Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Vuelta a España 2011: E venne il giorno delle seconde linee - Albasini su Capecchi; Nibali a soli 4" da Wiggins | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a España 2011: E venne il giorno delle seconde linee - Albasini su Capecchi; Nibali a soli 4" da Wiggins

Versione stampabile

Michael Albasini batte Eros Capecchi a Ponferrada nella 13a tappa della Vuelta © BettiniphotoUna tappa di montagna sì, ma fino a un certo punto; che come tale produce un bell'attacco di uomini di classifica sì, ma fino a un certo punto. Una tappa in cui Michael Albasini vince togliendo a Eros Capecchi la gioia di bissare il successo ottenuto al Giro; e dopo la quale, gente come Moreno, Roche, Seeldraeyers, Nieve, riguadagna un posto tra i top 20 (Moreno addirittura risale fino alla nona posizione), dopo che per qualche chilometro avevamo presagito una prepotente entrata in scena delle prime linee. Così non è stato (se non per un breve tratto dopo il Puerto de Ancares), eppure la classifica cambia volto anche nelle primissime posizioni, grazie all'inventiva di Nibali che, come vedremo, riesce a risalire fino al secondo posto a soli 4" da Wiggins.

Lo vediamo subito, il come di Nibali: siccome non gli va proprio l'idea che qualcuno pensi che ieri Mollema l'ha fatto fesso, il messinese propone in proprio più o meno quanto fatto dall'olandese ieri, si infila in un corposo tentativo di fuga cercando di passare inosservato, e poi sprinta su tutti al traguardo intermedio di Becerrea. Risultato, 6" di abbuono, che per uno che in classifica è a 10" dalla vetta significano oro puro.

I traguardo volanti tra l'altro vedono protagonista anche un secondo italiano, ovvero Matteo Montaguti, che sui primi due Gpm di giornata (entrambi di terza categoria), riesce a raccogliere 5 punti, buoni per tentare di rintuzzare l'atteso contrattacco di Moncoutié, che sugli stessi traguardi raccoglie 3 punti e che è molto interessato a questa graduatoria. Infatti il francese non perde l'occasione e puntualmente non manca la fuga del giorno, partita al km 47 dopo i primi saliscendi della tappa.

Si avvantaggiano in 26, un elenco lunghissimo che non vi risparmiamo: Gasparotto e Petrov (Astana), Capecchi e Nerz (Liquigas), Roche e Le Lay (AG2R), Palomares (Andalucía), Bagot e Moncoutié (Cofidis), Txurruka e Verdugo (Euskaltel), Blanco, De La Fuente e Sastre (Geox), Zaugg (Leopard), López García e Madrazo (Movistar), Kaisen e Bakelandts (Omega Pharma), De Maar e Seeldraeyers (Quickstep), Losada e Moreno (Katusha), Chris Sörensen (Saxo), Oliveira (RadioShack) e Albasini (HTC). Come si evince dai nomi presenti, molti sono lì per fungere eventualmente da testa di ponte per compagni che volessero mettersi in azione più avanti; non sorprende peraltro l'assenza di uomini Sky, rimasti tutti dietro intorno alla maglia rossa Wiggins e al delfino Froome.

Il primo progetto del giorno prende corpo sull'Alto de Folgueiras de Aigas, allorquando Mikel Nieve, aiutato da Igor Antón, riesce a riportarsi sui fuggitivi, tra i quali trova altri due compagni di squadra. E infatti è proprio la Euskaltel a lavorare davanti per tenere intorno ai 3' il vantaggio su un gruppo in cui sono tanti a non apprezzare più di tanto questa fuga (Nieve in classifica parte con 4'46" di ritardo, ma abbiamo anche Seeldraeyers a 4'25", Roche a 3'50", Sörensen a 3'47" e Moreno a 3'39"). E la responsabilità dell'inseguimento se la prende inevitabilmente la Sky.

Centra intanto il suo primo obiettivo Moncoutié, passando al secondo posto (dietro a Le Lay che, da buon compagno di Montaguti, toglie al corridore della Cofidis qualche punticino precedendolo al Gpm) sull'Alto de Folgueiras, e raccogliendo così altri 6 punti che gli permettono di arrivare in testa alla relativa classifica (quota 41 raggiunta da David contro i 38 toccati durante la tappa da Montaguti).

Sul difficile Puerto de Ancares il drappello di testa (forte di 28 unità dopo i rientri di Antón e Nieve), perde qualche pezzo. Tra i primi a mollare, Bagot e pure lo stesso Antón, che in questi giorni è stato la controfigura di quello ammirato lo scorso anno alla Vuelta, ma anche di quello vincente sullo Zoncolan all'ultimo Giro, ma che oggi ha il merito di aver dato una bella mano a Nieve prima di alzare bandiera bianca. Anche Petrov e poi Gasparotto e Oliveira, e quindi Palomares, Le Lay, Nerz e López patiscono il ritmo imposto ai battistrada da Txurruka, un ritmo che tiene il gruppo a sempre maggiore distanza (si toccano i 3'20" di margine), tanto che Pardilla dal plotone decide di fare una sortita, e trova la collaborazione di Bonnafond. A sua volta, anche Martin Kohler ci prova da sé, ma dura poco.

Più su, a un paio di chilometri dalla vetta dell'Ancares, è Joaquim Rodríguez a piazzare un attacco che definiremmo "esplorativo": rispondono in tanti, tra cui Nibali, Mollema e Cobo sono i più lesti. Il gruppo perde un po' di elementi, ma nessun nome importante. Allora si mette a forzare l'andatura Cobo, ma anche lui non fa male ai rivali di classifica.

In vetta all'Ancares (a 62 km dal traguardo) Moreno precede Moncoutié (sempre più saldamente in testa alla classifica della maglia a pois), ma quel che più conta, in discesa Kessiakoff si avvantaggia sin dai primi metri, sollecitando la risposta di Nibali, Mollema (che marca a uomo il siciliano) e Fuglsang. Strada facendo lo svedese dell'Astana trova il compagno Gasparotto, che gli dà una buona mano, e vengono ripresi anche Pardilla e Bonnafond. A fine discesa, si contano 25" di vantaggio per il gruppetto di Nibali su quello di Wiggins, Froome e Rodríguez (mentre i battistrada hanno 2'20" su Vincenzo e soci).

Tanto funziona la cosa (definiamolo il secondo progetto del giorno, dopo quello degli Euskaltel), che Nerz, compagno di Nibali che era davanti, si ferma e aspetta il suo capitano, dando delle belle trenate al drappello che ormai conta una decina di uomini. Ci si deve mettere tutta la Sky pancia a terra per annullare il gap e riprendere Vincenzo, Kessiakoff, Fuglsang, Mollema e gli altri a 44 km dal traguardo: comunque una conferma, per Wiggins, che non sarà facile per lui e Froome controllare, in ogni tappa e in ogni momento, la corsa.

Sulla spinta di tutti questi accadimenti, il margine dei battistrada (rimasti in una ventina, e tirati ancora e sempre dall'incredibile Txurruka) scende a 1'40" sul gruppo dei migliori, ma appena dietro c'è il ricongiungimento (e il conseguente rallentamento), il distacco torna a crescere, fino a 2'50". Moncoutié va a prendersi altri 3 punti Gpm sul Puerto de Lumeras (terza categoria a 42 km dalla conclusione), e da lì in avanti non rimane che capire quanto il gruppo si impegnerà per inseguire i fuggitivi.

Ai 30 km il gap scende a 2'15", poi Moreno ha il tempo e il modo di prendersi i 6" di abbuono (su Seeldraeyers e Roche) del traguardo volante di Puerto de Ocero, mentre RadioShack e Astana si impegnano abbastanza per avvicinare i 20 di testa: ma è tutto da dimostrare che l'impresa sia semplice: ai 25 km siamo ancora a 2'30", ai 20 andiamo a 2'50", ai 15 non si risale a più di 2'35". E quando il cronometro sancisce che ai 10 km tra gli attaccanti e il gruppo ci sono ancora 2' scarsi, si capisce che la fuga è ormai in porto; a questo punto si attende da un momento all'altro il colpo secco di qualcuno degli attaccanti, ed è Zaugg a fare la prima mossa, ai 6 km.

Chiude - non senza fatica - De Maar, che pare lavorare per il compagno Seeldraeyers. Ai 3.5 km è la volta di Albasini e Madrazo, e la sparata stavolta è più ficcante: Moncoutié capisce che l'azione è buona ed è il primo a riportarsi sui due, quindi rientrano tra gli altri anche De Maar, López e Bakelandts: il quale però scivola malamente su una curva ai 2 km, dicendo addio ai sogni di gloria. Albasini continua a saltare su tutti quelli che provano la sortita, e finisce che nessuno riesce ad avvantaggiarsi tra i fuggitivi.

Rotonda dopo rotonda si giunge al rettilineo finale con Sörensen in testa (nella posizione dello sconfitto, in pratica); Albasini è il più veloce ma anche il più in palla, parte ai 300 metri e si tiene alle spalle Capecchi, che pure per un attimo dà l'impressione di essere in rimonta: ma sul più bello Eros (che negli ultimi 40 km è stato sempre al coperto) finisce la benzina, e si deve così accontentare del secondo posto. Terzo è Moreno (altri 8" di abbuono per Dani), poi De La Fuente, Roche e via via tutti gli altri.

Il gruppo, anticipato di un soffio da Poels scattato nel finale, arriva a 1'33", saremmo pronti a festeggiare il secondo posto di Nibali nella generale a 4" da Wiggins, quando arriva la notizia di una fantomatica penalizzazione di 20" che sarebbe stata inflitta a Vincenzo (come spiegare altrimenti il fatto che sulle prime venga conteggiato a 24" dalla maglia rossa?). Pochi minuti e tutto torna a posto, col siciliano gravato solo dei 4" che sapevamo, e con l'attesa fortissima rivolta a domani: per una tappa, forse la più dura della Vuelta (da Astorga ai Lagos de Somiedo), in cui, col Puerto de San Lorenzo ad anticipare la salita che va al traguardo, c'è molto spazio per attaccare; e forse anche per fare la differenza molto più di quanto non si sia riusciti a fare fino ad ora.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano