Tour de France 2010: Ivan, questa è una batosta - Basso, ciao sogni di vittoria
Partiamo dal presupposto che tutto può succedere, nella vita e soprattutto nello sport. Abbiamo visto in passato rimonte abbastanza clamorose da non poter escludere al 100% che una situazione del genere possa riverificarsi. Ma oggi, ad essere onesti e a voler chiamare le cose col loro nome, non possiamo non scrivere che Ivan Basso è uscito dal novero di chi ha qualche possibilità di vincere il Tour 2010.
È una questione meramente matematica. Ivan al momento è decimo in classifica. Posto che 2" a JRO (per scavalcarlo dalla nona posizione) li potrà affibbiare senza grossi problemi, da qui a Parigi; e posto che LL Sánchez dovrebbe, per sue caratteristiche, volare via autonomamente dalle zone calde della generale; resta il fatto che Basso dovrebbe, per mettere le mani sul Tour, dare i seguenti distacchi ai suoi rivali (per superarli di 1"): 48" a Gesink; 1'11" a Leipheimer; 1'39" a Van den Broeck; 2'12" a Menchov; 2'25" a Samuel Sánchez; e soprattutto: 4'29" a Contador e 5'10" a Schleck.
Tanta roba, e tanta gente: è pensabile superarli tutti quanti? Dove penserebbe, Ivan, di dare quattro minuti e mezzo a Contador o oltre cinque a Schleck? E dire che in questi primi giorni di montagne abbiamo assistito a clamorose crisi: domenica ci ha salutati Armstrong, oggi Evans (per il dolore al gomito) e Sastre (certificato di declino); a questa media, potrebbero saltare a turno tutti quelli davanti a Basso, e se lui tiene (in effetti non ha mai vissuto, nella maturità - dal Tour 2005 in poi - giornate di grossa crisi) potrebbe anche scavalcarli. Ma visto che non ci sono grosse probabilità che tutti e 9 quelli davanti a lui vivano a turno una cotta da un quarto d'ora, l'altra ipotesi è inventarsi un'impresa leggendaria sui Pirenei e dare non meno di 5' a tutti. Anche questa, difficilotta da immaginare, anche se va detto che un po' tutti si aspettano un altro Ivan sulle salite del prossimo fine settimana (loro più adatte a lui, lui più carburato rispetto ad ora).
Fin qui il fantaciclismo. Nella realtà, oggi a cena Basso avrà conciliato coi suoi tm per lottare per il podio. Gli avversari per il terzo posto non sono duri come i primi due della generale; ci sono meno minuti da recuperare; e in fondo, da qui alla fine delle salite "basterebbe" stare sempre con Schleck e Contador, visto che a quel punto non sarà facile che il terzo classificato abbia meno di 5' di ritardo dalla maglia gialla. Ecco, con Zanatta e Amadio, Ivan avrà parlato proprio di questo, di difendere i 5'09" di ritardo da Andy per proiettarsi sul podio.
Questo è l'obiettivo possibile, realizzabile. Magari registrando un po' meglio le gerarchie in casa Liquigas, e togliendo a Kreuziger (oggi più deludente del varesino) qualche idea balzana (tipo quella che ha portato allo scatto che domenica ha creato qualche grattacapo a Basso). Magari discutendo sulla preparazione, e capendo se nel 2011 qualcosa sarà cambiabile per ottenere il massimo da due GT, o se ci si arrenderà a rinunciare al Giro per tentare il tutto per tutto al Tour. Ne riparleremo in autunno. Per il momento, le parole d'ordine sono altre: "podio"; e possibilmente anche "successo di tappa": sembra tanto, a pensarci ora; è un po' poco rispetto ai progetti della vigilia.
