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Dwars door Vlaanderen 2011: Nick piede caldo, evasione riuscita! - Nuyens vince su Geraint Thomas | Cicloweb

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Dwars door Vlaanderen 2011: Nick piede caldo, evasione riuscita! - Nuyens vince su Geraint Thomas

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Nick Nuyens, primo a Waregem nella Dwars door Vlaanderen davanti a Geraint Thomas © www.nieuwsblad.beC'era il sole ad accogliere il gruppo dei cacciatori del Nord nella prima di una lunga serie di classiche e semiclassiche del pavé che caratterizzeranno i prossimi 20 giorni di grande ciclismo. La Dwars door Vlaanderen (Attraverso le Fiandre) non è che un antipasto di quello che sarà (per dire: sabato e domenica doppiamo con Scheldeprijs e Gand), eppure eravamo tutti lì a cercare di capire da un allungo, da uno sguardo, da una finta di sopracciglia, lo stato di salute dei vari Cancellara, Boonen, Ballan, Devolder, Haussler e compagnia cantante, in vista dei prossimi e più probanti appuntamenti.

Solo un antipasto attraverso la regione fiamminga, eppure già 12 muri in menù, conditi da qualche tratto in pavé, tanto per gradire; e comunque, quando si passa da Oude-Kwaremont, Steenbeekdries, Paterberg, Knokteberg, non si può certo dire di assistere ad un semplice allenamento. La corsa si è infiammata nella seconda parte, quando, dopo 90 km (sui 201 totali), è arrivata la parte di tracciato che si snodava per l'appunto attraverso i muri. Già al km 85 era nata l'azione che avrebbe caratterizzato gran parte della giornata, con Amorison, Goris, Veelers e Hollanders in avanscoperta, e capaci di toccare fino a 6' di vantaggio sul gruppo.

Mentre il normale svolgersi delle operazioni già bastava a ridurre progressivamente il margine dei fuggitivi (rimasti presto in tre col forfait di Hollanders) negli ultimi 70 km, i primi rivolgimenti di una certa importanza animavano la testa del plotone: in particolare, sull'Eikenberg (a 60 dal traguardo) è giunta una bottarella di Boonen, che ha messo tutti in fila; e subito dopo, sono stati gli Sky (con Sutton e Stannard) a provare un attacco organizzato. Ma la crescente velocità di un gruppo che, muro dopo muro, appariva sempre più selezionato, ha annullato tutti i vari tentativi. Anche quello di un indomito Van Avermaet, già protagonista alla Sanremo, e uscito in avanscoperta qui a 54 km dalla conclusione.

Sull'Oude-Kwaremont, quando il margine per i tre fuggitivi era sceso a 2', è stata la volta di Nuyens: il corridore della Saxo Bank è partito tutto solo, e il plotone è definitivamente esploso in mille pezzettini. L'azione di Nick non è durata a lungo, ma - vedremo - è stata solo un assaggio. Intanto dapprima ai -35, poi, sul Paterberg, ai -31, Boonen ha dimostrato di non voler semplicemente provare la gamba, e ha piazzato un altro paio di attacchi: il primo con Van Avermaet, il secondo con Flecha; ma ancora una volta, Tom ha dovuto subire il ritorno del gruppo. Un gruppo che però, nell'occasione, si era ulteriormente frantumato in due grossi tronconi.

Solo ai -25 c'è stato il ricongiungimento delle due metà del plotone, mentre il terzetto di testa perdeva un altro elemento (Veelers), e registrava il momento non esaltante di Goris. Quando il gap era sceso a 50", è stato Cancellara (a 23 dal traguardo) a proporre un suo allungo, con a ruota Chavanel e un presentissimo Nuyens. Tanto presente, Nick, da partire in contropiede, tampinato dal solo Geraint Thomas, sul successivo Vossenhol, terz'ultimo muro di giornata a 21 km dall'arrivo di Waregem. Preso Amorison (Goris aveva già finito la benzina), i due hanno proceduto col nuovo compagno d'avventura, e sono arrivati a porre fino a 23" di margine su quel che rimaneva del gruppo dei big (più o meno una trentina di unità).

Solo quando la Garmin si è ricompattata tirando per una possibile volata di Tyler Farrar, il distacco dal terzetto di testa ha iniziato a diminuire, ma i battistrada, con tanto di apporto di un encomiabile Amorison, non hanno mai mollato un metro: e a poco è servito un allungo di Terpstra, con Flecha alle calcagna, a 8 km dal traguardo, poco prima del Nokereberg: anche se i tre erano sempre lì a vista, poche centinaia di metri avanti al gruppo, quelli dietro non riuscivano a rientrare, malgrado l'impegno in prima persona di gente chiamata Haussler o Chavanel (che tirava a beneficio di Boonen).

A 2 km dalla conclusione, con gli inseguitori ormai a 6", l'avventura dei 3 pareva finita. In realtà appena Amorison ha gettato la spugna, lasciandosi ingoiare dal gruppo, gli altri due hanno rilanciato, e da lì al traguardo è stata una lunga volata: il primo a tentare il tutto per tutto è stato Nuyens, che ai 1500 metri ha provato la sortita solitaria, temendo di perdere nell'eventuale sprint a due con Thomas. Il britannico è riuscito a chiudere sull'avversario, ma evidentemente questo sforzo lo ha prosciugato, se è vero che, nella volata, disputata col plotone che incombeva sul rettilineo d'arrivo, non è riuscito a far altro che mettersi in testa, e guardare Nuyens partire ai 200 metri, senza avere la forza di opporgli alcunché. Subito dopo, Farrar ha regolato tutti gli altri nello sprint valevole per il terzo posto.

Nick Nuyens vince così una Dwars door Vlaanderen che lo rilancia nel lotto di quelli che possono puntare a fare bottino pieno in una corsa come il Giro delle Fiandre. Corsa che si sta arricchendo quindi di nuovi personaggi, e tra questi siamo ben lieti di inserire Marco Marcato, quinto al traguardo (dietro a Hayman) e pronto per recitare un ruolo di primo piano anche nelle prossime gare del fantastico calendario belga.

Marco Grassi

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