Il Portale del Ciclismo professionistico

.

FinimHondo al traguardo - Petacchi giù, vince il suo apripista

Versione stampabile

Passi il fatto che un finale diverso possa, a seconda dei gusti, riaccendere o meno l'interesse per una conclusione allo sprint in cui alla vigilia non si mostravano ancora segni concreti per interrompere un tale strapotere. Passi il fatto che questo Petacchi avrebbe dovuto commettere errori clamorosi o incorrere in imprevisti inaspettati per non vincere nuovamente. Ma la tappa di quest'oggi al Giro di Sardegna ci ha dato l'ennesima dimostrazione che nella vita non bisogna dare mai nulla per scontato. Doveva succedere l'imponderabile per trovare un vincitore diverso da Ale-Jet, è successo l'imponderabile, tanto che la stessa Lampre quasi non si è resa conto se fosse il caso di esultare in maniera convinta per il notevole numero di Danilo Hondo che ha comunque portato nuovamente il team sul gradino più alto del podio di giornata o se invece c'era da preoccuparsi, maledire, imprecare tutto il possibile nel verificare le condizioni dello spezzino. A volte basta poco, un contrattempo banale o serio che sia, e tutti gli sforzi di mesi e mesi volano via impietosi. Alessandro lo sa bene, memore del grave incidente patito al Giro 2006 ma se davvero avesse dovuto rinunciare già da quest'oggi a quella Milano-Sanremo a cui continua a tenere come non mai, sarebbe stato l'ennesimo colpo durissimo da affrontare moralmente. Il tutto a causa dell'eccesso di entusiasmo di uno spettatore che, con lo sprint ormai lanciato a 150 metri dal traguardo, ha voluto un incontro realmente ravvicinato con i protagonisti spingendosi oltre la transenna un po' più del dovuto.
Storie e situazioni già viste nel ciclismo, da Armentieres 1994 al Tour che segnò fatalmente il nuovo inizio di carriera di Laurent Jalabert, passando per le disavventure di Guerini e Armstrong sempre nella Grand Boucle. E poi ancora Hushovd che (sempre di Tour de France parliamo) riporta un taglio profondo ad un braccio per aver urtato un gadget pubblicitario in pieno sprint fino ai casi più recenti di McEwen, colpito su un braccio da una macchina fotografica al Tour Down Under 2009 per giungere anche al ciclocross, dove la troppa esuberanza di un tifoso particolarmente su di giri è costata la frattura ad una costola ed il rischio di chiudere anticipatamente la stagione a Niels Albert. Siamo realisti, l'episodio odierno non è stato il primo e probabilmente non sarà neppure l'ultimo della serie (facendo naturalmente i debiti scongiuri) ma ripropone annose questioni che rimandano alla sicurezza e al comportamento da tenere in determinate circostanze, dove si è pressochè concordi che l'unica cosa che non dovrebbe mancare mai è il buon senso, da parte di tutti.
Frattanto noi ci consoliamo tirando un sospiro di sollievo nell'apprendere che per Alessandro Petacchi, Daniele Colli, Fabio Sabatini e Oscar Gatto (gli altri atleti coinvolti nel capitombolo finale) c'è stato tanto spavento, tante botte ed escoriazioni che non mancheranno comunque di provocare i loro fastidi ma nient'altro di più e che probabilmente potremmo rivederli tutti e quattro col numero attaccato alla schiena domattina.
Fin lì i 181 chilometri tra Carbonia ed Iglesias erano trascorsi con un avvio "pancia a terra" con velocità prossima ai 50 orari ed il consueto tentativo di fuga di giornata scattato al secondo chilometro dove, neanche a dirlo, per il quarto giorno consecutivo si era inserito Giairo Ermeti, che se non altro il premio di supercombattivo in gara l'ha già vinto per distacco. A condividere la sorte odierna con lui Brutt, Celli, il duo Colnago costituito da Contoli e Marangoni e l'enfant du pays Stefano Usai, unico sardo in gara assieme ad Alberto Loddo. Raggiunto il vantaggio massimo di 3'30" al chilometro 87 però sono stati proprio Ermeti ed Usai i primi a perdere contatto dal gruppo di testa, lasciando quindi ai quattro superstiti il compito di resistere alla rimonta di un plotone che intanto cominciava a perdere pezzi (leggasi: corridori ancora indietro nella condizione, acciaccati o semplicemente poco avvezzi alla salita) sui primi strappetti di giornata. La fuga si è protratta fino ai -30 dall'arrivo circa, quando sono state soprattutto Liquigas-Doimo e Lampre-Farnese ad incaricarsi di prendere in mano la situazione. Gruppo quindi ridotto ad una cinquantina di unità che è filato dritto verso il traguardo, dove il copione sembrava scritto per l'ennesima volta: dopo il lavoro fatto precedentemente dagli altri componenti del team sono entrati in scena Da Dalto, Bernucci e Hondo nel tentativo di pilotare nuovamente verso il successo Petacchi. Tutto secondo i piani fino ai 150 metri dall'arrivo dove è avvenuto il fattaccio già descritto e dove balzavano all'occhio due cose: dapprima la capacità di Hondo di mantenere la lucidità per rilanciare ulteriormente l'andatura e poi l'abilità e prontezza di riflessi del neoprofessionista Sacha Modolo nell'evitare l'impatto (il giovane veneto era a ruota di Sabatini), scartando decisamente sulla destra. Lo sforzo ha pertanto premiato Danilo Hondo che conferma una condizione invidiabile quasi quanto quella del proprio capitano e tornare così al successo, il primo in maglia blu-fucsia.
Finito a terra Gatto ad entrare in scena in seconda battuta tra gli ISD è stato Giovanni Visconti che ha così colto un buon secondo posto proprio davanti a Modolo, che ha così dato continuità alla bella prestazione di ieri. Giunti, Rovny, Klimov (ancora piazzati anche i due russi, non più compagni di squadra perché il primo è passato da quest'anno alla RadioShack), Pérez Arrieta, Taborre, Felline e Damiano Caruso hanno completato la top-ten mentre Kreuziger ha mantenuto senza problemi la leadership che, salvo altri clamorosi colpi di scena, non dovrebbe più sfuggirgli. La conclusione di domani a Cagliari vedrà probabilmente un nuovo arrivo allo sprint, ma dopo i fatti di oggi saremo proprio curiosi di vedere come andrà a finire.

Vivian Ghianni

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano