov e Fuglsang precedono Nibali, ora ottavo a 3'27" dal leader della generale. Una doccia fredda (come la temperatura in cima all'Angliru) per il siciliano, al termine di una giornata che Cobo ricorderà per tutta la vita e che ha rivoluzionato ancora una volta i rapporti di forza alla Vuelta. Domani si riposa, poi sei tappe con poche difficoltà vere: per un Cobo sulla difensiva non sarà un'impresa improba difendere la maglia rossa.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano