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Parigi-Nizza 2011: Bis Voeckler, il Re è Martin - Nizza al francese, corsa al tedesco

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Thomas Voeckler - Foto Daylife.com © Getty Images

Più che "Corsa verso il Sole" questa edizione della Parigi-Nizza andrebbe ribattezzata "Corsa verso il Maltempo" perché sia ieri che oggi i corridori hanno dovuto affrontare due tappe con il freddo e una pioggia battente fin dai primi chilometri. La tappa di oggi era relativamente breve, appena 124 km, ma in queste condizione affrontare cinque salite tutte molto ravvicinate si è rivelato estremamente selettivo tanto che sono stati addirittura 51 i corridori ritirati o non partiti oggi. Chi invece non s'è ritirato, e difficilmente lo farà in giornate in cui bisogna stringere i denti, è il solito Thomas Voeckler che ha centrato la sua seconda vittoria in questa Parigi-Nizza, la quarta in stagione: il campione di Francia si è presentato tutto solo sulla Promenade des Anglais di Nizza dopo aver staccato tutti i compagni di fuga, ultimo il nostro giovane talento Diego Ulissi che ha chiuso al secondo posto staccato di 23".

La tappa ovviamente è partita subito a gran ritmo ma la fuga buona ha preso il largo solo dopo una trentina di chilometri in corrispondenda del primo Gran Premio della Montagna: davanti erano in undici, Gerdemann, López García, Vinokourov, Busche, Pauriol, Didier, El Farès, Voeckler, Izagirre, Ulissi e Carrara, con il bergamasco che era il meglio piazzato in classifica generale a 2'50" da Tony Martin. La presenza di Carrara ha costretto la HTC Highroad a tenere il distacco sotto controllo ma quando questo è salito sopra i tre minuti anche RadioShack e Sky si sono viste costrette a mettere a tirare i propri uomini per non perdere la posizione sul podio virtuale: a 50 km dall'arrivo, però, il gruppo della maglia gialla era già ridotto a meno di 30 unità mentre davanti hanno perso contatto Gerdemann e uno spento Vinkourov che finirà addirittura per ritirarsi.

Sulla penultima salita di giornata, quella di La Turbie, era Matteo Carrara a tenere alto il ritmo dei fuggitivi per cercare di guadagnare il più possibile sul gruppo che intanto aveva ridotto il proprio gap attorno a 1'45": il bergamasco della Vacansoleil ha tentato anche alcuni accelerazioni nel tentativo di staccare i più stanchi (Pauriol, Didier e Busche) ma questo gran lavoro ha fatto capire ai suoi rivali che era proprio lui quello più in forma e che se avessero collaborato a tutta ci sarebbero state poche speranze di giocarsela poi sul Col d'Eze. Lungo la discesa di La Turbie, infatti, i fuggitivi hanno finito con il mettere in mezzo Carrara e prima che iniziasse l'ultima salita s'è sganciato un terzetto con Ulissi, Voeckler ed Izagirre a cui poco dopo s'è aggiunto anche El Fares; sulle prime rampe del Col d'Eze hanno allungato ancora Ulissi e Voeckler mentre Carrara è riuscito a riprendere tutti gli altri senza però trovare le forze per completare l'opera.

In salita Ulissi, nonostante sembrasse quello con la pedalata migliore, non è riuscito a staccare Voeckler e così il francese ha atteso la discesa per fare la sua mossa: in un tornante verso sinistra T-Blanc ha guadagnato qualche decina di metri e nel giro di poche curve è letteralmente scomparso dalla vista del corridore della Lampre. Per Ulissi rimane comunque un'ottima prova ed anche un'ennesima risposta a chi lo vedeva come un talento troppo spremuto nelle categorie giovanili per riuscire a fare le stesse cose anche tra i professionisti. Voeckler invece conferma lo strepitoso inizio d'annata e almeno in termini di quantità di vittoria si può affermare che questa sia già una delle più proliche di tutta la carriera del francese.

Nel gruppo maglia gialla, invece, la lotta per il successo finale si limita solo ad uno scatto di Samuel Sánchez sulle prime rampe del Col d'Eze con l'asturiano che grazie all'aiuto del compagno di squadra Izagirre e della discesa finale è riuscito a riportarsi sul primo gruppetto inseguitore (quello di Carrara) perdendo però la volata per la terza posizione da El Fares. Il corridore dell'Euskaltel è riuscito a guadagnare quindi 16" sul resto del gruppo regolato da un ottimo Rojas scalzando Peraud dalla quinta posizione nelle generale. L'ultimo altro cambiamento nella top-10 è dovuto alla giornata no di Xavier Tondo, arrivato a più di 5' e scivolata dalla 9a alla 14 posizione. Per Tony Martin arriva così il secondo acuto del 2011 in una classifica finale di una corsa a tappe: a fine febbraio s'era aggiudicato la Volta Algarve e qui in Francia ha confermato i suoi grandi miglioramenti in salita non perdendo però la sua caratteristica principale, quella di andare fortissimo nelle prove contro il tempo. Nelle corse di inizio stagione non si possono fare molte considerazioni perché ci sono corridori molto più in forma di altri ma il Martin visto oggi potrebbe anche cominciare a pensare di preparsi a puntino per un grande giro, magari uno non troppo montagnoso, per vedere fin dove si potrà spingere.

Per la giornata di oggi, invece, una piccola bocciatura va alla RadioShack perché con un clima così e con ben tre uomini nelle prime dieci posizioni della classica generale avrebbe potuto osare qualcosa in più per mettere in difficoltà il leader: Brajkovic e Leipheimer potevano essere usati per un'azione da lontano o anche per un forcing deciso sulle ultime due salite ma forse anche loro hanno sofferto non poca questa giornata durissima. Dietro a Klöden completa il podio Bradley Wigging (ottima condizione e occhio a lui ai Mondiali su Pista) mentre il nostro Carrara chiude in 11a posizione. 

Sebastiano Cipriani

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