Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro d'Italia 2011 - La presentazione: Un Giro col baricentro alto - Si sale tantissimo nella seconda metà. 17 regioni toccate

Versione stampabile

La planimetria generale del Giro 2011 © GirodItalia.itTantissime montagne e quasi tutte concentrate negli ultimi dieci giorni, una cronosquadre in apertura a Torino, una crono individuale per chiudere a Milano.

Si può riassumere così un Giro d'Italia molto più italiano di quello a cui eravamo abituato ad assistere negli ultimi anni. Del resto il leitmotiv sbandierato da mesi è quello del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, si toccheranno 17 regioni su 20, partendo dalla città simbolo del nostro Risorgimento, Torino e toccando a vario titolo numerose località che ci portano con la memoria ai libri di storia e pazienza se poi a rimetterci saranno i trasferimenti, cresciuti a dismisura. 

A prima vista è un Giro che ritrova tutti gli elementi dell'era Zomegnan. A partire dalla cronosquadre che inaugurerà la tenzone, riproposta per la quarta volta negli ultimi sei anni (nel 2006 e nel 2010 fu posizionata dopo qualche tappa), per finire con la crono conclusiva che ci accompagna dal 2008, passando per la cronoscalata, presente per tre volte nelle ultime quattro edizioni con la parziale - la prova delle Cinque Terre fu comunque una crono atipica - eccezione del 2009. E poi salite a go go (anche qui il 2009 rappresenta un'eccezione), con sempre qualche "chicca" spettacolare, cosa che quest'anno possiamo ben identificare con Zoncolan e Finestre. 

Sbirciando le altimetrie balza all'occhio il poco terreno per velocisti che, a conti fatti, avranno a disposizione gli arrivi di Parma, Livorno, Fiuggi, Tropea, Teramo e Ravenna, ma che in più di un'occasione di queste dovranno stringere non poco i denti per arrivare a disputare la volata. Rapallo, Orvieto (con l'ormai inamovibile sterrato) e Castelfidardo saranno le classiche tappe mosse da scattisti nella prima parte, mentre Sondrio e San Pellegrino Terme, nel finale, saranno terreno ideale per le fughe.

Ma veniamo a quello che probabilmente interesserà maggiormente i nostri lettori, le salite. Diciamo subito che ce ne saranno davvero per tutti i gusti. Si parte al settimo giorno con la classica di Montevergine che, per di più al termine di una tappa molto breve, non smuoverà per niente i piani alti della classifica. Due giorni dopo, alla domenica, il bel ritorno dell'Etna che verrà scalato due volte (versante messinese prima e catanese poi) e, seppur non dotato di pendenze assassine, coi suoi quasi 3500 metri di dislivello potrà far vedere qualcosina. 

Ben più impegnativo il secondo week-end. Già al venerdì la puntatina in Austria potrebbe rimanere sullo stomaco a diversi big poiché il Grossglockner presenta gli ultimi 6 chilometri con pendenza media del 10%, massime vicine al 15%, non si potrà più scherzare. Ma niente a confronto dei giorni successivi. Questa volta lo Zoncolan (sempre da Ovaro) sarà preceduto dalla salita del Monte Crostis, oltre 10 km molto impegnativi (9% medio, con lunghi tratti oltre il 12%) e farà ancor più danni del solito. Alla domenica classico tappone dolomitico con Giau, Fedaia e arrivo al termine della rampa del rifugio Gardeccia, con possibilità anche di attacchi dalla media distanza. 

Il Colle delle Finestre sarà uno dei momenti topici del prossimo Giro d'Italia © BettiniphotoC'è spazio per un omaggio a Arnaldo Pambianco che, nel cinquantesimo anniversario della sua vittoria al Giro, vedrà toccata l'unica località in cui vinse (due anni dopo) nella cronoscalata a Nevegal che presenta 5 (dei 12 complessivi) chilometri piuttosto ostici. Teoricamente non farà molti danni l'accoppiata Mottarone-Macugnaga che anticiperà quella Finestre-Sestrière che tutti abbiamo ancora negli occhi se abbiamo avuto la fortuna di vedere - dal vivo o in tv - il mitico tappone di fine Giro 2005. 

Una crono finale un po' più lunga del solito - quasi 33 km, ma è l'unica dell'intera corsa - suggellerà un Giro che di sicuro sorriderà agli scalatori più che ai passisti-scalatori che dovranno difendersi su quasi tutti gli arrivi prima di poter timidamente replicare nella tappa di Milano.

Tante salite, poca pianura e cronometro e tanti trasferimenti, dunque, ma, come sempre, i corridori sono proprio gli ultimi a dover essere accontentati.

Giuseppe Cristiano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano