Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Trofeo Mallorca 2011: Le radioline della discordia - Vince Farrar, ma è la protesta che conta

Versione stampabile

Il gruppo alla partenza del travagliato Trofeo Mallorca 2011 © BettiniphotoToh! Che strano! Nel ciclismo, sport solitamente così pregno di concordia tra i suoi vari rappresentanti, è emerso un motivo di scontro tra le parti. Non ce lo saremmo mai aspettato!

La ragione di questa nuova contrapposizione affonda le sue radici in una misura che ha iniziato a essere palesata lo scorso anno, per vedersi trasformata d'amblè in regola con l'inizio della stagione 2011: vietato l'uso delle radioline in corsa, a meno che non si tratti di gare del World Tour (l'erede primario della buonanima del Pro Tour). Protagonista di tale svolta, la come al solito ineffabile UCI, che ha fatto piovere sulla testa del gruppo gli effetti delle considerazioni di cui, al calduccio delle tranquille stanze moquettate di Aigle, si è discusso tra una briscola e un aperitivo.

Il primo dato che balza agli occhi è l'evidente differenza tra le corse principali (in cui la radiolina è ancora ammessa) e le altre, che, chissà perché, si giovano di uno status diverso senza che esista una ragione sensata per tale differenza di trattamento.

Il secondo dato lo porgono alla nostra attenzione i gruppi sportivi, ovvero le squadre, le quali sono particolarmente piccate per non essere state minimamente interpellate al momento di tale decisione. Anzi, peggio ancora, l'AIGCP (l'associazione internazionale dei team ciclistici) fa sapere che addirittura l'UCI ha bellamente ignorato tutte le indicazioni provenienti dal gruppo, indicazioni che chiaramente andavano in direzione opposta rispetto al nascente diktat dell'Unione Ciclistica Internazionale.

Se ci riflettiamo, ci rendiamo conto del non-sense rappresentato dal bando alle radioline. Ancora una volta si confonde il mezzo con l'uso che se ne fa: come se la spazzatura che passa in tv fosse colpa dei televisori, come se le truffe ai danni di qualche boccalone fossero colpa di internet. E si decide di mettere fuorilegge (parzialmente, a eccezione del World Tour che vive una sorta di extraterritorialità...) un mezzo che, tra le altre cose (puntualmente segnalate alle autorità dai gruppi sportivi, va detto), dà anche una discreta mano sul fronte della sicurezza in gruppo; oltre a dare un notevole senso al ruolo del direttore sportivo, che può, con l'ausilio di tali strumenti, incidere in maniera molto diretta sulle fasi della corsa.

Si dice che il problema è che i corridori radiocomandati sono privi di fantasia, ma a parte che in questi anni abbiamo vissuto memorabili giornate ricche di fantasia (oltre che di tattiche bellissime, dal Furcia 2004 in giù), visto che i corridori (o i loro diesse) difettano di fantasia e spirito d'avventura, aboliamo le radioline? E perché non il cambio automatico, allora? In fondo quanto thrilling in più ci darebbe il vedere i corridori che in salita scendono dalla bici e smanettano sulla ruota posteriore per cambiare rapporto?

Vicende tipiche del ciclismo, insomma: si immagina che il Ministero dei Trasporti vieti il navigatore satellitare ai camionisti (per farli socializzare di più coi passanti, tra una richiesta di indicazioni stradali e l'altra)? O che quello della Giustizia impedisca agli investigatori l'uso delle intercettazioni telefoniche (per rivalutare l'utilizzo della sherlockiana lente d'ingrandimento...)? Fantascienza, appunto.

A Mallorca, quest'oggi, proprio alla fantascienza ci si è ribellati, con un commovente atto di disobbedienza civile da parte dei corridori (che, quando devono protestare di concerto coi team manager, stranamente trovano sempre il modo; è quando devono perorare una causa scomoda anche per i loro datori di lavoro, che non quagliano mai). I ciclisti, sulla linea di partenza della prima prova della challenge delle Baleari che tradizionalmente apre il calendario spagnolo, si son presentati tutti con le loro brave oreillettes d'ordinanza, provocando la reazione dei commissari UCI, i quali, di fronte a tanto spregio delle regole, si sono tirati indietro, lasciando la corsa in balia di se stessa.

Il che vuol dire che la gara non è ufficiale per l'Unione Ciclistica Internazionale, e quindi tutto quel che è avvenuto a Mallorca è destinato a non lasciare traccia nei documenti ufficiali, a partire dalla prima vittoria stagionale di un Tyler Farrar che, nella volata conclusiva, ha piegato alle sue ragioni Kittel, Ventoso, Rojas e Lodewyck, tutti nell'ordine alle sue spalle (11esimo si è piazzato Freire, 13esimo e primo italiano Nizzolo, mentre il rientrante Di Luca ha chiuso in gruppo, al 181esimo posto).

Quel che non potrà essere cancellato è la presa di posizione dei gruppi sportivi, che annunciano una prosecuzione delle loro manifestazioni di insofferenza (pare ad esempio che in Qatar il leader Lars Boom domani partirà con la radiolina, vedremo se i colleghi lo imiteranno). Manifestazioni che prendono a pretesto il tema del giorno per sottolineare quanto dalla "base attiva" del ciclismo si voglia avere maggiormente voce in capitolo nelle decisioni che riguardano il lavoro di tutti. E pazienza se, in fondo, sono i corridori ad essere, come al solito, in prima linea in una battaglia che in larga parte passa sulle loro teste: a meno di non pensare che una vittoria ufficiale (coi relativi punti UCI) in meno, nel palmarès, non conti nulla per un ciclista.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano