GvA Azencross 2010: La maledizione dell'ultimo giro - Nys cade, successo ad Albert
Gli organizzatori dell'Azencross di Loenhout hanno sicuramente scelto il nome giusto per la loro manifestazione dal momento che Azencross si può tradurre in "Cross degli assi". Per ritrovare un cast di partenti comparabile con quello odierno bisogna tornare indietro di almeno due stagioni, visto che con abilità e anche un pizzico di fortuna (il rientro di Stybar dal problema al ginocchio) la macchina organizzativa è riuscita a portare nel paesino non lontano da Anversa, al confine con l'Olanda, per la prima volta dal febbraio 2009 al via della stessa gara i quattro atleti più titolati degli ultimi anni cioè Stybar, Nys, Albert e Boom. Se all'elenco iscritti aggiungiamo anche tutti i principali protagonisti della stagione europea ad eccezione di Francis Mourey ecco spiegato il motivo per il quale la corsa di Loenhout, valevole come tradizione per il trofeo GVA, ha trovato ampio spazio nei giorni scorsi su tutti i quotidiani e notiziari del Belgio. L'innalzamento delle temperature nei due giorni precedenti la corsa ha favorito lo scioglimento di buona parte della neve caduta in abbondanza la scorsa settimana ed il ghiaccio ha lasciato il posto al fango. Il tracciato di gara, rimasto invariato rispetto alle scorse edizioni, è divisibile in due parti dalle caratteristiche diverse. Il fango, accentuato dai passaggi delle gare precedenti (vinte per la cronaca da Danny Van Poppel negli junior, Wietse Bosmans negli under e Marianne Vos nelle donne) caratterizzava la prima parte del percorso mentre la seconda si sviluppava su un terreno più compatto e decisamente veloce, interrotto soltanto da una breve scalinata.
Stybar, come due giorni prima a Diegem, si è messo in testa fin dalle prime pedalate (una caduta dopo pochi metri ha escluso dalla corsa De Knegt, Zlamalik e Van Ijzendoorn) ma Nys lo ha sopravanzato verso la metà del primo giro, col duplice intento di selezionare il gruppo e di porre le basi per aggiudicarsi il traguardo volante che assegna punti per il trofeo GVA posto al termine del secondo giro di gara (alla partenza Nys si trovava in seconda posizione della classifica generale del trofeo, staccato dal leader Pauwels di dieci punti). Pauwels non è partito molto bene ma è riuscito a limitare i danni senza perdere contatto col primo gruppo inseguitore del fuggitivo Nys, avvantaggiatosi di circa cinque secondi nel primo giro. Chi ha fatto decisamente peggio di Pauwels è stato Albert, protagonista di una delle sue partenze al rallentatore che lo ha collocato, al termine del primo giro, fuori dai primi 20. Nel secondo giro Nys ha proseguito con la sua tattica offensiva, riuscendo ad aggiudicarsi i tre punti del traguardo volante davanti a Pauwels (autore di un giro particolarmente incisivo che gli ha permesso di recuperare diverse posizioni ) e Wellens.
Dopo il traguardo volante, l'azione di Nys si è calmata permettendo al gruppetto trainato da Pauwels e comprendente anche Stybar, Wellens e un pimpante Walsleben di riavvicinarsi. Niels Albert, a suon di giri veloci, ha recuperato velocemente posizioni saltando di gruppetto in gruppetto fin sui diretti inseguitori di Nys. Meno brillante l'azione di Lars Boom, apparso in difficoltà sul fango. Il campione olandese non è riuscito a restare agganciato al rimontante Albert e si è mantenuto nel secondo gruppo assieme a Meeusen, Aernouts, Page ed Heule (per poi staccarsi anche da loro nel finale e chiudere solo undicesimo).
Una bella tirata di Walsleben alla fine del quarto giro (cioè a metà corsa) ha permesso a Stybar, Albert e Pauwels di riaccodarsi a Nys (nel frattempo Wellens era stato rallentato da una foratura e raggiunto dal gruppo di Boom). Senza troppi tatticismi Albert ha preso subito la testa seguito da Nys staccando tutti gli altri e riducendo di fatto la lotta per la vittoria a due nomi. A tre giri dalla fine una scivolata di Albert in un tratto fangoso ha dato la possibilità a Nys di guadagnare qualche secondo ma Albert non si è perso d'animo e nel volgere di una tornata (aiutato anche da un errore di Nys nello stesso punto) la coppia al comando si è riformata. L'ultimo giro ha riproposto il duello già andato in scena 48 ore prima sul ghiaccio di Diegem. Nys ha attaccato il rivale nel tratto fangoso del percorso, guadagnando qualche metro. Albert, pur barcollando, non ha mollato la presa recuperando con grande grinta la scia del campione belga. Quando ormai tutto lasciava pensare alla volata, ecco il colpo di scena che mischia le carte: Nys entra al box per sostituire la bici con una più pulita ma nella concitata operazione il suo meccanico afferra il manubrio con un attimo di anticipo proprio mentre Nys sta scendendo di bici. Il risultato è catastrofico e Nys cade rovinosamente a terra. Albert ne approfitta per guadagnare quella manciata di metri che si riveleranno decisivi nonostante la rabbiosa reazione di Nys. Per Albert è la quarta vittoria stagionale, per Nys la quarta puntata della "maledizione dell'ultimo giro" che quest'anno lo ha già colpito con la rottura del pedale nella volata di Gieten e nei salti di catena di Anversa e Diegem. Stybar ottiene la terza posizione precedendo Pauwels e Walsleben (altra ottima gara per il tedesco dopo il sesto posto di Diegem). Bart Wellens chiude sesto davanti a Vantornout, Meeusen, Page ed Aernouts.
Nella classifica del GVA Nys rosicchia 6 punti a Pauwels, che ora ne deve difendere solo 4 quando restano da disputare ancora ben 3 prove. Più staccato Stybar, terzo della classifica staccato di 17 punti da Pauwels. La prossima prova si disputerà il 1° gennaio a Baal, paese natale di Sven Nys.