Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
CdM Pista Manchester - Elia profeta in terra di pista - Viviani ora è secondo nell'Omnium, deludono i britannici | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

CdM Pista Manchester - Elia profeta in terra di pista - Viviani ora è secondo nell'Omnium, deludono i britannici

Versione stampabile

Elia Viviani in azioneL'ultima tappa di Coppa del Mondo è tradizionalmente la più importante perché è la più vicina ai Campionati del Mondo ed è fondamentale per capire lo stato di forma e gli ultimi problemi da risolvere in vista di raccogliere il miglior risultato possibile nell'evento iridato. La scorsa stagione, per via di problemi di calendario, l'ultima tappa fu fatta a Pechino in Gennaio, lontanissima dai Mondiali di Copenhagen svoltisi ben due mesi dopo: quest'anno l'UCI ha modificato leggermente le date spostando quella che era tradizionalmente la prima tappa di Coppa del Mondo, ossia Manchester (che si svolgeva tra Ottobre e Novembre), a Febbraio riequilibrando il periodo di tempo tra questa e i Mondiali di Apeldoorn.

I britannici, si sa, hanno una grande passione per il Ciclismo su Pista e il Velodromo di Manchester è sempre teatro di grandi eventi sportivi, come il Cycling Revolution, così non poteva che esserci data migliore per presentare la nuova livrea del Team Sky HD pista nel quale militano atleti di livello eccelso come Sir Chris Hoy e Victoria Pendleton.

Eppure la Gran Bretagna non ha passato una bella giornata ieri, anzi: su 4 medaglie d'oro in palio, solo 1 è andata ai padroni di casa mentre le altre sono finite due volte al collo dell'Australia e una volta a quello della Francia.

Non ci siamo mai tirati indietro quando si è trattato di criticare, anche aspramente, la Nazionale Italiana per gli ultimi risultati ottenuti, come il disastroso tempo fatto segnare dal quartetto a Cali, però oggi è giusto iniziare parlando proprio dell'Italia, anzi, per essere precisi di Elia Viviani. Riprendiamo le parole dette da Marco Villa nell'ultima intervista: "la tecnica viene dalla pista, ma la forma te la da la strada". Per Elia è stato esattamente così, 10 giorni di allenamento in pista e poi in strada con la vittoria a Donoratico e in India: ora il giovane talento della Liquigas-Cannondale è alla Coppa del Mondo di Manchester e sta lottando per la vittoria nella prova Omnium. La nuova disciplina olimpica inserita dall'UCI è formata da 6 specialità divisa su due giornate: nella prima giornata Viviani ha vinto l'Eliminazione, ha fatto terzo nella Corsa a Punti e quinto nel Giro Lanciato. La classifica generale è guidata ora dal neozelandese Shane Archbold che a, sorpresa, aveva vinto la tappa di Melbourne lasciando tutti, anche i colleghi più esperti, a bocca aperta per il grande talento dimostrato: l'azzurro Viviani si trova solo a 3 punti di distacco dalla vetta, dovrà difendersi nella prova che meno gli si addice, l'Inseguimento, e poi dare tutto nelle due prove finali, lo Scratch, che lo ha visto brillare diverse volte in campo internazionale, e il Chilometro da fermo per tornare a sperare in una qualificazione olimpica che fino ad ora sembrava solo una lontana chimera.

Ma le grandi emozioni delle finali di ieri sono state senza dubbio quelle date dall'Inseguimento a Squadre donne dove la nazionale britannica formata da Wendy Houvenaghel, Joanna Rowsell e Sarah Storey hanno letteralmente sfiorato il record del mondo: con il tempo di 3'19"757 hanno fermato il cronometro a solo 2 decimi dal record fatto segnare dagli Stati Uniti ai Giochi Panamericani lo scorso anno ad Aguascalientes in Messico. Quello che più colpisce è però il risultato fatto segnare dalle altre nazionali: tutti risultati incredibili, la Nuova Zelanda di Alison Shanks 3'20", la Ouch Pro Cycling di Sarah Hammer 3'23" e stesso tempo (con tanto di record nazionale) per l'Olanda di Kirsten Wild, Vera Koedooder ed Ellen Van Dijk. In realtà quello che impressiona di più è la prestazione della britannica Storey, atleta disabile, vincitrice di svariati titoli mondiali ed olimpici nelle categorie paralimpiche di nuoto prima (1992-2004) e di ciclismo poi, ma anche campionessa nazionale contro le normodotate dell'Inseguimento individuale nel 2009: Sarah ha un personale sui 3 km di circa 3'34", per rendere l'idea 4" più veloce del terzetto italiano in pista a Manchester. Un'atleta esemplare e da seguire con enorme interesse.

Si è detto più volte che il torto maggiore fatto al programma olimpico è stato l'aver tolto l'Inseguimento Individuale, però a Manchester, è stato inserito nel programma anche se mancava il più importante interprete a livello mondiale, ci perdonerà Taylor Phinney se citiamo Jack Bobridge primatista del mondo senza aver ancora conquistato un titolo mondiale. Era presente però Rohan Dennis, fresco del 4'13" fatto segnare nei campionati nazionali australiani, e c'era anche Geraint Thomas il campione britannico della prova in linea. Sono stati proprio questi due a darsi battaglia per la finale, lasciando gli altri atleti a distanze siderali: la vittoria è andata al giovane australiano, classe 1990, capace di far segnare sia in qualificazione che in finale un tempo intorno ai 4'15" a dimostrazione che, ormai, l'aver messo qualificazioni e finali dell'Inseguimento tutti nella stessa giornata non rovina più di tanto le prestazioni.

Ultime finali di giornata per le prove veloci con le Campionesse del Mondo, e primatiste mondiali, le australiane Anna Meares e Kaarle McCulloch a conquistare la medaglia d'oro della Velocità a Squadre: non è stata però una medaglia facile per le due cyclones visto che il miglior tempo di qualificazione è stato fatto segnare dalla Cina di Jinjie Gong e Shuang Guo. Questa è stata la prova che più ha deluso gli appassionati spettatori di Manchester con il Team Sky di Victoria Pendleton e Shanaze Reade solo ottavo: meglio di loro hanno fatto addirittura le giovani Rebecca James e Jessica Varnish, quarte dietro la Francia.

Francia che invece si è imposta nell'altra prova adorata dai britannici, la Velocità Individuale, nella quale i padroni di casa potevano contare sulla classe di Chris Hoy e Jason Kenny: non avevano però fatto i conti con il primatista del mondo Kevin Sireau che pare molto migliorato nelle sfide uno contro uno che sono sempre state il suo vero tallone d'Achille. Il giovane francese si è preso così una meritata vittoria su Jason Kenny capace di eliminare Chris Hoy in semifinale e probabilmente aver rubato la leadership della Velocità britannica a quello che per il Regno Unito è un mito vivente: purtroppo Chris Hoy rimane un atleta classe 1976, mentre Jason Kenny ha ben 12 anni in meno. Oltre al risultato finale, della prova della Velocità vanno senza dubbio, notati i tempi di qualificazione, ormai per qualificarsi nei primi 16 bisogna aver tempi inferiori ai 10"4: la velocità sta diventando sempre più importante a scapito della tecnica in volata che, invece, per anni aveva contraddistinto questa disciplina; dagli ottavi di finale sono stati esclusi atleti come Roy Van Den Berg, Daniel Ellis, Sam Webster, Tomas Babek ed Ethan Mitchell.

La seconda giornata di gare si preannuncia molto intensa, e per gli appassionati italiani finalmente una giornata da vivere con trepidazione con gli occhi puntati sulla maglia azzurra di Elia Viviani.

Laura Grazioli

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano