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Ciclomercato 2011: Team Type 1, bici e sociale - Southerland e il messaggio sul diabete | Cicloweb

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Ciclomercato 2011: Team Type 1, bici e sociale - Southerland e il messaggio sul diabete

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Un'immagine dell'ultima stagione del Team Type 1 © TeamType1.orgIl Type Type 1 è un team anglosassone che è arrivato nel gruppo con un progetto ambizioso e umano. Un'ambizione perché i dirigenti vogliono far conoscere il diabete - specialmente quello di tipo 1 (quando il pancreas non produce insulina) e combatterlo. Il boss della squadra, Phil Southerland, solo 29 anni, è chiaro sulle sue idee e quelle del suo team: «Io soffro di questo tipo di diabete. Attraverso il Team Type 1, voglio educare e ispirare tutti coloro che soffrono di questa malattia dando questo messaggio: se si controlla, tutti i sogni sono possibili». Per concretizzare le sue ambizioni il Team Type 1, squadra che passerà dello status Continental a quello di Professional, si è rinforzato con corridori che vantano esperienza nel sistema Pro Tour: «Il programma sarà maggiormente in Francia. Però siamo in contatto con diversi organizzatori e speriamo di poter partecipare a corse come la Milano-Sanremo, la Tirreno-Adriatico e il Giro di Lombardia. Forse saremo alla partenza del Giro. Vedremo. Per il 2012 vogliamo invece essere presenti al Tour de France».

Laszlo Bodrogi, Alexander Efimkin, Lazlo Bodrogi, Jure Kocjan, Andrea Grendene, Daniele Callegarin e Rubens Bertogliati: questa campagna acquisti che vanta il tocco made in Italy rappresenta esperienza, ma anche voglia di rilanciarsi.
Il primo annunciato della squadra è stato Rubens Bertogliati. Il corridore svizzero, campione a cronometro nel suo paese, ha deciso di legarsi ai valori della squadra: «Sono felicissimo di fare parte di un team giovane e motivatissimo. Difende una causa importante e il messaggio che il management vuole veicolare mi dà grandi motivazioni per trovare risultati. Mi entusiasma poter combinare la mia carriera sportiva potendo aiutare i giovani con un'iniziativa sociale».

Per portare avanti un messaggio così umano, il Team Type 1 proverà a vincere molte corse. Percio ha deciso di puntare sullo spunto veloce di due ragazzi. Il primo si chiama Jure Kocjan. Lo sloveno proveniente dalla Carmiooro ha vinto una volta quest'anno ed ha collezionato diversi piazzamenti: «Lascio un team di amici, in cui si correva senza pressioni. E arrivo in una squadra che ha l'ambizione di dire alla gente che possono controllare la loro vita anche se soffrono di diabete. La priorità è vincere, ma la cosa più importante sarà diffondere il nostro messaggio. Abbiamo molto lavoro da fare. Da mia parte, porterò alla squadra la mia esperienza, i miei progressi dell'anno scorso. Con il nostro status, possiamo sognare di partecipare alle grandi corse e questo mi dà fiducia». Nel treno veloce della squadra americana troverà anche l'italiano Andrea Grendene. Il giovane velocista, alla Lampre negli ultimi due anni, ha sete di rivincita: «Ho avuto una bella impressione dalla squadra. Il progetto mi è subito piaciuto. Sarà un'esperienza nuova che mi consentirà di rilanciarmi e di participare alla visibilità di un messaggio umano. Poi devo confidare che dopo due anni "in panchina" alla Lampre ho una grande voglia di rilanciarmi. Voglio dimostrare la mia cattiveria e quello che valgo. Ho gli stimoli necessari per togliermi belle soddisfazioni».

Nella stessa situazione, si trova Laszlo Bodrogi. Il franco-ungherese, l'anno scorso alla Katusha, non è più al top da alcuni anni. Lui spera di potersi rilanciare alla Type 1: «Innanzitutto, l'offerta del team americano è stata l'unica che ho ricevuto. Il progetto è molto interessante perché si lega l'aspetto umano a quello sportivo. Lo scopo d'incorraggiare le persone che soffrono del diabete tipo 1 a fare sport è promettente. Dal lato personale, arrivo in questa nuova squadra con grande motivazione e grande morale. Ho messo dietro di me i problemi fisici che non mi hanno consentito di farmi valere alla Katusha, nella quale non ho ricevuto una reale opportunità e il giusto sostegno quando ero infortunato. Spero che nella Type 1 potrò cogliere risultati. Cosi dimostrerò che Laszlo Bordogi è ancora presente. Comunque ho già ripreso la preparazione da un mese. Un lavoro per il fondo, poi incrementerò in attesa di conoscere il mio programma durante il primo ritiro».

E nel reparto degli scalatori lo staff ha individuato due grandi nomi che possono portare buoni risultati. Fratello di Vladimir, Alexander Efimkin lascia il team francese AG2R per approdare nel Team Type1: «Sono contento di essere arrivato in un team così. Il futuro della squadra è buono. Non c'è un vero e proprio leader in squadra e questo consentirà di avere carta bianca e mostrare la maglia unendo il fattore sportivo a questo scopo sociale. Mi piace molto. Anche se non ho ancora parlato del programma con lo staff tecnico, ho un grande fiducia nello spirito che mi hanno dimostrato i dirigenti della squadra».

Per quanto riguarda Daniele Callegarin, corridore completo che arriva dalla squadra Continental italiana CDC-Cavaliere, la voglia di un riscatto e la sua esperienza permettono al corridore milanese di portare l'entusiasmo necesario per cercare soddisfazione sotto la casacca del team americano: «Che progetto!! Apprezzo molto lo scopo della Type 1. Oltre a cercare il risultato, vogliono diffondere un messaggio molto apprezzabile. Io mi sto preparando e aspetto il primo ritiro per definire insieme allo staff tecnico il mio programma di gare e i miei obbiettivi stagionali».

Jérôme Christiaens

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