Ciclocross CdM WE Kalmthout 2010: Comp(limen)ton per lo spettacolo! - Ma la Vos all'esordio già sgomita
Che questa sia una stagione vincente per Katie Compton ormai l'abbiamo capito. A Kalmthout l'americana, di fresco confermata (per la settima volta!) campionessa nazionale di specialità, ha ottenuto la terza vittoria dell'anno in Coppa del Mondo.
La Compton ha staccato al terzo di cinque giri le rivali Van Paassen e Nash, e ha controllato il veemente ritorno di una Vos partita indietro nel suo esordio stagionale in CdM, e riuscita ad agguantare la seconda piazza ma non la prima, rimastale a oltre mezzo minuto di distanza.
Katie: «Amo queste corse tecniche e molto divertenti. Oggi sono partita un po' lenta, ma poi ho saputo aspettare il momento giusto prima di scattare davanti a tutte», parole che riecheggiano quelle spese per commentare il successo di Koksijde. Una Compton che ormai fa dell'esperienza (lei la chiama pazienza) la sua arma più intrigante, pungolata in ciò, nell'occasione, anche dalla rimonta (poi incompiuta) di Mariannina: «Ho accelerato perché la Vos rinveniva fortissimo da dietro». (Dichiarazioni tratte da CyclingNews)
Malgrado sia finita fuori dal podio, anche Sanne Van Paassen può sorridere, per essersi ripresa la testa della classifica di Coppa. Certo, va detto che l'ex leader della graduatoria, la Van den Brand, ammalata, non è nemmeno partita a Kalmthout. Avrà altre possibilità per riprendere a duellare con le rivali, la Daphny, che nel frattempo si è vista superata pure da Compton. 185 punti la prima, 180 la seconda, 150 la terza. A 135 è quarta Katerina Nash, che oggi è riuscita a salire sul podio grazie a una sparata nel giro finale con la quale si è scrollata di dosso Van Paassen.
Una Nash che già in avvio si era proposta come una delle protagoniste: nel primo gruppo sin dal primo giro, in compagnia di Van Paassen, Cant e Kupfernagel, ha poi fatto fuori la tedesca con un ritmo indiavolato nella seconda tornata.
Ma, come accennavamo sopra, è stata la corsa delle grandi rimonte: la Compton, partita pianino, già alla fine del primo giro si era riportata sul quartetto di testa, resistendo poi benissimo al forcing della Nash. La Vos addirittura aveva il problema di recuperare una quarantina di posizioni (partita dietro visto che non aveva neanche un punto in CdM), e prendeva il compito molto sul serio, se è vero che al primo passaggio la ritrovavamo già settima.
Staccata dalle prime la Kupfernagel nel secondo giro, e ripresa a sua volta da Marianne, la coppia così formatasi è transitata a 12" dalle prime al secondo passaggio. Nel terzo, il terremoto Compton ha fatto fuori una Cant che già da qualche minuto mostrava segni di affanno, e poi anche Van Paassen e Nash. La ceca ha provato a reagire, isolandosi all'inseguimento, mentre Vos tumultuosamente avvicinava le primissime posizioni. Mentre nel fango Nash si impiantava e Van Paassen addirittura cadeva, l'americana prendeva letteralmente il volo. Alla fine del quarto giro, Compton aveva 23" su Nash e Van Paassen riprese intanto dalla Vos.
Nell'ultimo giro, la statunitense ha continuato a controllare a distanza le avversarie, avviandosi all'ennesimo successo in solitaria della carriera; alle sue spalle, la Vos ha operato il break decisivo per avvantaggiarsi sulle altre, tagliando il traguardo a 31" da Compton, con a referto anche due scivoloni nel corso della tornata finale. Potrà solo migliorare, dice e si dice la campionessa olandese. Di sicuro, con lei, il cross femminile ha ritrovato una grandissima protagonista.