Eneco Tour 2011: Taylor Phinney, lezione numero 1 - Boasson Hagen battuto di ben 7"
Uno dei più grandi talenti attuali che possa esprire il ciclismo ha messo oggi il suo primo timbro nel mondo dei professionisti: Taylor Phinney ha vinto, ma sarebbe meglio dire dominato, il prologo dell'Eneco Tour disputato a Amersfoort in Olanda sulla distanza di 5700 metri. Il giovane fenomeno della BMC, 21 anni compiuti lo scorso 27 giugno, ha aggiunto un tassello importante alla sua carriera perché nella categoria Under 23 aveva vinto di tutto e pure su pista già da almeno un paio d'anni è in grado di bastonare i rivali più esperti: ora Phinney sa di aver imboccato la strada giusta per eccellere anche nella massima categoria e sarà bello cominciare a vedere i primi confronti diretti con Fabian Cancellara, viste le caratteristiche simili dei due.
Il 2011 di Phinney non era iniziato affatto nel migliore dei modi a causa di diversi problemi fisici ma è stato lo stesso ragazzo ad ammettere poi di aver commesso diversi errori nei suoi primi mesi da professionista: si allenava poco e male, non curava l'alimentazione e pensava più alla bella vita che al ciclismo; un talento che rischiava di perdersi subito ma alla fine la sua voglia di diventare un vero campione è stata più forte di tutto sebbene dietro ci sia stato, e lo conferma lui stesso, un lavoro importante di Max Sciandri che segue proprio i giovani della BMC e che in Toscana abita vicino a Taylor. Da fine Aprile la stagione di Phinney è svoltata e adesso può guardare con grande fiducia a Vuelta e Mondiale, e magari anche a questo Eneco Tour visto che ci sarà un'altra cronometro e visto che al recente Giro di Vallonia non è andato male sugli strappi brevi; in più è anche abbastanza veloce e qualche abbuono qua e là lo può anche andare a prendere.
Il percorso di questo prologo, caratterizzato da curve, strade strette e anche alcuni dossi rallentatori, non si prestava a grandi velocità tanto che Phinney ha terminato la sua prova in 6'57", a poco più di 49 km/h di media: il tracciato tecnico, però, ha aumentato le differenze in classifica ed Edvald Boasson Hagen, uno dei favoriti per la vittoria generale, ha chiuso al secondo posto ma staccato di ben sette secondi. Nelle ultime due stagioni il norvegese della Sky ha ottenuto un primo e un terzo posto qui all'Eneco Tour e sembra che ancora una volta abbia tutte le gare in regola per puntare al podio. A 8" si è piazzato David Millar, a 9" Alex Rasmussen e a 10" Lars Boom, forse il più pronosticato per la vittoria di oggi visto che aveva dalla sua anche il tifo del pubblico olandese.
Buona la prova di Philippe Gilbert che ha fatto valere la sua condizione e la esplosività per far segnare l'ottavo tempo a 15" da Phinney: il ritardo acculumato, almeno quello da Boasson Hagen, era nelle previsioni ma il vallone della Omega Pharma dovrà scatenarsi nella terza e nella sesta tappa per recuperare questi secondi e quelli che inevitabilmente accuserà anche nella seconda cronometro della corsa. Tra gli altri corridori che potrebbero dire la loro in classifica generale segnaliamo discrete prove di Thomas (9° a 18"), Hermans (25° a 24") e Van Avermaet (49° a 31") e una abbastanza deludente di Devolder (68° a 35"). Il miglior italiano è stato Mirko Selvaggi che però ha perso ben 36" da Phinney mentre Matteo Trentin, alla sua prima gara da professionista ha terminato il prologo in 97a posizioni con un ritardo di 41".
