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Ratto ragazzina terribile - Conferme da Martini e Ronchi | Cicloweb

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Ratto ragazzina terribile - Conferme da Martini e Ronchi

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Il Gran Premio Liberazione disputato a Crema domenica scorsa manda in archivio il primo mese e mezzo di gare tra le donne Juniores e permette di offrire una prima analisi globale della situazione. Partiamo con l'affermare che la vivacità non è certo mancata in questo primo scorcio di stagione, se è vero che abbiamo assistito a gare tirate e caratterizzate da medie elevate unite ad altre in cui anche le condizioni climatiche (forte vento, pioggia) hanno contribuito a rendere più insidiosa la contesa. Inoltre qualche cambiamento nel percorso di gara rispetto alle annate precedenti (è il caso della gara andata in scena a Leproso di Premariacco il 19 aprile, in cui l'introduzione di un'ostica rampa al 18%) ha contribuito a rendere ancor più spettacolare il finale. Una considerazione quest'ultima che rimanda anche a quella più generale sulla possibilità per le atlete di confrontarsi su una maggior varietà di percorsi, in grado così di distribuire in maniera ancor più equa il confronto tra velociste e scalatrici. L'ideale sarebbe anche ritrovare in calendario una breve corsa a tappe che possa conferire un'immagine internazionale notevole al movimento e nonostante spesso possano intervenire mille difficoltà a complicare i vari progetti è sempre meglio essere fiduciosi in prospettiva futura.

Nel precedente articolo di presentazione avevamo fatto riferimento anche all'incognita che poteva rappresentare in questi primi appuntamenti l'assenza di due delle atlete più attese come Giulia Donato (ancora ferma al palo, cosicchè nel Verso l'Iride sono state soprattutto Isabella Arman tra le Under 20 e Beatrice Bartelloni, tra l'altro all'esordio nella categoria, a ritagliarsi i propri spazi offrendo buone prestazioni) e la campionessa europea Elena Cecchini (rientrata in gara l'11 aprile a Lido di Fermo e pian piano alla ricerca della miglior condizione), sulla carta in grado di monopolizzare fin da subito la scena. Da questo punto di vista possiamo dire che probabilmente è ancora presto per parlare di dominii incontrastati o cose simili ma comunque qualche prima indicazione in merito da alcune delle atlete più attese è già giunta; se estendiamo invece il discorso alle squadre notiamo che la Vecchia Fontana, reduce da una stagione irripetibile, è riuscita nel complesso a sopperire bene alla mancanza della propria atleta di punta (la Cecchini appunto) mentre da una squadra come la Cicli Fiorin, già più volte arrivata al piazzamento con varie atlete finora (Valentini, Confalonieri, Dotti e Vannucci per fare qualche nome), ci si attende quanto prima l'acuto. Non sono mancate finora neppure le affermazioni a livello assoluto di atlete Under 20 che, come nel caso della Sosna a Montignoso hanno originato anche qualche polemica (gli altri successi di atlete non più juniores portano invece la firma di Federica Primavera a San Carlo e Elisa Longo Borghini a Leproso di Premariacco). Questo comunque non ci porta a distogliere l'attenzione sulla categoria, per cui eccoci con i primi nomi stagionali di atlete in grado di distinguersi in queste prime gare:


Rossella Ratto (Cassina Rizzardi) - Se prima dell'inizio della stagione aveste chiesto ai più avvezzi il nome della ragazza più attesa tra le debuttanti nella categoria, probabilmente quasi tutti vi avrebbero fatto il suo. Nelle gare più impegnative, pur essendo stata tra le prime a cercare di movimentare la gara, al mome nto le è mancato ancora qualcosa per fare realmente la differenza ma in compenso ha sfoderato un ragguardevole spunto veloce negli sprint più o meno affollati, cosa che dopo i successi di categoria a San Carlo e Leproso (gare in cui si è classificata 2a assoluta), le ha permesso di conquistare il prestigioso GP Liberazione, bruciando all'ultimo respiro un'atleta velocissima come la Cecchini. Non c'è male finora e siamo certi che anche nelle prove a cronometro cercherà di dire la sua.


Soraya Paladin (Vecchia Fontana) - In una formazione orfana della Cecchini per le prime quattro gare è stata l'atleta veneta, anche lei al debutto, la più convincente nelle file della Vecchia Fontana. Per nulla intimorita dalla nuova categoria, è riuscita a farsi notare con un paio di belle sortite che hanno prodotto risultati concreti. Se a Vada infatti si è inchinata solo alla Zorzi, nell'inedita gara di Schiavonia d'Este ha trovato la giornata perfetta regolando nello sprint finale le quattro compagne d'avventura. Il suo rendimento finora ha avuto una buona costanza e chi la conosceva come una promessa nel ciclocross adesso ha ulteriori motivi per continuare a tenerla d'occhio. Buon avvio anche per Giorgia Baraldo e Alessandra Tomasini, piazzate più di una volta tra le prime dieci.


Alessia Martini (Vaiano) - La concentrazione di energie sull'allestimento della formazione Elite avrebbe potuto ripercuotersi inevitabilmente sulle juniores, visto che il team toscano ne schiera al via appena tre in questa stagione. Tra loro però c'è sempre lei che, con prestazioni convincenti, potrebbe nuovamente attirare l'attenzione su di sè per un'eventuale nuova chiamata in azzurro. Parte bene nelle due gare di casa (quarta a Montignoso e quinta a Vada, riconfermando anche il titolo toscano) ma dove riesce a lasciare realmente il segno è a Lido di Fermo, quando in una gara resa insidiosa anche dalla pioggia, tiene bene in salita e poi si impone autorevolmente in volata. Un successo arrivato prima rispetto allo scorso anno, se si ripeterà in costanza siamo sicuri che ci troveremo ancora a parlare di lei.


Giulia Ronchi (Cristoforetti) - Non sempre la sorte ha assistito a dovere la scalatrice piemontese ma possiamo dire che quando trova la giornata buona sa far vedere belle cose quando la strada sale, come hanno testimoniato le buone prestazioni offerte a Montignoso e a Lido di Fermo. Ha una buona intesa d'azione con la Longo Borghini, nel frattempo salita di categoria, ed in questa stagione può realmente togliersi qualche bella soddisfazione se le cose andranno per il verso giusto. Vale la pena quindi attenderla ancora nelle gare più impegnative ma potrebbe anche non disdegnare qualche buona prestazione a cronometro.


Viviana Gatto (Artuso Lievore Detersivi) - Logica vorrebbe dopo queste prime gare che i riflettori fossero tutti puntati su Susanna Zorzi, vincitrice a Vada e già in buona condizione. Ci piace però sottolineare nuovamente le buone prestazioni di questa atleta trevigiana, già in bella evidenza nella scorsa stagione. Protagonista nelle gare più dure, si è fatta vedere finora anche nelle gare altimetricamente meno proibitive (lo testimonia il 5° posto di Crema). A Vada giunge terza assoluta ma conquista ugualmente il primo successo nella categoria al termine di una prestazione senza dubbio convincente. Tra le debuttanti nel team veneto buon inizio per Chiara Pierobon, quarta al Lido di Fermo.

Vivian Ghianni

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