Giro d'Italia 2010: Ancora acqua, ancora Australia
Ancora Australia grande protagonista in questo 93° Giro d'Italia: a Cava de' Tirreni il primo a tagliare il traguardo è Matthew Goss, vincitore del Liberazione nel 2006, che ha superato in uno sprint molto incerto Filippo Pozzato e Tyler Farrar che si è un po' piantano negli ultimi metri. La tappa comunque è stata di nuovo molto spettacolare, soprattutto nel finale quando si sono esposti anche alcuni di big.
Da Frosinone, questa mattina, sono partiti 182 corridori dei 183 che avevano concluso la tappa di ieri: l'unico che non ha preso il via è stato l'australiano Baden Cooke. L'andatura in gruppo è stata subito abbastanza elevata (media della prima ora 48.2 km/h) e dopo 9 km s'è sganciata la fuga che ha caratterizzato questa frazione: i quattro uomini in avanscoperta erano Cheula (Footon), Ignatiev (Katusha), Barry (Sky) e Stamsnijder (Rabobank) che aveva già annunciato in mattinata che ci avrebbe provato oggi.
Nonostante una partenza all'asciutto anche oggi s'è scatenato sui corridori un vero e proprio diluvio: con le strade scivolose e piene di pozzanghere (alcune molto pericolose) hanno frenato un po' il gruppo che in un primo momento aveva ridotto lo svantaggio da quattro minuti a poco meno di uno. Negli ultimi 30 chilometri, però, l'andatura è tornata sostenuta tanto che molti corridori si sono staccati e nelle retrovie, a causa di una foratura, ci si è ritrovato anche uno sfortunatissimo Sastre.
A 16 km dalla conclusione, con il gruppo tirato dagli uomini della HTC-Columbia, s'è formato un piccolo buco nelle prime posizioni e l'Astana ha cercato di cogliere la palla al balzo e s'è portata tutta davanti a tirare: dietro infatti erano rimasti, tra gli altri, anche Evans, Basso, Scarponi e Garzelli; per circa sei chilometri si è scatenata una vera e propria battaglia ma il divario tra i due gruppi non ha mai superato i 10" e tutto si è concluso con un nulla di fatto. Nel frattempo in testa alla corsa erano rimasti in due: approfittando di un piccolo strappetto, infatti, Ignatiev e Barry erano riusciti a staccare i proprio compagni di avventura ma il plotone li ha ripresi proprio in corrispondenza dello striscione dei meno cinque chilometri all'arrivo.
Nel finale in leggera salita nessuna squadra è riuscita ad organizzare un treno vero e proprio e all'ultimo chilometro l'andatura non era di certo irresistibile: ai 900 metri ha provato l'allungo Rubens Bertogliati, che con un'azione identica vinse una tappa al Tour, ed in contropiede si sono mossi addirittura Evans e Vinokourov nel tentativo di prendere un abbuono pesante. Negli ultimi 500 metri, però, la strada spianava e così i velocisti che erano rimasti nelle prime posizioni hanno avuto la meglio: una bella trenata di Millar aveva riportato davanti Farrar ma dalla parte sinistra della carreggiata è spuntano in rimonta Goss che si è tenuto dietro Pozzato mentre Farrar ha chiuso solo in terza posizione.