Giro d'Italia 2011: E da domani botte da orbi - Si apre la caccia a Contador
Scalato l'Etna, per i corridori sembravano apparentemente molto lontane le prossime montagne. E invece, neanche il tempo di godersi un lungo volo, una giornata di riposo e qualche tappa di trasferimento, eccoli presentarsi nel cuore della Carnia alla vigilia del terribile week-end della seconda settimana del Giro. Si facciano da parte i velocisti e i propri accoliti e che sia sfida vera tra chi vuol arrivare in rosa in piazza Duomo a Milano.
Più di 600 km in tre giorni con due arrivi in salita, 14 salite da scalare di cui la metà di 1a categoria. Basterebbero solo Crostis, Zoncolan, Giau e Fedaia per far tremare chiunque ma il Giro quest'anno va oltre l'immaginabile e riserva una tripla che darà più di una netta fisionomia alla classifica, da lunedì prossimo oggetto di studio approfondito da parte di chi uscirà con le ossa rotte da questo bel trittico del nord-est e anche da chi ne uscirà rafforzato.
La tappa austriaca di domani, per altimetria e chilometraggio, è quella che impensierisce di meno ma che potrebbe trasformarsi in un'altra Etna. L'aperitivo del venerdì, prima della grande abbuffata di sabato e domenica, sarà tutto incentrato sull'arrampicata del Grossglockner, 20 km suddivisi in due gradoni, preceduta da altri 3 gpm che fanno gola agli attaccanti nati.
Chi vuol dare segnali di vita deve già farsi trovare pronto e sono tutte da interpretare anche le intenzioni di Contador. C'è da dire che anche le condizioni meteo previste non agevoleranno coloro che vorranno passare indenni questo primo scoglio. Quindi massima attenzione per chiunque in terra austriaca, dove soprattutto gli italiani che fanno classifica capiranno se è possibile dar vita alle "5 giornate" oppure rassegnarsi a una Caporetto.
Giù la maschera per tutti invece quando sabato si tornerà in territorio italiano. L'accoppiata Crostis-Zoncolan svelerà i reali valori in campo e la discesa del Crostis metterà a dura prova i big anche psicologicamente, dato il gran parlare che se n'è fatto in questi giorni. Domenica infine la prova d'appello prevede il passaggio da Piancavallo, laddove cominciò la rincorsa del Pirata al Giro del '98, prima di Giau, Marmolada e arrivo al Rifugio Gardeccia dopo 35 anni d'assenza.
La classifica, già discretamente dilatata dopo 12 tappe (solo 10 corridori sotto i 2'30" di ritardo da Contador), ne uscirà ulteriormente stravolta ma in questi tre giorni sicuramente assisteremo a un grande spettacolo. Se Nibali, Scarponi e Kreuziger dovranno dimostrare di essere all'altezza della maglia rosa, tanti altri corridori come Sivtsov, Arroyo, Le Mével e Gadret faranno di tutto per restare nelle posizioni buone della generale. Per certi versi si potrà assistere nei finali di ogni tappa a delle piccole cronoscalate dove ognuno proverà a limitare i danni. Ma c'è anche chi ha l'obbligo di muoversi senza semplicemente provare a subire passivamente il ritmo dei migliori: le coppie Geox (Menchov-Sastre) e Androni (Serpa-Rujano) dovranno pur inventarsi qualcosa così come Anton, Pozzovivo e Rodriguez.
Si è parlato di un Giro già chiuso, ma in realtà il vero Giro comincia in questo fine settimana: la durezza del percorso costringerà i big a giocare a carte scoperte anche se durante il primo giro è stato lo spagnolo di Pinto a far capire che le carte migliori in mano ce le ha lui.