Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro d'Italia 2011: Sul Crostis ultima chiamata per l'Italia - Scarponi e Nibali devono osare di più

Versione stampabile

Michele Scarponi e Vincenzo Nibali, fin qui più fatica che gioie © BettiniphotoCerto che a guardarla ora, la classifica del Giro d'Italia, fa una certa impressione. Non sono ancora arrivate le tappe più dure, e già ci ritroviamo col favorito della vigilia che guarda tutti dall'alto in basso, e da una distanza non inferiore ai 3'. 3'09" su Vincenzo Nibali, per la precisione, e 3'16" su Michele Scarponi.

I due italiani sono, come da pronostici, i due rivali più vicini al campione di Pinto, eppure tra l'Etna e il Grossglöckner entrambi hanno preso discrete batoste, più nel morale che nel risultato, ad essere sinceri, anche se la somma di tutti gli elementi della corsa ci riporta appunto ai 3' e passa di cui sopra. Una distanza già molto grande, e che promette di dilatarsi a dismisura se il trend non cambierà tra l'arrivo dello Zoncolan e quello di Gardeccia, per non parlare della cronoscalata di Nevegal e la tappa del Sestrière, che dovrebbero essere due traguardi ancora favorevoli allo spagnolo in rosa.

Focalizziamoci quindi su queste due tappe, attesissime e ormai imminenti, a partire da quella che domani proporrà l'accoppiata a detta di tutti più tremenda che il ciclismo abbia mai incrociato sulle sue strade: Crostis più Zoncolan, con discesa ipertecnica a separare i due colossi della Carnia. La storia di Contador ci dice che contro di lui non ce n'è per nessuno sulla salita secca (a parte il Rujano diplomatico visto oggi all'opera). E infatti sia l'Etna che il Grossglöckner sono stati scenari ideali per gli attacchi del capitano della Saxo Bank, chiamato a un'azione potentissima concentrata in pochi chilometri di scalata (7 domenica, 9 oggi). In queste condizioni, Contador raggiunge il massimo della sua efficacia, e i suoi fendenti sono quasi imparabili.

Là dove Alberto dovrebbe essere testato, invece, è sull'attacco a lunga gittata. Il chiamarlo in causa in prima persona da lontano, insomma: il minitracollo della Parigi-Nizza 2009 è rimasto nella memoria di tutti, sicuramente anche perché si ricordano pochi rovesci del madrileno. Ma in quell'occasione Luis León Sánchez, con l'aiuto della squadra, isolò il connazionale prima dell'ultima salita, e poi attaccò in discesa: Contador prima tirò tutto solo per ricucire, nel frattempo perse la testa, e infine anche la corsa, staccandosi miseramente nel finale in pianura, e perdendo un botto di tempo sullo strappetto finale.

Riportiamo tutto alle proporzioni giganti della tappa di domani. Si dovrebbe isolare Contador sul Crostis, attaccarlo magari in discesa (se non sulla stessa salita) e poi sperare che lo spagnolo abbia un crollo nervoso come allora. È brutto dirlo così, in questi termini, ma non ce ne sono altri: se Contador non lo stacchi prima dello Zoncolan, lassù verso il traguardo (a cui peraltro ambisce, come ha dichiarato nei giorni scorsi), ti stacca lui, accumulerà altro vantaggio, e poi non si potrà sperare di recuperargli 10' (5' per colmare il ritardo e 5' da difendere nell'ultima settimana...) nella tappa di Gardeccia: si vede a occhio nudo che l'impresa diverrebbe sempre più difficoltosa e meno pensabile.

Quindi domani o mai più, per chi vorrà insidiare Alberto, o meglio, Crostis o mai più. Se passiamo in rassegna le truppe, però, un minimo di sconforto è lecito: il morale è sotto i tacchi, la superiorità dell'avversario è troppo marcata, trovare le motivazioni giuste non è facile, anche pensando che tutti gli sforzi potrebbero ugualmente non bastare. Il fattore principale, a nostro avviso, sarà la voglia kamikaze di Scarponi di tentare l'impresa della vita in un Giro in cui potrebbe altrimenti ragionevolmente ambire al primo podio della carriera in una grande corsa a tappe. Insomma Michele dovrebbe volere sia l'uovo che la gallina oggi e domani, anziché aspettare comodamente qualche giorno per avere almeno il pennuto.

Difficile ma non irrealizzabile, a questo ci attacchiamo nella speranza di un rimescolamento delle carte che renda non superfluo un intero terzo di Giro. Scarponi ha la squadra per osare, un Niemiec che sul Crostis potrebbe fare malissimo a tanti, nel preparare il terreno. E in salita, dopo il fuorigiri dell'Etna, ha dimostrato oggi di aver recuperato un certo ritmo. Anche se bisogna pur dire che il marchigiano negli ultimi giorni è sembrato stare ancora dalle parti del "vorrei ma non posso".

Nibali avrebbe invece maggiori carte da giocare, più che altro nella discesa del Crostis. Il suo problema è che non ha una squadra all'altezza di supportarlo come dovrebbe, anche se il siciliano potrà sempre giovarsi del lavoro di qualche altro team. Giusto la Lampre, verrebbe da dire, visto che il gioco di alleanze in corsa si sta già dispiegando in pieno: per dire, oggi la Euskaltel (che pure ha Antón) ha fatto ottimamente le veci della Saxo Bank in testa al plotone; la Astana è stata finora ambigua, non dando certo l'impressione di voler affondare il colpo (e sì che Kreuziger può spendere un Masciarelli fin qui splendido); e la Androni, che ha in Rujano l'unico avversario fin qui credibile per Contador in salita, dopo la tappa di oggi potrebbe cedere definitivamente alla tentazione di far corsa parallela con la maglia rosa: una tattica che non porterà a mettere in discussione la vittoria finale di Contador, ma che potrà permettere a Rujanito di scalare le tante posizioni di classifica che ancora lo separano dal podio: ancora il discorso dell'uovo oggi e della gallina domani, in pratica.

L'ultima riflessione è un paradosso, visto che basa su dati puramente astratti: ovvero, se togliamo Contador dalla classifica, e fingiamo che le cose senza di lui sarebbero andate ugualmente in modo da avere la generale com'è oggi. Ebbene, senza lo spagnolo, ci ritroveremmo 7 uomini in meno di un minuto, con appena 7" tra il primo (che sarebbe Nibali) e il secondo (Scarponi). Un Menchov, ancora pienamente in corsa per il successo, sarebbe decimo a meno di 2' dalla maglia rosa. E anche Rujano, che sarebbe 16esimo a 2'48" da Nibali, avrebbe tutte le carte in regola per provare a vincere il Giro.

Questo sproloquio ci porta ad un'unica conclusione valida: e cioè che non è peregrino sostenere che in questi anni si possono avere dei grandi giri di alto livello in assoluto, oppure dei grandi giri anche molto combattuti, ma da corridori di un livello più basso. Entrambe le eventualità, tra una squalifica di uno e una periodizzazione di un altro, sono da qualche anno rare a verificarsi insieme. Ma anche in questo senso, la speranza sarà sempre l'ultima a morire.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano