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Acuto Luperini nel Thüringen di Linda - Villumsen vince in Germania, Limousin a Verbeke

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Archiviato da una decina di giorni il Giro d'Italia, l'altro grande appuntamento del mese di luglio per quanto concerne le gare a tappe era costituito dall'International Thüringen Rundfahrt der Frauen, in programma in Germania dal 21 al 26 luglio. Proprio come nella scorsa stagione alla fine a brindare è stato il Team Columbia, che in questo modo si prende l'immediata rivincita sulla corsa rosa, dove era sopraggiunta anche la malasorte a togliere di mezzo Judith Arndt dalla lotta per il successo. Proprio alla Arndt, ultima vincitrice della gara tedesca, succede infatti la danese Linda Villumsen, atleta che prosegue pertanto in un'ottima stagione, nella quale il conto dei successi personali tocca quota sette, senza dimenticare il gran lavoro al servizio delle leader mostrato a più riprese durante il Giro (terminato, tra l'altro in 13esima posizione).
La prima frazione di Altenburg del 21 luglio ha visto nuovamente sotto i riflettori Marianne Vos che, uscita benissimo dal Tour de Bretagne in Francia (in cui ha conquistato tre successi), si è imposta con una volata imperiosa che non ha dato scampo alle sue avversarie, andando così a firmare il quattordicesimo successo stagionale. Alle sue spalle una sempre convincente Emma Johansson e Rasa Leleivyte mentre ottime prestazioni sono venute anche da Tania Belvederesi (settima ma poi costretta al ritiro l'indomani per una caduta in cui ha riportato la frattura della clavicola) e da Eleonora Patuzzo (decima), uscita abbastanza bene dal Giro d'Italia. Tra tante buone notizie in casa Safi Pasta Zara-Titanedi (buone prestazioni anche della lituana Cilvinaite dell'ucraina Andruk) si contrappone quella non buona dell'infortunio alla marchigiana Marina Romoli, caduta rovinosamente proprio nel corso della prima tappa, riportando un trauma cranico, frattura di due costole ed una ferita in testa suturata con alcuni punti.
La leadership di Marianne Vos è durata però appena una giornata, visto che nella seconda frazione con arrivo a Gera, il tentativo di fuga di Charlotte Becker e Luisa Tamanini ha avuto buon gioco per entrambe, con la più tradizionale suddivisione della posta in palio: tappa alla tedesca della Nürnberger e maglia all'atleta della Selle Italia, vincitrice dei recenti Giochi del Mediterraneo, mentre la Vos è giunta dopo quarantasei secondi a regolare il gruppo davanti a Bosman e Leleivyte.
La terza frazione di Schleiz di giovedì 23 si è rivelata di fatto quella decisiva: a circa trenta chilometri dal traguardo l'attacco di Linda Villumsen ha difatti avuto buon fine, con la danese a far valere le sue ottime doti da passista e giungere così in perfetta solitudine sul traguardo, conquistando anche la leadership. Al secondo posto la teutonica Sarah Düster della Cervélo (altra puntata della grande sfida tra le due corazzate, quindi) è giunta staccata di 1'22" mentre il terzo posto di giornata è stata appannaggio della stakanovista Eva Lechner (recente vincitrice del titolo italiano in Mountain Bike nel Cross Country, dopo aver conquistato il tricolore anche nella specialità Marathon e nel ciclocross in stagione), che a 1'36" ha regolato un gruppetto comprendente Whitelaw, Leleivyte (notevole la prestazione dell'ex campionessa europea), Vos e Johansson, leggermente più staccate Ljungskog e Worrack mentre definitivamente fuori dai giochi per il successo l'iridata Cooke (poi ritirata il giorno successivo) e Fabiana Luperini, giunte con oltre sette minuti di ritardo.
Venerdì 24 nella quarta frazione, una cronometro di 23 km a Triebes, la Villumsen si è trovata così nella condizione di poter gestire al meglio la sua leadership, anche se la Vos è riuscita, assieme alla Worrack, nell'intento di rosicchiare preziosi secondi. La giornata ha premiato l'austriaca Soeder (seconda quest'anno nella Grande Boucle Féminine vinta l'anno prima), vincitrice con 5" sulla Worrack e 35" sulla Vos mentre la Villumsen ha chiuso a 59" preceduta anche da una rediviva Susanne Ljungskog (sicuramente più in palla rispetto al Giro), quarta a 52" mentre la miglior italiana, ovvero la tricolore di specialità Noemi Cantele ha pagato 2'03" in 13esima posizione.
Il buon momento della Ljungskog è apparso più chiaro nella quinta tappa di sabato 25, dove sul traguardo di Sch
molln solo la connazionale Emma Johansson è riuscita a precederla. Entrambe le atlete hanno movimentato il finale riuscendo a prendere il largo ed il successo della leader di Coppa del Mondo è un buon viatico in vista della ripresa delle ostilità della competizione sulle strade di casa a Vargarda. Ancora molto bene la Düster, terza a 30", a seguire Vos (a 54"), Worrack (a 57") e quindi la Villumsen, staccata di 1'05", con Bosman e Brändli (a 1'08"), Luperini (a 1'16") e Cantele (a 2'10") a chiudere la top-ten di giornata.
Ultima tappa in programma domenica 26 a Greiz e, al termine di un tentativo di fuga che ha coinvolto undici atlete, Fabiana Luperini ha finalmente ritrovato quel successo che quest'anno era riuscita a conquistare solo in una frazione del Gracia Orlova. L'atleta pisana è riuscita nel finale a staccare le sue avversarie precedendo di 9" la svedese Holler e di 17" l'olandese Dijckman mentre di rilievo è stata anche la prestazione della giovane Eleonora Suelotto, sesta sul traguardo a 3'17". Il gruppo comprendente Vos e Villumsen è giunto al traguardo con 5'27" ed ha così sancito il successo finale della danese con 33" sulla Vos, 40" sulla Ljungskog, 48" sulla Worrack e 1'22" sulla Johansson mentre Noemi Cantele, 11esima a 4'51", è stata la prima delle italiane.

 


Contemporaneamente al Thüringen Rundfahrt, sulle strade francesi si è disputato dal 23 al 26 luglio il Tour Féminin en Limousin, che ha sorriso alla belga Grace Verbeke, già protagonista di buone prestazioni in Coppa del Mondo (quinta alla Van Drenthe, sesta a Berna e decima al Fiandre). La Verbeke si è imposta già nella prima impegnativa frazione, in cui sono state in dieci a portare a buon fine la fuga, precedendo la giovane russa Burchenkova (in ottima forma nelle ultime settimane) e l'australiana Corset, con un'ottima Flavia Oliveira (già in evidenza nelle ultime tappe del Giro) in quarta posizione mentre, sempre in casa Michela Fanini, Tatiana Guderzo si è classificata in ottava posizione a 53".
La seconda frazione ha visto il successo in volata della ventunenne belga Sjoukje Dufoer sulla promessa australiana C
hloe Hosking e l'olandese Peetoom (11esima Giulia Lazzerini) mentre nella terza tappa rivincita australiana con il successo di Tiffany Cromwell che ha coronato vittoriosamente un tentativo di fuga sulla russa Molicheva e la britannica Silversides. Brava la toscana Samantha Galassi, anch'essa facente parte del drappello delle fuggitive, classificatasi al quarto posto.
Conclusione quindi domenica 26 con il successo della francese Karine Gautard, giunta solitaria al traguardo con 1'27" sul gruppo regolato dalla russa Bubnenkova (anche per lei buoni riscontri) su Rochelle Gilmore. Classifica praticamente immutata rispetto alla prima giornata, con il successo della Verbeke per 11" sulla Corset, che grazie agli abbuoni è riuscita a scavalcare la Burchenkova (terza a 12"). La Michela Fanini Record Rox, a testimonianza della sua buona condotta di gara, pur non coronata da alcun successo parziale, fa sua la classifica a squadre finale.


Appuntamento ora con la Coppa del Mondo, di scena in Svezia con il doppio impegno dell'Open de Suède a Vargarda: venerdì 31 luglio si disputerà la cronometro a squadre mentre domenica 2 agosto sarà la volta della gara in linea.


Vivian Ghianni

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