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Il punto sulle juniores: Un azzurro più vivo che mai - Ratto e Confalonieri strepitose nei grandi appuntamenti

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La grande festa azzurra sul podio europeo di OffidaPossiamo ben dirlo: anche quest'estate il movimento femminile italiano a livello giovanile chiude il bilancio decisamente in attivo. Tanti erano gli appuntamenti a cui le nostre ragazze erano chiamate ad essere tra le principali protagoniste, a cominciare dai campionati europei su strada andati in scena ad Offida per il quale l'attesa era indubbiamente maggiore, tanto che, a prescindere dal risultato poi ottenuto, la competizione continentale poteva essere considerata con un pizzico di giusta presunzione una vittoria annunciata. Italia che ha saputo fare il suo, impeccabile come sempre per continuare una striscia di vittorie iniziata addirittura nel 2007. Italia che però ormai sa recitare da protagonista anche su pista, visto che da Offida al velodromo di Mosca, passando per quello portoghese di Anadia il passo è stato abbastanza breve.

Non pensiamo di dire eresie nell'affermare che probabilmente uno dei segreti del successo delle nazionali proposte da Edoardo Salvoldi sia proprio il raggiungimento di questo ideale compromesso che nelle ultime stagioni ha avvicinato sempre più i due versanti (la strada e la pista appunto) che per troppo tempo non sono stati ritenuti complementari per costituire anche quell'ideale crescita delle atlete attraverso nuove esperienze. I fatti sono lì a dimostrarlo ed il maggior coinvolgimento delle ragazze nella doppia attività per il momento si è rivelato una scelta quantomai vincente.

Le settimane susseguitesi tra luglio e agosto pertanto non possono che rappresentare il maggior viatico per continuare un lavoro proficuo che porterà in primis verso l'ultimo grandissimo appuntamento stagionale, probabilmente il più atteso: il mondiale di Copenaghen. Un nuovo successo in terra danese rappresenterebbe l'ulteriore coronamento di un 2011 che già così potrebbe essere considerato straordinario per gli allori che ancora una volta sono finiti in cascina, oltre a suggellare nuovamente una continuità che persiste nel non risentire dei ricambi generazionali, altro fattore questo da non sottovalutare a proposito di queste annate particolarmente fruttuose e che non può non far guardare sempre con maggiore ottimismo ad un futuro che, tra l'altro, ci vedrà nuovamente ospitare una rassegna iridata nel 2013 in Toscana.

Esaurita quindi la doverosa premessa non resta che lasciare il doveroso spazio alle ragazze che in questi ultimi due mesi soprattutto hanno saputo balzare prepotentemente e meritatamente agli onori delle cronache:

 

Rossella RattoRossella Ratto (Giusfredi) - Appare fin troppo semplice dire "ce l'aspettavamo". Correre con i favori del pronostico non è mai semplice, tanto più quando un paio d'incidenti giungono a complicarti l'avvicinamento verso gli appuntamenti più attesi. La bergamasca però è stata esemplare e ad Offida ha offerto tutto il meglio del suo repertorio: dapprima un successo splendido e forse impronosticato alla vigilia (anche se non impossibile) nella prova a cronometro, quindi un autentico show nella prova in linea che le ha regalato la maglia blu stellata più attesa, con ben quattro minuti e mezzo di vantaggio su tutte le altre. Aggiungiamo anche il titolo italiano a cronometro di giugno ed un'altra bellissima vittoria a Massa e Cozzile ed abbiamo conferma del fatto che sia l'indiscussa reginetta della categoria. A Sarnonico solo una foratura le impedisce di lottare per il successo, relegandola "solamente" al secondo posto. Copenaghen l'attende per trasformare in realtà quello che per ora resta un sogno iridato.

 

Maria Giulia ConfalonieriMaria Giulia Confalonieri (Cicli Fiorin) - A chi non farebbe comodo una come lei, dotata di una duttilità incredibile? Si parli di strada o di pista, la giovane di Seregno sa fare il suo con efficacia esemplare. Così, dopo più che positivi europei su strada (4a a cronometro e 5a in linea), si trasferisce sui velodromi per dar spettacolo nella sua specialità preferita: la corsa a punti. Sia ad Anadia che Mosca corre con ottima padronanza, sfruttando al massimo le doti sul passo per conquistare il giro di vantaggio che la rende imprendibile per tutte le altre e la porta prima in cima all'Europa e poi al mondo. Non è tutto: è protagonista anche nell'inseguimento a squadre, conquistando il titolo continentale e una medaglia di bronzo mondiale. Sfiora il successo anche a Valvasone su strada dove è sorpresa nella volata finale ma ciò non è di certo una macchia in un mese da ricordare. Il futuro può essere realmente dalla sua parte.

 

Chiara VannucciChiara Vannucci (Cicli Fiorin) - A vederne le caratteristiche appare come l'ideale "gemella del gol" della sua compagna di club Confalonieri e difatti anche lei fa della duttilità uno dei suoi punti forti. Europeo su strada con promozione a pieni voti in virtù di una corsa attenta che le ha portato in dote la medaglia di bronzo nella prova in linea, prima di tornare a concentrarsi sui velodromi dove aveva un titolo europeo da difendere nell'Omnium. Missione compiuta, anche se al cardiopalma, anche per questa stagione e pazienza se poi al mondiale fallisce anche l'assalto al podio nella medesima specialità (settima alla fine). Anche lei fa parte del terzetto che conquista titolo europeo e bronzo mondiale nell'inseguimento a squadre, la specialità che forse più di tutte ha dato soddisfazioni al gruppo azzurro della pista. Ora l'attende un buon finale di stagione, in cui sarà di scena anche agli italiani su pista.

 

Corinna DefilèCorinna Defilè (Team Valcar) - Ad inizio stagione eravamo rimasti piacevolmente colpiti dalla sua costanza nelle prime gare, prevedendo che a breve avrebbe rotto il ghiaccio. Dopo qualche fine settimana al servizio delle compagne ha poi finalmente piazzato il gran colpo con una splendida volata proprio in uno degli appuntamenti più attesi: il campionato italiano. Un successo che le ha spalancato le porte della nazionale con cui ha disputato un europeo di sacrificio per le proprie compagne. Nella neonata corsa di Villafranca ha poi messo la seconda firma stagionale, la prima col tricolore indosso, ed ha concluso nelle prime cinque anche a Cles (quarta) e Sarnonico (quinta). Una prima stagione da junior senza dubbio col segno più, anche lei è tra le candidate a far parte della nazionale azzurra per Copenaghen. Note liete anche da Veronica Cornolti del Nuovo Ciclismo Asti: per lei, altra primo anno, podio all'italiano e seconda piazza a Osimo che le sono valse meritatamente la maglia azzurra ad Offida.

 

Dalia MuccioliDalia Muccioli (Potentia 1945) - Nei primi mesi dell'anno è stata una piacevole sorpresa, poi col passare del tempo è divenuta sempre più una garanzia. Pedina anche lei utilissima alla causa azzurra, ha disputato un europeo bello e generoso, con un tentativo solitario che ha scremato il gruppo e costretto le altre nazionali a ricucire. Il podio sarebbe stato un giusto premio ma il quarto posto non cancella affatto la bontà della sua prestazione. Dopo Gorla Minore lascia il segno a Osimo e Sarnonico, gara quest'ultima dove approfitta l'inconveniente occorso alla Ratto, l'unica a cui nella dura corsa di Massa e Cozzile si era dovuta inchinare. Sono pertanto molto buone le possibilità di rivederla in azzurro a Copenaghen, dove aspira ad esserci anche Anna Zita Maria Stricker: non inganni il fatto che l'altoatesina del Breganze ha finora raccolto appena un successo a San Donà di Piave, dal momento che la sua continuità l'ha portata spesso sul podio (2a nell'italiano, 3a a Massa e Cozzile e Sarnonico), con la maglia azzurra di Offida che è stata per lei un giusto premio, onorato a dovere.

 

Beatrice BartelloniBeatrice Bartelloni (Verso l'Iride) - Non consideratela semplicemente una velocista, sarebbe riduttivo definirla in questa maniera. Non fosse altro per le doti sul passo che la vedono come una delle nostre migliori interpreti (se non la migliore) nell'inseguimento individuale. Proprio quest'ultimo l'ha portata all'attenzione di tutti nell'ultimo mese: ad Anadia centra una bellissima medaglia di bronzo, a cui affianca l'ancor più prezioso oro nell'inseguimento a squadre assieme a Confalonieri e Vannucci. A Mosca sfiora nuovamente il bronzo nell'individuale (quarta) ma lo conquista nella prova a squadre. Meno fortunata invece nello scratch visto che all'Europeo finisce a terra e al mondiale deve accontentarsi del sesto posto. Prestazioni che comunque non scalfiscono la sua annata positiva, in cui ha saputo lasciare il segno anche su strada, con la bella vittoria di Cles di giugno andata a fare il paio con quella inaugurale di San Carlo.

 

Lisa GambaLisa Gamba (Ju Sport) - La bresciana del team di Menoncin è uno dei volti nuovi di questa stagione, dopo buoni trascorsi nelle annate precedenti in cui da esordiente aveva saputo centrare anche un titolo italiano. Una prima annata di buon rodaggio con alcune buone prestazioni su strada (su tutti spicca il 2° posto di Vada mentre a Bolzano è 4a). E' stata però la pista a dargli le maggiori soddisfazioni: alla prima esperienza azzurra agli Europei di Anadia ha saputo conquistare un'ottima medaglia di bronzo nel keirin, la specialità in cui riesce ad esprimersi al meglio. In gara anche ai mondiali di Mosca sia nella velocità che nel keirin, proprio come in Portogallo, è tornata comunque a casa con un buon bagaglio d'esperienza e la consapevolezza che continuando a lavorare sodo potranno arrivare per lei ancora altre soddisfazioni.

 

 

Stella TomassiniStella Tomassini (Cristoforetti) - Probabilmente non è riuscita a raccogliere quanto in proporzione avrebbe potuto ottenere per le doti che ha. Dopo la scorsa stagione era particolarmente attesa negli appuntamenti su pista ma soprattutto nella velocità a penalizzarla sono state le qualifiche sui 200 metri, che l'hanno sottoposta fin da subito a scontri proibitivi sia all'europeo che al mondiale. Esperienze utili per il futuro ma le ultime settimane le hanno portato in dote anche una medaglia d'argento per nulla disprezzabile nel keirin all'Europeo, battuta solamente dalla russa Voinova, atleta capace poi di vincere tutto tra rassegna continentale e mondiale. Anche su strada sa dire la sua e l'imperiosa affermazione di Bolzano a metà luglio sta a dimostrarlo. Considerate le sue caratteristiche, non sarebbe affatto sorprendente vederla in gara anche a Copenaghen.

 

Michela PavinMichela Pavin (Vecchia Fontana) - Altra ragazza al primo anno nella categoria, nelle scorse stagioni aveva saputo conquistare lusinghieri risultati su pista, tra cui spicca certamente il titolo italiano dell'inseguimento individuale da allieva. Convocata da Salvoldi per l'Europeo di Anadia, ha fornito un preziosissimo supporto per Maria Giulia Confalonieri nella corsa a punti che poi ha dato il titolo continentale all'atleta lombarda, meritandosi così anche la convocazione per i mondiali. Anche su strada non sono mancate le buone prestazioni, tra cui spiccano senza dubbio il secondo posto di Cles e il quarto posto al campionato italiano, col podio sfuggitole per pochissimo. Ora le ultime gare per cercare di chiudere al meglio la prima stagione nella nuova categoria.

 

 

Roberta TascaRoberta Tasca (Team Valcar) - Fin da inizio stagione si è fatta notare come una delle atlete più generose, tra le più attive nel cercare la fuga nel corso della gara e già ad Osimo Stazione la sua prestazione era stata ripagata con un primo buon piazzamento (sesta). A Valvasone però riesce ad entrare nell'azione decisiva che si sviluppa a pochi chilometri dall'arrivo e nella volata finale riesce a sorprendere tutte le sue avversarie, in primis la Confalonieri. Una vittoria sorprendente che ha rappresentato il giusto premio per chi ha spesso il coraggio di provarci ed impreziosisce ancor di più la stagione della squadra blu-fucsia, che anche per la capacità di andare a bersaglio con più atlete può considerarsi promosso a pieni voti.

Vivian Ghianni

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