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Tour of Austria 2011: Greg il più veloce ma Benna è terzo - Sprint in fuga per Van Avermaet

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Lo spunto vincente di Greg Van Avermaet e il disappunto di Bennati e De Negri © www.oesterreich-rundfahrt.atdal nostro inviato

Per il sesto giorno di competizioni il Giro d'Austria si sposta all'estremo orientale del paese, a due passi dal confine con la Slovacchia: niente più montagna ma la pianura e le dolci colline che caratterizzano la zona. Qui vicino c'è anche il Danubio ed una cosa che non manca quasi mai da queste parti è il vento: ance non si è fatta eccezione e fin dalle prime battute il percorso è stato spazzato da forti raffiche. Le condizioni meteo potevano ricordare quelle di una classica belga, gran caldo a parte, ed il vincitore è proprio uno che in quelle corse ha sempre dato il meglio di se: Greg Van Avermaet.

Ancora una volta è stata decisiva la fuga da lontano ma per tutto il giorno abbiamo assistito ad un incredibile tira e molla tra i battistrada e il gruppo inseguitore. Fin dalla partenza non sono mancati gli attacchi con gruppetti prima di otto, poi di tre ed infine di undici uomini a tentare l'offensiva: l'Astana è sempre rimasta vigile nelle prime posizioni e a fare il resto del lavoro ci hanno pensato le formazioni che via via rimanevano escluse davanti. Dopo poco più di una ventina di chilometri il plotone è tornato compatto e solo al quel punto è riuscito a partire il tentativo buono: ad avvantaggiarsi sono stati tredici uomini, Bennati e Wagner della Leopard, Brammeier (HTC), Marycz (Saxo Bank), Rast della RadioShack (davanti anche ieri), Van Avermaet (BMC), Trusov (Katusha), Barry (Sky), Mizurov (Astana), Ginanni (Androni), Saramotins (Cofidis), Ratto (Geox), e De Negri (Farnese) che portava a quattro il numero degli italiani all'attacco.

Questo gruppo non poteva preoccupare l'Astana perché il meglio posizionato in classifica generale era proprio il suo uomo, Andrei Mizurov, a 4'24" da Kessiakoff: dopo una sessantina di chilometri si è arrivati ad una differenza nell'ordine dei quattro minuti. Appena usciti dall'abitato di Leopoldsorf i corridori hanno trovato vento laterale e diverse squadre hanno provato a portare via una ventaglio e a mettere in crisi il leader della classifica: il gruppo s'è effettivamente spezzato in più parti ma Kessiakoff, sempre pilotato da un ottimo Simon Clarke, è rimasto davanti e per questo i corridori attardati sono poi riusciti a rientrare.

Dopo questo forcing il vantaggio dei tredici uomini in testa è sceso a due minuti e lì si è stabilizzato: i fuggitivi non si sono scomposti di una virgola e hanno continuato a tirare a tutta consapevoli che dietro non c'era uno squadrone di grado di lavorare da sola visto che la Farnese Vini di Guardini era ben coperta con De Negri e la Sky di Sutton aveva appena quattro gregari a disposizione. Negli ultimi cinquanta chilometri c'è stato un altro ventaglio ma anche in questo caso Kessiakoff non si è fatto sorprendere e quindi, visto che il vantaggio non accennava a diminuire, hanno abbozzato un inseguimento anche la NetApp (che vedeva giustamente in pericolo la maglia rossa di Impey) e la Skil: nulla è cambiato anche perché davanti Wagner si è sacrificato tirando per Bennati fino a scoppiare e forse se la fuga ha avuto buon esito è stato anche per la presenza di due uomini della stessa squadra lì davanti.

Tra i tredici attaccanti c'erano anche diversi corridori veloci in caso di sprint: Bennati, seppur non al top della condizione, era il più temuto ma anche Trusov, Van Avermaet ed il nostro De Negri erano tutt'altro che lenti. Chi si sentiva battuto ha ovviamente provato a scattare e il polacco Jaroslaw Marycz sembrava essere riuscito a trovare il momento giusto per anticipare tutti. A 300 metri dall'arrivo, però, Daniele Bennati ha provato a lanciare una volata lunghissima che, se non fosse stato alla prima gara dopo un infortunio, avrebbe potuto anche avere successo: il corridore della Saxo Bank è stato ripreso ma l'aretino della Leopard è stato infilato da Van Avermaet e Brammeier.

Per Van Avermaet questo è il primo successo stagionale ma il suo 2011 non si può e non si deve definire negativo: l'abbiamo visto spesso protagonista con i migliori in gare prestigiose come la Milano-Sanremo o la Liegi-Bastogne-Liegi, corse terminate entrambe nelle prime dieci posizioni. Ai corridori italiani è sfuggita anche la vittoria in questo 63° Giro d'Austria ma anche oggi sono arrivati ottimi piazzamenti: oltre al terzo posto di Bennati abbiamo avuto il quarto di Pierpaolo De Negri e il quinto di Daniele Ratto; e poi c'è anche Guardini che ha chiuso in undicesima posizione vincendo la volata del gruppo (arrivato a soli 6") davanti a Chris Sutton.

Sebastiano Cipriani

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