Tour de France 2010: Mark morde: attenti al Cave! - Grande volata del britannico
Malgrado un percorso che avrebbe potuto suggerire più coraggio ad alcuni uomini da fuga del plotone, anche la sesta tappa del Tour de France si conclude con uno sprint generale: una volata molto interessante che premia per il secondo giorno consecutivo un Mark Cavendish che a questo punto può dirsi decisamente sbloccato.
La battaglia per andare in fuga è del tutto assente: basta un solo scatto a Sebastian Lang, Matthieu Perget e Rubén Pérez Moreno per prendere il largo, dopo appena 2 km di tappa. I tre raggiungono fino a 8' di vantaggio sul gruppo (margine toccato al km 60), dopodiché inizia il lungo recupero del plotone, guidato per ampi tratti dall'HTC di Cavendish.
I Gpm di giornata (Bouhy, Chapelle-St-André, Montarons e Croix de l'Arbre, tutti di quarta categoria) vedono un incontrastato dominio di Perget, che passa sempre in testa. Sugli sprint intermedi si impongono Lang (a Saint-Fargeau e Moulins-Engilbert) e Pérez (a Lugny). Sull'ultima salitella di giornata, a 20 km dal traguardo, da un gruppo ormai molto vicino ai fuggitivi emerge all'improvviso Dimitri Champion, che si porta sul terzetto di testa, ma che viene ingloriosamente staccato non appena parte lo sprint per il traguardo Gpm.
Una volta scollinati, dopo un breve tentativo solitario di Perget (partito sullo slancio della volata Gpm) davanti si ricompattano in 5: oltre ai tre della prima ora, ci sono anche Tiramolla Champion e Charteau, che danno un buon impulso all'azione. Il margine sul plotone è inferiore ai 20", ma l'HTC non tira più (aspettando qualche altro team all'opera) e ciò dà un attimo di respiro alla fuga. Questione di pochi chilometri, comunque, dopodiché il lavoro di Lampre e RadioShack completa l'opera e i cinque avventurosi sono ripresi a 10 km dal traguardo.
Con un finale particolarmente ventoso, anche i big della classifica cercano un posto in prima fila, onde evitare rischi di ventagli o - peggio - di cadute. Solo ai 5 km le squadre dei velocisti riprendono in mano la situazione: Garmin e Lampre, come ieri, lottano spalla a spalla per tenere la testa del gruppo; ai 4 km anche l'HTC si inserisce nelle posizioni d'avanguardia. Le curve e controcurve a cavallo dell'ultimo chilometro paiono lanciare la Garmin, che fa anche un mezzo buco. Ma gli HTC chiudono, e la volata vede un nuovo pasticcio del team di Farrar: Hunter e Dean corrono praticamente ognuno per conto proprio, e il velocista capo emerge autonomamente solo nel finale; in tutto ciò i Garmin ancora una volta chiudono in qualche modo Petacchi, che solo negli ultimi 50 metri prova a scattare in rimonta.
Vano tentativo per AleJet, visto che nel frattempo Mark Cavendish è esploso con tutta la sua potenza sul lato destro della strada, e si è rivelato imprendibile per tutti, a partire da un Farrar che se avesse avuto una maggiore intesa coi compagni avrebbe potuto raccogliere più di un secondo posto. In classifica Fabian Cancellara è sempre leader in giallo con 20" su Thomas (maglia bianca di miglior giovane) e 39" su Evans.
