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Giro d'Italia 2011: Troppo troppo forte!!! - Contador, spettacolare esibizione di potenza: vince sull'Etna, è maglia rosa

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Superbo scenario per una superba esibizione di forza: Alberto Contador sull'Etna © Bettiniphoto

Ieri aveva dato un primo segnale agli avversari, ma oggi Alberto Contador ha fatto capire a tutti che il più in forma di questo Giro d'Italia è lui dando una dimostrazione di forza assolutamente fantastica: un grande spettacolo sull'Etna per conquistare la sua prima vittoria di tappa in carriera sulle strade della corsa rosa. Oggi in Sicilia non ce n'è stato assolutamente per nessuno perché la superiorità di Alberto è stata netta perché arrivare da solo, e con distacchi così grandi, su una salita piuttosto pedalabile non è da tutti: non possiamo dire che il Giro sia ipotecato visto che mancano ancora settimane, ma il rischio di vedere un Giro ucciso troppo presto è alto. Intanto maglia rosa e maglia rossa sono sue.

Bella la prova di un ritrovato José Rujano che con una condotta di gara tutta all'attacco si è ritrovato al posto giusto nel momento giusto ed è stato capace di reggere il ritmo indiavolato dello spagnolo per molti chilometri. Non potrà fare classifica perché ha già più di 5' di distacco ma se ritroviamo il Rujano del Giro 2005 potremmo veramente divertici sulle grandi montagne.

Sono 192 i corridori al via della nona tappa del Giro d'Italia, rispetto a ieri l'unico non partente è il giovane americano della BMC Chris Butler che pedalava da almeno quattro giorni con una frattura al bacino: per la formazione che ha in ammiraglia anche Fabio Baldato questo è il secondo ritiro.

Una tappa così attesa e particolare, senza dubbio, fa gola a molti corridori e per questo motivo nella prima ora corsa il ritmo del gruppo è elevatissimo (49 km orari di media) e gli scatti numerosi: a provarci sono in tanti, si mettono in mostra Kohler, De Marchi, Hunter, Bozic, Stortoni, Pasamontes, Kennaugh, Marzoli, Cheula, Bak, Dyachenko, Horrach e pure Danilo Di Luca ma nessuno di questi trova fortuna.

Quest'andatura forsennata provoca anche alcuni piccoli frazionamenti nel plotone e bisogna aspettare il chilometro 50 perché si stabilizzi la situazione e vada via la fuga buona: allo scatto di Savini e Bakelandts rispondono Horrach, Popovych, Visconti, Cherel, Frank, Vanotti e Lastras con lo spagnolo che diventa subito maglia rosa virtuale essendo ben piazzato in classifica a soli 22" da Weening.

I nove battistrada guadagnano fino 5'15" e sulla prima scalata dell'Etna si margine si stabilizza proprio attorno ai cinque minuti: davanti non vanno a tutta per non fare troppi favori a Lastras, dietro si mette in testa la Lampre ma senza forzare. A circa 10 km dal gpm da gruppo fuoriesce il russo Belkov: il corridore della Vacansoleil si lancia tutto solo all'inseguimento della fuga come già aveva fatto il suo compagno Hoogerland verso Montevergine. Da segnalare anche il ritiro del venezuelano dell'Androni Jackson Rodríguez.

Il primo a passare al gran premio della montagna è Filippo Savini (a fine tappa vestirà la maglia verde), Belkov transita con 1'48" di ritardo mentre il gruppo, con Petacchi nelle primissime posizioni, accusa 4'23". In discesa Belkov non riesce ad avvicinarsi alla fuga e appena trova vento contrario la sua azione si può definire praticamente conclusa: al traguardo volante di Acireale (primo Lastras) il suo ritardo cresce fino a 2'55", quello del gruppo invece passa a 4'15".

A 38 km dal traguardo Contador si ferma a bordostrada e riparte dopo aver cambiato la bicicletta: in questa fase il ritmo del gruppo non è molto alta perché davanti ci sono sempre gli uomini della Lampre e il vantaggio dei fuggitivi rimane attorno ai quattro minuti, un margine che può dare ad alcuni di loro la possibilità di arrivare fino al traguardo nonostante l'accordo non sia affatto dei migliori.

All'imbocco della salita finale, a 20 km dal traguardo (anche se il falsopiano iniziava un po' prima, il vantaggio dei fuggitivi è sceso a 3'15" perché in gruppo si sono messi a lavorare anche gli uomini della Geox per il loro capitano Denis Menchov. Nei primi chilometri di ascesa i battistrada non si risparmiano scatti e allunghi e a 14 km dall'arrivo rimangono in testa solo Bakelandts, Frank, Lastras e Visconti con 2'35" di vantaggio sul gruppo.

Il più generoso del giorno è senza dubbio il belga Jan Bakelandts, tra allunghi e tirate: sfortunato invece Pablo Lastras che ha perso contatto a causa di un problema alla catena che l'ha obbligato a cambiare bici.

A 10 chilometri dall'arrivo il primo grande colpo di scena del giorno con Pieter Weening che cede di schianto, va in grossa crisi e si pianta completamente: il suo sogno rosa finisce qui ma può comunque essere soddisfatto. A 9.2 km dal traguardo è ancora una volta un inesauribile Jan Bakelandts a scattare ma l'attenzione si sposta sul gruppo perché assistiamo ad un bellissimo attacco di José Rujano che riesce a guadagnare in poche pedalate un centinaio di metri di vantaggio sul gruppo dei favoriti tirato da Marzano.

Tra i corridori più attesi i primi a staccarsi sono Machado e Pinotti, ma la grossa delusione viene dalla Liquigas che ancora una volta lascia Nibali da solo ad una notevole distanza dall'arrivo; Alberto Contador capisce la situazione e a 7 km dall'arrivo piazza una fucilata impressionante con il solo Scarponi che, con grande fatica, riesce a mettersi in scia: il marchigiano però paga questo grande sforzo per rientrare e a 6 km dall'arrivo anche lui è costretto ad alzare bandiera bianca.

L'unico che riesce a resistere a ruota di Contador è José Rujano (Bakelandts ripreso e subito staccato) mentre dietro Scarponi si fa riprendere dal gruppo degli altri favoriti, un plotoncino molto numeroso in cui la Lampre può contare anche su Niemiec: al cartello dei 5 km all'arrivo, però, il vantaggio del pistolero di Pinto è di ben 40", più indietro Menchov che paga 55".

A 2.5 chilometri dall'arrivo il vantaggio di Contador e Rujano cresce ancora fino a 55" mentre da dietro prova a scattare Kreuziger ma il vento contrario lo ricaccia indietro mentre soffre ancora Scarponi che perde posizioni nel gruppo. Visto che Rujano non rimane passivo a ruota e non da cambi a 1.7 km dall'arrivo Alberto Contador scatta ancora e riesce a guadagnare qualche decina di metri sul venezuelano dell'Androni che non riesce a rientrare.

Poco prima dell'ultimo chilometro scatta anche Vincenzo Nibali che riesce portare via un gruppetto con Garzelli, Kreuziger, Arroyo e Siutsou: a prendersi terza posizione e abbuono è Stefano Garzelli che beffa di pochi centrimetri l'idolo di casa Vincenzo Nibali. Il ritardo di questi uomini dal vincitore è di 50", poco più indietro Igor Antón (59") mentre Scarponi perde 1'07" da Contador.

La classifica generale ora vede Contador in rosa con 59" di vantaggio su Siutsou, 1'19" su Le Mevel, 1'21" su Nibali, 1'28" su Scarponi, 1'37" su Arroyo e 1'41" su Kreuziger che diventa la nuova maglia bianca di miglior giovane. Brutta giornata per Denis Menchov che oggi perde 2'16", ancora peggiore invece per Pozzovivo e Machado che aggiungono al loro ritardo in classifica rispettivamente 4'25" e 4'47".

Sebastiano Cipriani

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