CdM Cross: Vos lancia la volata finale - Marianne s'impone a Zolder e riduce le distanze da Compton

Mentre in ambito maschile la vittoria di Kevin Pauwels ha costituito una variante ai consueti ordini d'arrivo delle precedenti prove di Coppa del Mondo, ciò non è avvenuto tra le donne e così anche a Zolder la rosa delle pretendenti al successo è stata ristretta ai consueti tre nomi che l'hanno fatta da padrone nell'ultimo mese. Ancora l'Olanda sale sul gradino più alto del podio, con Marianne Vos che bissa il successo di Koksijde e rientra ora decisamente in gioco per il successo finale, anche se la strenua ed accorta difesa di Katherine Compton per ora continua a dare i suoi frutti, cosicchè a due prove dalla conclusione l'americana può vantare ancora un discreto margine di sicurezza sulle proprie avversarie.
Vince Marianne Vos, abbiamo detto, e per la campionessa del mondo si tratta del secondo successo consecutivo sul circuito che, per una parte, sfrutta anche il celebre tracciato automobilistico. Proprio il percorso molto più veloce e meno tecnico dei precedenti ben si adattava alle caratteristiche della Vos che quindi aveva a disposizione un'ottima chanche per tornare al successo e rientrare decisamente in ballo per la vittoria finale nella challenge e la fuoriclasse olandese non si è di certo fatta sfuggire l'occasione, imponendosi anzi in una maniera ben più perentoria rispetto a dodici mesi fa, quando piegò la Kupfernagel, la Van Den Brand e la Compton al termine di una volata ristretta. Nulla di tutto ciò invece in questa edizione 2009, tanto che sono bastate poche tornate di gara per comprendere il tutto: partenza decisa della Vos, a sfruttare l'ottima condizione delle ultime settimane, e già vantaggio di alcune decine di metri nei confronti delle avversarie, con la Compton che nel frattempo si è resa protagonista di una pessima partenza ed era quindi costretta alla rimonta (per la statunitense non si è trattato di una novità ed ora sarà inevitabilmente necessario tornare a lavorare un po' di più anche sugli start, vista l'agguerrita concorrenza di marca olandese).
Per un breve tratto si poteva pensare all'ennesima doppietta, visto che solo Daphny Van Den Brand sembrava in grado di riagguantare la scatenata Vos e procedere quindi di pari passo, proprio come nelle ultime due prove. Eventualità che però in questa giornata di Santo Stefano è scemata allorquando la campionessa nazionale olandese non ha mostrato la stessa brillantezza di Kalmthout e non è stata, pertanto, in grado di sostenere il ritmo della connazionale in testa.
La gara a questo punto ha fornito solo di tanto in tanto spunti di cronaca, dal momento che la Vos manteneva il suo gap sui venti secondi mentre la Compton iniziava man mano la sua rimonta e, dopo essersi sbarazzata della compagnia della francese Ferrier-Bruneau (anche per lei ennesima buona partenza ma poi rimbalzata nelle retrovie), andava a prendere e superare anche la Van Den Brand, ritrovandosi quindi in una seconda posizione intermedia che, se da un lato non poteva vederla vittoriosa, dall'altro le consentiva di controllare agevolmente la situazione, incrementando il divario in classifica sulla Van Den Brand che al via era nell'ordine delle dieci lunghezze. Podio di giornata praticamente fatto quindi, con Marianne Vos vincitrice in scioltezza con 25" sulla Compton e 1'12" sulla Van Den Brand. Per quanto riguarda le altre posizione da registrare la nuova tenace lotta ingaggiata da un'Hanka Kupfernagel che non sembra poter dare di più nella sua condizione attuale ma che comunque sa fieramente rintuzzare gli assalti di insidiose contendenti come Sanne Van Passen e Sanne Cant, entrambe staccate solo nell'ultima tornata per andare a prendersi la quarta posizione (a 2'02") e lasciare così la quinta e la sesta alle altre due.
Il terzetto francese Ferrier-Bruneau, Mani e Chainel-Lefevre ha occupato poi le successive tre posizioni dell'ordine d'arrivo e per completare la top-ten si arriva alle note liete in casa italiana, visto che al decimo posto (a 3'16") si è classificata Eva Lechner. Condizione in crescita quindi per la campionessa italiana, già autrice di una discreta prova domenica scorsa, quando una foratura le aveva impedito un piazzamento migliore e che a questo punto si avvicina all'appuntamento tricolore con un certo ottimismo, senza dimenticare l'importanza di simili test a livello internazionale in vista dell'appuntamento iridato di Tabor. Oltre alla Lechner in gara altre quattro atlete italiane, tutte terminate però abbastanza lontane dalle prime posizioni: Evelyn Staffler ha chiuso al 24esimo posto a 6'13", Veronica Alessio al 26esimo a 6'26" mentre le sorelle Nicoletta e Daniela Bresciani si sono classificate in 41esima e 45esima posizione, rispettivamente con uno e due giri di distacco.
La classifica di Coppa del Mondo vede sempre in testa, a due prove dalla conclusione, Katherine Compton salita a quota 260 punti, quindici in più rispetto a Daphny Van Den Brand, seconda a 245 mentre Marianne Vos occupa la terza piazza con 220 punti. Giochi quindi tutt'altro che chiusi, con appuntamento a Roubaix il 17 gennaio per la sesta e penultima prova.