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Emakumeen Bira 2010: Arndt vs Häusler, comincia il duello - Primo round a Judith, le altre staccate | Cicloweb

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Emakumeen Bira 2010: Arndt vs Häusler, comincia il duello - Primo round a Judith, le altre staccate

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Bras, Arndt, Häusler e Vos sul podio - Foto Anton VosLekeitio, cittadina sul Golfo di Biscaglia, ha un'anima doppia in ogni suo aspetto. Le belle spiagge sabbiose su cui si affaccia sono due, Isunza e Carraspio, separate da un tombolo di rocce e cespugli. In questo borgo di pescatori animato dal vento che ti scompiglia i capelli risulta davvero difficile evitare una surfata, cavalcando le onde dell'Atlantico. Paese di pescatori, sì, ma con più d'una reggia dell'antica aristocrazia basca che fa da contraltare alle modeste costruzioni di coloro che vivono andando per mare. In mezzo a queste case, affacciata quasi sull'Oceano, si trova la basilica gotica di Santa Maria de la Asunciòn. Era possibile, in una città così ricca di dualismi, che non nascesse una corsa che con il passare dei chilometri diventava un braccio di ferro sempre più serrato? Probabilmente no, ed infatti così non è stato.

Il meteo segue il copione di questo fine settimana basco e, come ieri, il sudore delle atlete si mischia alla pioggia che cade copiosa. Si parte a tutta, affrontando la prima guglia di molte disseminate in questa tappa. È la prima delle tre ascese al modesto Alto de Milloi. Parecchi i tentativi di fuga, tutti annullati dalla squadra della leader, Marianne Vos. La giovane olandese, così come le compagne, pare essere in gran forma. Lo si vedrà ancora meglio in seguito.
Al primo passaggio a Lekeitio la Gauss tira per permettere a Martine Bras di conservare il primato nella classifica dei traguardi volanti. L'olandese prende i punti e scappa, seguita da altre sedici atlete. Se ne vanno, il gruppo cerca di riprenderle ma i nomi all'interno della fuga sono davvero altisonanti. Le diciassette si scremano sotto il ritmo infernale imposto dalla furia Vos sulla prima ascesa del Lekoitz, la salita più impegnativa di giornata. Vos conduce un gruppetto con Häusler, Arndt e Johansson in salita - Foto Anton VosLa leader tenta l'impresa solitaria ma il gruppo inseguitore non può permetterle questo lusso. Le fuggitive perdono i pezzi per recuperare terreno su Vos. Missione compiuta, anche se ora sono rimaste solo in undici. La Nederland Bloeit può gustarsi i bei paesaggi, che senza la pioggia sarebbero da cartolina, avendo piazzato nella fuga Vos, Van Vleuten e Gunnewijk. Dorme sonni tranquilli la squadra diretta da Jeroen Blijlevens ed è proprio in forma!
Tra le undici fuggitive ci sono anche la vincitrice uscente, Judith Arndt, la temibile svedese Emma Johansson e Claudia Häusler. Bras, Whitelaw, un'ottima Patuzzo (sarà settima al traguardo), Oxana Kozonchuk e l'olimpionica Nicole Cooke completano il drappello. Il gruppo da dietro lascia fare, non ha altra scelta ed anche se volesse mettere alla frusta ogni sua componente in un folle inseguimento non l'avrebbe vinta. Meglio controllare, che se le suonino per bene, là davanti. La testa della corsa rimane compatta al secondo ed al terzo passaggio da Lekeitio, così come sul Milloi e sull'altrettanto abbordabile Mendexa. La seconda ed ultima ascesa del Lekoitz è però decisiva.

Judith Arndt precede Claudia Häusler sul traguardo - Foto Anton VosL'allieva e la maestra, qui rispettivamente interpretate da Claudia Häusler e Judith Arndt, se ne vanno sulle prime impennate del colle. Subito il loro vantaggio è ridotto al lumicino (appena 25") ma le forze sono in crescendo ed allora le due teutoniche allungano, portando il margine a 50", costantemente in aumento. Arndt ed Häusler sono uguali e diverse, duali, come tante cose e persone che troviamo a Lekeitio. Separate da undici anni d'età e di battaglie, corrono insieme in Nazionale, mentre durante l'anno si sfidano supportate dalle due più forti squadre del lotto, HTC - Columbia e Cervélo. Arndt è alta e snella, ha l'aria severa di un generale e la forza di un Golia. Häusler è minuta e docile, dolce nell'aspetto, astuta come un Davide con la sua fionda, ha lunghi capelli biondi che svolazzano dietro al casco.
Vorrebbe poterli acciuffare, quei crini, Marianne Vos, che dopo tante trenate è ora costretta ad inseguire le due tedesche, oggi imprendibili. Vos è in superiorità numerica ma le compagne di squadra, Gunnewijk e Van Vleuten, non le possono mettere le ali che già di suo possiede. I secondi volano, le lancette girano impietose e veloci come le gambe delle due fuggitive. Allo scollinamento del Lekoitz e sull'ultimo Milloi Häusler precede Arndt. La tedesca più giovane conquisterà a fine giornata la maglia roja di miglior scalatrice, e non solo quella.
Le due arrivano a Lekeitio dopo 112,4 km di una gara corsa sotto l'acqua alla media di 36 km/h e resa sin da subito dura. Finalmente la meta, il traguardo, le attende, manca solo la volata. Anche qui è braccio di ferro: la Häusler oggi non rinuncia proprio a niente e sebbene sia leggermente meno veloce della Arndt si butta in uno sprint folle e disperato. Lo perde, come prevedibile, ma si ritrova con la maglia gialla di leader della classifica generale grazie ai migliori piazzamenti ottenuti nei confronti dell'atleta dell'HTC - Columbia, seconda a pari tempo nella tappa ed in classifica. Da dietro le inseguitrici si sbriciolano come un castello di sabbia sotto i colpi delle onde dell'Oceano. Una più che buona Emma Johansson precede Marianne Vos e vince la volata delle fuggitive giungendo a 1'47", le altre arrivano a due, cinque, nove, dodici, quindici minuti. Tabelline più che distacchi. Nella cattolicissima Spagna assistere all'arrivo delle atlete somiglia molto a sgranare un rosario.Arriva il gruppetto con Johansson, Vos, Bras e una bravissima Eleonora Patuzzo - Foto Anton Vos
L'Italia del pedale è ben rappresentata da un'Eleonora Patuzzo tutto il giorno in fuga con le migliori e settima al traguardo, da Monia Baccaille che chiude con un buon 13esimo posto e dalla giovane Susanna Zorzi, seconda nella classifica dedicata alle migliori giovani, che qui chiamano promesas. Le campionesse di domani.

Se oggi s'è giocato pesante, per domani non si prevedono cali di tensione. La giornata verrà divisa in due, al mattino la cronoscalata di 5,9 km da Elorrio a Elgeta, nel pomeriggio pendenze, dislivelli e distanze relativamente meno ardite nella Iurreta - Zuia, 78,5 km ed una sola salita, l'Alto de Zumeltza (2a categoria), posta dopo 33 km di gara. Cronoscalata che sarà probabilmente decisiva, come ogni anno, ai fini della classifica generale. Arndt partirà prima di Häusler ma attenti anche a Vos ed alla Van Vleuten, tutte atlete in forma eccellente.
Per le due tedesche sarà un altro braccio di ferro, dopo quello di oggi, e chi avrà la meglio molto probabilmente potrà dirsi vincitrice della Iurreta Emakumeen Bira 2010. Riuscirà Arndt a bissare il successo del 2009 oppure Häusler migliorerà il secondo posto dello scorso anno? Sempre che Vos, già vittoriosa su queste strade nel 2008, non voglia rompere le uova nel paniere delle tedesche. E siamo pronti a scommettere che, sì, Marianne lo vuole davvero.

 

Foto © Anton Vos

Francesco Sulas

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