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GP dell'Insubria 2011: Un sabato molto italiano - Anche Visconti conquista la prima vittoria dell'anno

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Giovanni Visconti, primo al GP dell'Insubria © BettiniphotoScalda il motore il capitano della Farnese Vini, Giovanni Visconti; dopo aver saggiato la gamba in Qatar e dimostrato di andar forte sia in salita che a cronometro in Oman, vince la prima stagionale in quel di Varese, nella terza edizione del GP Insubria.

Gli organizzatori dell'SC Alfredo Binda (gli stessi della Tre Valli Varesine, per intenderci), ci propongono un percorso diverso dagli anni passati, un percorso che si snoda in Italia partendo da Campione e giungendo su un circuito nel Varesotto da ripetere 4 volte. Un percorso non da sprinter, come quello della prima edizione, ma nemmeno da passisti scalatori come quello nel verbanese l'anno scorso che costò mezza stagione a Rinaldo Nocentini nella sporca discesa di Pieve Vergonte. Abbastanza veloce, insomma (la media finale sarà di quasi 44 km/h) ma con l'ultimo km in salita: arrivo a Varese, in via Trentini.

Alla partenza solito susseguirsi di scatti e controscatti, sono in 2 ad andarsene: uno è Montaguti, per l'AG2r, non nuovo ad azioni del genere anche piuttosto redditizie (l'anno scorso ha quasi vinto il GP Nobili andandosene da lontano), che si aggiudicherà il traguardo volante dedicato ad Aldo Sassi, e Philipp Mamos, 29enne tedesco tornato all'Amore & Vita dopo un anno alla Nutrixxion-Sparkasse. Il duo se ne  va al km 30 e raggiunge il vantaggio massimo al km 46, arrivando a 7'40". A questo punto è la Farnese-Vini a prendersi l'onere dell'inseguimento: Visconti è in forma e l'arrivo è fin troppo adatto alle sue caratteristiche. Collabora nell'inseguimento la Liquigas: anche gli uomini di Volpi hanno interesse ad arrivare allo sprint, dopo l'ottimo secondo posto di Ponzi al Laigueglia. In gara c'è anche Basso, ma non è il suo percorso.

La corsa scivola tranquilla nei primi 3 giri del circuito di Varese: unica turbativa è un'azione di Koren (Liquigas), Fedi (De Rosa) ed Ermeti (Androni) alla fine del secondo giro, azione che però ha durata breve. Invece la situazione esplode alla fine della terza tornata, quando sotto l'impulso della Farnese i battistrada vengono ripresi. Sono in parecchi a muoversi, i più attivi sono tre giovani: il 24enne estone Taaramäe (Cofidis), il neopro' Rocchetti (De Rosa) e Paterski, polacco della Liquigas, la quale con questa mossa si toglie l'onere di tirare e lo cede all'Ag2r, con Nocentini voglioso di riscuotere il suo credito con la corsa italo-svizzera.

Agli attaccanti si aggiunge un altro giovane, il Lampre Magazzini, atteso in questa stagione a prove degne di nota dopo un bell'esordio da stagista nel 2009 nelle classiche agostane. I quattro però non riescono a prender margine superiore ai 20" e la loro azione dura solo 10 km: vengono ripresi da un gruppetto di contrattaccanti e subito dopo dal gruppo. Ai -5 dall'arrivo, il plotone è compatto.

A quel punto è la Geox la squadra più attiva per evitare lo sprint: è Cheula a tentare l'allungo ai -2, invano. Poi ci prova Duarte, segnalato con una gamba niente male, ma Dupont (Ag2r) e Spilak (Lampre) non lo lasciano andar via. Si attende quindi lo sprint ed è dunque il siculo-torinese Visconti ad imporsi in maniera regale: solo lo sloveno Kocjan (Team Type1) riesce vagamente a stargli a ruota. Al terzo posto si piazza Nocentini, un risultato ad alto valore simbolico: erano in molti a pensare, dopo la frattura di tibia e perone di un anno fa, che il Noce difficilmente sarebbe tornato a risultati di alto livello... e invece in questa prima parte di stagione sta seccamente smentendo i detrattori. Poi Duque, Ponzi, Brambilla, il vincitore dell'anno scorso Dumoulin, Bouet, Finetto e Ratto.

Domani si replica con questi atleti a Lugano, su un percorso più duro di quello odierno; il Basso visto al Laigueglia potrebbe muoversi, ma niente esclude una replica di Visconti o un bis di Nocentini, che a Lugano già nel 2008 si è permesso di precedere Rebellin.

Nicola Stufano

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