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Gp de Plouay-Bretagne 2010: Pooley da sogno, Marianne regina - Assolo di Emma, Coppa a Vos

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Emma Pooley

Con la cancellazione della prova di Norimberga, che per anni aveva chiuso la challenge femminile di Coppa del Mondo, quest'anno l'onere è passato sulle spalle del GP de Plouay, ormai assurto al rango di classica per ruote nobili. 

E di certo le protagoniste non si sono fatte attendere e già a metà gara la battaglia era scatenata con l'attacco di quattro pezzi da novanta. Pooley, Vos, Johansson e Arndt, ovvero l'intero podio dello scorso anno con l'aggiunta della vincitrice di Coppa del 2008, mica quattro qualsiasi. L'accordo c'è, le quattro collaborano di buona lena anche se Pooley pare un po' sparagnina nei primi chilometri di fuga. 

Il vantaggio cresce subito poiché dietro le compagne delle quattro fuggitive marcano qualunque tentativo di evasione dal gruppo, ormai per rientrare è tardi. Proprio da uno di questi tentativi si sgancia un gruppetto di contrattaccanti, con un'azione della russa dell Fenixs Boyarskaya che si porta appresso Stevens e Becker (e in un primo momento anche la francese della Michela Fanini Pitel, poi staccatasi in un tratto di falsopiano), terzetto che mai potrà mettere nel mirino le battistrada, ma che ben presto distanzierà cospicuamente il plotone che dovrà accontentarsi di lottare per l'ottava piazza. 

Con i due gruppi "congelati", comincia la fase dello studio. In un arrivo a quattro, l'ordine d'arrivo sarebbe scritto ben prima della linea d'arrivo perché le ragazze si conoscono e sanno chi è veloce e quanto lo è. Vos è strafavorita, segue Johansson, poi Arndt e infine Pooley e principalmente le ultime due sono conscie di non potersi permettere quell'eventualità.

Ma ad una ventina di chilometri dall'arrivo accade quello che non t'aspetti. Vos forza il passo, Johansson si accoda, mentre sono proprio le due meno veloci a patire la salita sotto i pedali e perdono qualche decina di metri, prima di rientrare a fatica. La convinzione allora si fa forte nelle altre due, specialmente Vos che pregusta già la ciliegina sulla torta sulla Coppa del Mondo che per la terza volta sta mettendo in bacheca, anche perché Plouay è uno dei pochi traguardi su cui non ha ancora messo gli artigli. E allora via, quando Pooley poco dopo attacca decisa, Marianne la segue con facilità e ne frena l'impeto. 

Ormai manca solo l'ultimo zampellotto, il Ty Marrec, prima della facile volatina e il quartetto si è ricomposto. Pooley sgomma ancora, stavolta con fare cattivo, Vos le ripiomba addosso, la riprende, ma quella va ancora e allora l'olandese deve mollare l'osso e girarsi a vedere quando quelle altre arriveranno a darle una mano. I secondi passano e sono già quindici quando si forma il terzetto all'inseguimento della britannica. Di lì al traguardo però non fanno che aumentare e Emma va a festeggiare il bis consecutivo a Plouay e, ironia della sorte, di lì a poco si va a completare lo stesso podio del 2009: Pooley, Vos, Johansson che stavolta precedono Arndt. 

A oltre 3' Stevens anticipa di qualche secondo Becker e Boyarskaya mentre qualche minuto dopo Willock e Zabelinskaya fanno lo stesso con in grosso del plotone, regolato dall'altra Safi Leleivyte.

Archiviata la Coppa del Mondo e fissato nell'appuntamento iridato il principale obiettivo di fine stagione, la carovana femminile internazionale rimarrà oltralpe per le sei tappe del Trophée d'Or, poi si trasferirà in Olanda per l'Holland Ladies Tour, prima di ritornare in Francia per il Tour d'Ardèche e concludere il percorso pre-mondiale, come al solito, al Giro di Toscana. Per le squadre italiane, invece, appuntamento a domenica prossima per la Classica Città di Padova.

Giuseppe Cristiano

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