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Europei Juniores 2011: Bettiol fa il botto, tutti battuti - Alberto oro nella cronometro di Offida

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Alberto Bettiol sul podio con la maglia azzurra di campione europeo © Foto Bicicailotto

Il bello di certe giornate è l'imprevedibilità degli eventi. Quell'imprevedibilità che regala successi insperati, inattesi, al massimo sognati. È una regola che può valere per semplici corse di ogni week end, figuriamoci per un palcoscenico della portata di un campionato europeo, per di più nella canicola di un caldissimo pomeriggio di metà luglio. 

Alberto Bettiol, toscano di Castelfiorentino, sapeva questa mattina di poter disputare una buona cronometro, lui che in stagione già due volte era stato capace di primeggiare contro il tempo e che ai tricolori di specialità di Ospitaletto disputati neppure un mese fa, si era dovuto inchinare al solo Davide Martinelli. Non poteva di certo immaginare che questo 14 luglio sarebbe diventato un giorno talmente speciale   da farlo salire addirittura sul gradino più alto del podio per mettere al collo una luminosa medaglia d'oro ed una maglia stellata che può aprire prospettive interessanti per l'avvenire. Cominciano così per l'Italia i Campionati Europei di Offida, aperti quest'oggi dalle prove a cronometro riservate alle categorie Donne Under 23 e Uomini Juniores, distribuite su 25 km ondulati tra Acquaviva Picena e Offida, nella ridente cornice delle colline ascolane già ottimamente collaudate dai campionati del mondo juniores che proprio qui ebbero luogo circa undici mesi fa. Eccellente segno di continuità quindi per la SCA Offida che si è assunta con impegno e passione l'onere di ospitare una nuova importantissima manifestazione (che a differenza di un anno fa vede protagonisti anche gli atleti e atlete Under 23) in cui è chiamato a confrontarsi il meglio tra gli aspiranti campioni del vecchio continente.

 Tornando alla cronaca di giornata verrebbe da dire, con una punta di sciovinismo (in senso buono naturalmente), che gli appena 2" che sul traguardo hanno separato l'azzurro del GS Stabbia Ciclismo e il francese Alexis Gougeard in una giornata come quella odierna rappresenterebbero il modo più perfido per mandare di traverso ad un transalpino il giorno di festa nazionale. Eppure per Bettiol la prima parte di cronometro non era stata brillante fin da subito, visto che al primo rilevamento dopo 7.6 chilometri il toscano ha fatto registrare il 16esimo tempo con 20" di ritardo da Davide Martinelli. E' stato infatti proprio il bresciano della Feralpi, campione italiano in carica di specialità come ricordato in precedenza, a far segnare il miglior tempo in 8'45", 2" meglio del francese Gougard e 3" rispetto all'olandese Ivar Slik, facendo così ben sperare per il prosieguo della prova, dal momento che proprio in lui erano riposte le maggiori speranze di medaglia odierne. Il francese Gougard ha però continuato a spingere in maniera costante ed al secondo rilevamento, posto al 17esimo chilometro, è passato decisamente in testa col tempo di 23'21", ovvero 10" più rapido rispetto al connazionale Lecuisinier e 16" sull'olandese Slik che ha mantenuto la terza posizione. Martinelli ha invece accusato la partenza sprint, transitando col quarto tempo a 19" (che lo manteneva comunque in lotta per il podio) mentre Bettiol è transitato col settimo tempo a 28". Sono stati però gli 8 chilometri conclusivi a far registrare il vero e proprio capolavoro di Bettiol, proprio nel tratto più ostico della prova, in cui c'era da superare anche la breve ma impegnativa ascesa verso Fonte delle Pietre (pendenze che sfiorano il 10%): l'atleta fiorentino dà tutto quello che ha e ferma il cronometro sul tempo di 35'24" ad una media di 42,369 km/h. Il responso è considerevole e dà il là all'esultanza quando ci si accorge che il francese Gougard (protagonista comunque di un'ottima prova, soprattutto per la costanza), accusata un pò la parte finale, resta indietro per appena 2". Bettiol diviene quindi il primo atleta italiano a conquistare il titolo europeo nella categoria juniores, dove in precedenza erano giunti solamente due bronzi (da Boaro nel 2005 e da Malori nel 2006) e ripone di nuovo l'attenzione su una specialità, riportata decisamente alla ribalta dai successi di Adriano Malori tra gli Under 23 nelle annate precedente (proprio al parmense professionista della Lampre si devono gli ultimi allori azzurri contro il tempo, a livello giovanile, con la fantastica doppietta mondiale-europeo del 2008). Modo migliore per iniziare non poteva sperare neppure Marco Villa, recentemente divenuto il nuovo coordinatore unico delle nazionali juniores e Under 23, prendendo il posto di Andrea Collinelli, che nella prima giornata di gare conquista così già il metallo più pregiato (vittoria da condividere con l'attenta supervisione di Rino De Candido). Detto delle prime due posizioni, il podio viene completato dal russo Alexey Rydakin, protagonista anch'egli di un buonissimo finale, terzo a 9". Seguono quindi Ivlev, altro russo, a 14", l'altro francese Lecuisinier (5° a 24") e quindi il nostro Davide Martinelli, che ha accusato l'ultima parte di tracciato concludendo sesto a 28" . Ha concluso invece in settima posizione Olivier Le Gac, che lo scorso anno proprio ad Offida conquistò il titolo mondiale in linea e che sarà uno dei grandi favoriti proprio per la prova in linea di sabato, staccato di 39". Nicola Rossi, il terzo azzurro in gara che fu già tricolore di specialità tra gli allievi, si è invece classificato in 21esima posizione a 1'53".

 

Chi questo 14 luglio non lo scorderà di certo è anche la francese Mélodie Lesueur, che coglie una vittoria tanto bella quanto insperata nella prova che alle 11 di mattina ha aperto ufficialmente la kermesse europea ma che soprattutto riesce a far suonare la Marsigliese nel giorno in cui si ricorda la Presa della Bastiglia. Non era certamente tra le maggiori favorite la 21enne transalpina, a cui comunque le prove contro il tempo non restano affatto antipatiche (lo scorso anno fu 9a ad Ankara e nel suo curriculum figurano anche due piazzamenti tra le prime dieci alla Chrono des Herbiers ed un argento nel campionato nazionale contro il tempo dello scorso anno), anche se finora era stata capace di far notizia soprattutto per la vittoria nel campionato nazionale dello scorso anno e per il buon ottavo posto alla Route de France 2009.

Il primo tratto di percorso è stato subito favorevole alle atlete transalpine, con Sandrine Bideau e la stessa Lesuer appaiate in testa al primo rilevamento col tempo di 9'05", 2" meglio rispetto alla lituana Katazyna Sosna (probabilmente la grande favorita per il successo dopo il bronzo di un anno fa) e l'olandese Lucinda Brand, uscita con una gran condizione dal GiroDonne. Proprio la Sosna ha dato poi il massimo nel tratto a lei più congeniale e al secondo rilevamento posto al km 17 è stata l'atleta del Vaiano a passare in testa con il tempo di 25'46", in vantaggio di 8" rispetto alla Lesueur e alla russa Pankova, che nel frattempo veniva fuori dopo una partenza tranquilla. Nel tratto conclusivo però la Lesueur ha fatto valere la sua ottima condizione e le sue doti di scalatrice e approfittando del calo della Sosna (la lituana finirà poi stremata e costretta anche alle cure mediche per un improvviso attacco epilettico), ha veleggiato diritta verso un titolo europeo sulla carta sorprendente ma che ha sicuramente dato merito a colei che è riuscita ad interpretare meglio i difficili 25 chilometri del tracciato. Medaglia d'argento a 38" per la promettente Larisa Pankova (vincitrice in stagione di una bella tappa al Gracia-Orlova), ancora bronzo invece per la Sosna che ha concluso a 50". Molto vicine invece tutte le altre: la svizzera Schweizer è quarta a 1'01" seguita dall'altra francese Cordon (5a a 1'02"), la polacca Gorycka (6a a 1'05"), la bielorussia Amialyusik (7a a 1'06") e la nostra Elisa Longo Borghini che, sfruttando l'ancora buona condizione del GiroDonne, si è classificata ottava a 1'09", accusando il distacco soprattutto nella parte centrale del tracciato. Top ten completata da Lucinda Brand (9a a 1'16") e dall'ucraina Ryabchenko (1'20" il suo distacco) mentre per quel che concerne le altre due azzurre in gara Susanna Zorzi (al rientro alle gare dopo aver sostenuto l'esame di maturità) ha concluso 14esima a 1'44" mentre Valentina Carretta, ancora alla ricerca della miglior condizione, è terminata 16esima a 2'50".

Domani saranno ancora le cronometro a farla da padrone con le Donne Juniores di scena alle ore 11 (per l'italia gareggeranno Maria Giulia Confalonieri, Rossella Ratto e Stella Riverditi) e gli Uomini Under 23 che prenderanno il via alle ore 14 (Matteo Mammini, Massimo Coledan e Mattia Cattaneo gli atleti schierati dalla nazionale italiana).

Vivian Ghianni

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