Giro d'Italia 2011: L'ultimo sigillo è di Millar - Crono vinta su Rasmussen
Erano già diversi giorni che David Millar aveva cominciato a risparmiarsi un po' in corsa per ottenere il successo nell'unica cronometro individuale pianeggiante di questo Giro d'Italia ed oggi infatti è riuscito a fare centro: per il corridore della Garmin-Cervélo si è trattato del primo successo in carriera nella corsa rosa ed anche il primo di un 2011 che finora non era andato come lui sperasse. Millar aveva già sfiorato il successo di tappa arrivando secondo sul traguardo di Rapallo, risultato grazie al quale aveva conquistato la maglia rosa: quelli, purtroppo, erano i giorni della tragedia di Wouter Weylandt e oggi anche David ha potuto avere finalmente il suo spazio di gioia sul podio.
Il corridore che ha inaugurato le partenze di quest'ultima cronometro del Giro d'Italia è stato l'olandese Jos Van Emden, attuale campione nazionale delle prove contro il tempo e con un ritardo in classifica da Contador di 4h48'49", in pratica un'intera tappa: Van Emden ha fatto segnare un tempo di 31'15" che gli ha garantito la maglia nera finale della corsa visto che il suo rivale diretto, l'italiano Elia Favilli, non ha fatto un tempo sufficientemente alto per passarlo.
Tra i primi a partire oggi c'erano tanti ottimi specialisti di questo tipo di tappe ad esempio il danese Alex Rasmussen che s'è lanciato esattamente quattro minuti dopo Van Emden: il corridore della HTC, plurimedagliato su pista, ha fatto segnare i parziali record in entrambi i punti intermedi chiudendo la sua prova ad una media superiore ai 51 orari, in 30'20". Per Rasmussen una cronometro praticamente perfetta per 25 km e rovinata da una foratura nel tratto in lastricato proprio a poche centinaia di metri dal traguardo: questo inconveniente l'ha sicuramente rallentato anche perché vista la ruota sgonfia non ha potuto affrontare a tutta le ultime curve.
Nonostante questo inconveniene nessuno è riuscito ad avvicinare il tempo di Rasmussen per quasi un'ora: non c'è riuscito Cameron Meyer e non ce l'hanno fatta neanche il compagno di squadra Patrick Gretsch e Stef Clement, tutti validi passisti. Abbiamo dovuto attendere la prova di David Millar per vedere un altro ciclista pedalare ad un'andatura simile a quella di Rasmussen: lo scozzese della Garmin, infatti, è partito fortissimo transitando con 5" di vantaggio dopo 8.9 km ma lasciando qualcosa in seguito visto che ai 18.1 km era dietro al danese di 6". Negli ultimi 8 km a fare la differenza tra Millar e Rasmussen è stata proprio quella foratura perché al traguardo il britannico è arrivato con un 30'13" (51.6 km/h) che l'ha portato in testa per appena 7".
La fase centrale della cronometro non ha offerto particolari spunti e gli unici che sono riusciti a chiudere la loro prova con meno di un minuto di ritardo da Millar sono stati Richie Porte, terzo a 43", e Yaroslav Popovych, quarto a 55". La tappa, ovviamente, s'è ravvivata con le ultime partenze, quelle dei corridori meglio piazzati nella classifica generale: il grande motivo di interesse era la lotta per la seconda posizione tra Michele Scarponi e Vincenzo Nibali, con il corridore della Lampre-ISD che difendeva una vantaggio di 56". Nei primi chilometri Nibali è riuscito a guadagnare subito più di 10" sul rivale diretto che, però, si è gestito benissimo e ha aumentato il ritmo nella seconda parte del tracciato e sul traguardo la differenza dei due è proprio di 10": 31'31" il tempo di Nibali, 31'41" quello di Scarponi.
Dopo Nibali e Scarponi, però, c'era ancora Alberto Contador che ieri aveva dichiarato di volersi godere il suo trionfo in questa cronometro milanese: quando è transitato al primo rilevamento intermedio, però, il timore di tutti è stato che volesse cannibalizzare anche questa tappa visto che il suo tempo era di un secondo inferiore a quello di David Millar; alla fine il fenomeno spagnolo s'è goduto veramente la giornata, ha alzato leggermente il piede dall'acceleratore ed è arrivato in Piazza Duomo a braccia alzate e comunque con un quasi incredibile 30'49" che l'ha piazzato in terza posizione.
La classifica generale quindi ha visto Contador primo con 6'10" di vantaggio su Scarponi e 6'56" su Nibali; rispetto a ieri le uniche differenze nella top 10 riguardano la maglia bianca Roman Kreuziger che ha scavalcato Rujano in sesta posizione e poi Siutsou che è riuscito in extremis a cogliere la decima posizione ai danni dello scalatore basco Nieve.
