Emakumeen Bira: Che dobbiamo fare con questa donna? - Vince sempre. Non ha rivali. Vos gigante
- Iurreta-Emakumeen Bira WE 2011
- Diadora - Pasta Zara [Donne] 2011
- Garmin - Cervélo [Donne] 2011
- HTC Highroad Women [Donne] 2011
- Nederland Bloeit [Donne] 2011
- Top Girls Fassa Bortolo [Donne] 2011
- Alona Andruk
- Anna Sanchis Chafer
- Ashleigh Moolman-Pasio
- Claudia Häusler Lichtenberg
- Elena Berlato
- Elisa Longo Borghini
- Elizabeth Armitstead
- Emma Johansson
- Emma Pooley
- Ina-Yoko Teutenberg
- Judith Arndt
- Marianne Vos
- Noemi Cantele
- Ciclismo femminile
Buona la prima, come molte altre prime, come molte altre volte. La frazione d'apertura dell'Emakumeen Bira va, manco a dirlo, ad una Marianne Vos che si trova in uno stato di forma mai attraversato in carriera dalla pluricampionessa di 's-Hertogenbosch. Gara veloce, ruota veloce, volata veloce. Fast and furious, Marianne.
In una tappa piatta o quasi attorno a Iurreta (solo 75 km, distanze degne di una gara di Juniores) compare a 25 km dall'arrivo l'Alto de Arretxabala, Gpm di terza categoria. Niente di che ma tanto quanto basta alla nostra Elena Berlato per scattare, fare il vuoto, e sì, crederci, per qualche istante. Non t'aspetti che sia proprio la Vos a testare la gamba su quella rampa, andando a riprendere la vicentina della Top Girls.
Sulla salita si porta in testa la Garmin - Cervélo di Emma Pooley - che pedala bene ma darà il meglio di sé nelle prossime tappe - e di Noemi Cantele. In vista del Gpm la Berlato si appresta a passare per prima sul Arretxabala ma la sudafricana Ashleigh Moolman la passa sul filo di lana. Berlato che sbaglia rapporto, che non sarà leader dei Gpm, non oggi, che con uno scatto ha selezionato il gruppo.
Restano davanti in trenta, le migliori, quelle che si giocheranno la gara in volata. Si scattano in faccia per un po', nei venticinque chilometri che portano a Iurreta, ma nessuna riesce a fare il vuoto. HTC - Highroad e Garmin - Cervélo tengono la velocità troppo elevata. Tirano per Teutenberg ed Armitstead, i due squadroni.
Le due ruote veloci sopra citate saranno rispettivamente seconda e terza. Marianne sopra tutte, Teutenberg che dà segni di resa, Armitstead che di più non può fare, ma anche una splendida Andruk, che in questo 2011 è diventata ancor più forte, ancor più solida, ancor più veloce. Oggi quarta, può solo migliorare, anche se con questi mostri sacri non è semplice.
Tra grandi Campionesse si distingue la giovane Longo Borghini, nemmeno vent'anni ed oggi undicesima. Non va forte in volata, a suo dire; non eccelle in salita, sempre secondo la giovane ornavassese, eppure è sempre lì e domani vestirà una maglia rosa di miglior giovane che, con molta buona volontà ed un po' di fortuna, potrebbe tornare utile e con ben altro significato tra tre settimane. Si vedrà.
Domani si scende a Lekeitio, cittadina sul mare ma che nasconde bei monti nell'entroterra. L'Autzagane ed il doppio Milloi potrebbero fare una discreta selezione. Lo scorso anno arrivarono Judith Arndt, vincente, e Claudia Häusler. La bavarese della Diadora - Pasta Zara oggi ha accusato un ritardo di 1'51" insieme alla compagna Eleonora Patuzzo ed alla rientrante alle gare Anna Sanchis.
Arndt, che non s'è fatta sorprendere dal cronometro, sarà davanti a battagliare. Una sola può tenerle testa, anche in salita. Da ammirare, da riverire, da temere. Da rispettare, come facevano gli antichi romani, che a coloro che eccellevano davano del voi, dicendo "vos".