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Le Internazionali di Pasqua - Successi pesanti per Pasqualon, Papok e Furdi

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È stato veramente un trittico internazionale quello che si è svolto in questi tre giorni pasquali (4-5-6 aprile) tra il Veneto e il Friuli con i 3 vincitori provenienti da 3 Paesi diversi, Italia al Trofeo Piva, Bielorussia al Giro del Belvedere ed infine Slovenia al Palio del Recioto: tre corse molto diverse da loro, con tre finali davvero emozionanti.
Cominciamo col giorno di Pasqua al Trofeo Piva Col San Martino che l'anno scorso aveva vinto trionfare Davide Cimolai, oggi alla Liquigas: quale miglior vincitore per la Pasqua se non Andrea Pasqualon della Zalf? Le tante scalate della salita del Combai non hanno creato la selezione necessaria per sgranare il gruppo nonostante i davvero moltissimi tentativi di non portare il gruppo alla volata, gruppo però sempre controllato alla perfezione dai ragazzi della Zalf Desiree Fior, che non vincevano questa corsa dal 1995 proprio con Marzio Bruseghin. E per dimostrare la supremazia del Team di Rui e Faresin è stato Marco Canola (secondo al Trofeo Zssdi) a cercare di attaccare all'ultimo km, ripreso a poche centinaia di metri dal traguardo è stato il momendo del compagno di quadra Andrea Pasqualon lanciare la sua volata e vincere davanti all'australiano della Jayco Skins Michael Matthews, quest'anno già vincitore di tre gare una al Tour of Wellington e due al Tour de Langkawi, ed al veronese della mantovani Daniele Aldegheri. È stata veramente una giornata di gloria per la Zalf che nello stesso giorno ha visto la vittoria di Edoardo Costanzi a Reda per il Giro di Romagna: grande inizio di stagione per questo storico team.
Il Giro del Belvedere, nel giorno di Pasquetta, ha vinto trionfare invece il bielorusso Siarhei Papok della Caneva andato all'attacco insieme ad altri sei corridori dopo la prima salita del Canalet. È stata veramente una corsa molto entusiasmante con gli atleti australiani della Jayco Skins a dar battaglia sin dalle prime battute con Malcolm Rudolph prima e Richard Lang dopo: proprio quest'ultimo da il via alla prima vera fuga della gara perchè a lui si accodano nel giro di alcuni km altri 9 atleti. Adriano Frare (Bibanese), il campione nazionale albanese Eugert Zhupa (Trevigiani), Richard Lang (Jayco Skins), Attilio Nichele (San Marco Caneva), Aleksandr Prso (Loborika), il campione nazionale rumeno Andrei Nechita (Ort Reale Mutua), Valentino Venuto (Palazzago), Simone Baldissera (Team Trentino), Giuseppe Fonzi (De Nardi Bergamasca) e Gianluca Leonardi (Marchiol), sono questi gli atleti che fanno parte del gruppo di testa fino alla prima scalata del Canalet a una trentina di km al traguardo: sulle rampe della salita il gruppetto di sgretola e scollinano davanti solo in 2, Nichele e Nechita. Al loro inseguimento si forma un drappello di 7 corridori, alcuni della fuga e altri usciti dal gruppo: Zhupa e Pagani (Trevigiani), Leonardi (Marchiol), Venuto (Palazzago), Zanco (Zalf), Papok (San Marco Caneva) e Benedetti (Lucchini). Nichele tenta la sortita solitaria, ma nel giro di poco tempo viene raggiunto dagli inseguitori: i più in forma sono Pagani e Papok e sulla seconda e ultima scalata del Canalet guadagnano qualche metro di vantaggio sul gruppetto e scollinano per primi. Il tandem di testa riesce a guadagnare solamente 12 secondi sugli inseguitori ormai tutti sgranati e così saranno i due attaccanti a giocarsi la volata a due: l'arrivo è in leggera salita, Papok prende la volata da davanti e Angelo Pagani non riesce a passarlo. Per il Team Caneva è una grande vittoria ottenuta proprio in casa e non succedeva dal 1988: il podio è stato completato da Luca Benedetti che ha regolato Diego Zanco.
Terza e ultima prova è stato il Palio del Recioto, da quest'anno con un percorso tutto nuovo con la scalata di Fane e un circuito di 30 km da ripetere 4 volte più un tratto finale in linea di 13 km: un percorso che pareva meno duro degli anni soliti, con una discesa che facilitava il recupero, ma così non è stato perchè la selezione sulle rampe della salita c'è stata eccome e sono arrivati in 4 a giocarsi la volata. Ad avere la meglio è stato lo sloveno Blaz Furdi, un talento classe 1988, davanti ad Enrico Battaglin (Zalf) e a Tomas Alberio (Trevigiani) recente vincitore della Piccola Sanremo. Le danze sono iniziate dopo pochi km con due nomi di primo piano subito all'attacco, il britannico Timothy Kennaugh (fratello del più famoso Peter ora in forza al Team Sky) ed ancora l'australiano Matthews su un percorso un po' duro per le sue caratteristiche di velocista puro: il loro attacco dura poco, il gruppo torna compatto e poi si susseguono una serie di attacchi e contrattacchi fino all'inizio dell'ultimo giro con Tomas Alberio a tirare il gruppo pronto per l'ultima salita di Fane. La gara si accende proprio lì con il polacco della Petroli Firenze Rafal Majka a fare la differenza e a scollinare da solo con 7 secondi su Manuel Francesco Bongiorno (Futura), poco più dietro un drappello di inseguitori e il resto del gruppo a più di un minuto. In discesa Majka viene raggiunto da altri 3 corridori, Bongiorno (Futura), Dall'Oste (Palazzago) e Battaglin (Zalf): dietro però c'è un Tomas Alberio scatenato e si porta sulla testa della corsa con altri 7 atleti. Questi sono i 12 che si giocheranno la vittoria finale: Battaglin e Canola (Zalf), Alberio (Trevigiani), Dal Santo (Mantovani), Dall'Oste (Palazzago), Bongiorno (Futura), Majka (Petroli Firenze), Marchetti (Casati), Di Corrado (Bergamasca), Lombardi (Lucchini), Rowe (Gran Bretagna) e Furdi (Slovenia). Il primo a tentare la sortita è Di Corrado della Bergamasca, ma viene presto raggiunto dallo sloveno Blaz Furdi che una volta agganciatolo prosegue da solo la sua azione: dietro risponde Tomas Alberio che insieme a Lombardi raggiunge lo sloveno e dopo pochi metri anche Battaglin raggiunge il terzetto. Sulla volta a quattro il più veloce era Tomas Alberio, ma troppo generoso nel tentativo di raggiungere i fuggitivi ha consumato molte energie e non è riuscito a fare una bella volata ed è stato lo sloveno Blaz Furdi ad avere la meglio davanti a Battaglin.

Laura Grazioli

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