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Campionato del Mondo di Mendrisio - Live della corsa in linea Élite

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13,8 km a giro per 19 giri. In totale, 262,2 km e 4665 metri di dislivello. Le salite di Acqua Fresca (verso Castel San Pietro) e Torrazza (verso Novazzano) da affrontare 38 volte, con quest'ultima che terminerà - all'ultimo giro - a soli 2,8 km dall'arrivo.
Km per km, vi raccontiamo le emozioni in presa diretta della prova in linea del Campionato del Mondo su strada Élite.


Live giro per giro
Ultimo Giro - Evans vola verso l'iride
18° Giro - Si rimescolano le carte
17° Giro - Il gruppone perde terreno
16° Giro - Fuga della prima ora annullata
15° Giro - Il gruppo si avvicina ai contrattaccanti
14° Giro - Abbandona Andy Schleck
13° Giro - Il gruppo principale perde terreno
12° Giro - Importante azione promossa dall'Italia
11° Giro - Ancora Bruseghin
10° Giro - I dieci non mollano
9° Giro - Il vantaggio scema notevolmente
8° Giro - Italia, Spagna e Australia in testa
7° Giro - Caduta in gruppo, niente di grave
6° Giro - Andatura blanda, la fuga va
5° Giro - L'Italia comincia a lavorare
4° Giro - Dieci atleti al comando
3° Giro - Contrattacco di 4
2° Giro - Si muove Visconti
1° Giro - I primi allunghi

Partenza: Tutto pronto (0 km / 262,2 km)
Ore 10.30, il tempo è nuvoloso, il vento debole e la temperatura mite. Gli azzurri, alla ricerca del poker, sono schierati in prima fila.

 


1° Giro: I primi allunghi (13,8 km / 248,4 km)
Dopo un allungo di Arashiro (Giappone), caduta in discesa di Wrolich (Austria) e Mikhailov (Russia).
Il giapponese ci riprova ancora e porta via un gruppetto di 6 atleti.
30" il vantaggio dei sei. Sono Barta (Rep. Ceca), Sokoll (Austria), Kvasina (Croazia), Kusztor (Ungheria), Greipel (Germania) e Arashiro (Giappone).
La media sul giro è di 38,22 Km/h. Ritirato Wrolich.


2° Giro: Si muove Visconti (27,6 km / 234,6 km)
Sulla salita dell'Acqua Fresca si muove dal gruppo il norvegese Wilman con l'argentino Garrido.
Si muove il primo italiano: è Visconti, in discesa dell'Acqua Fresca. Con lui Bertogliati (Svizzera), Bozic (Slovenia) e Melehs (Lettonia). Nel plotone controlla il Belgio.
Il gruppo si allunga notevolmente sulla salita di Novazzano, tutti i contrattaccanti vengono ripresi.
Media della corsa dopo il secondo giro: 38,6 Km/h, vantaggio dei sei 1'05".


3° Giro: Contrattacco di 4 (41,4 km / 220,8 km)
Escono dal gruppo Stangelj (Slovenia), Ardila (Colombia) e Mehles (Lettonia). Il loro ritardo in cima all'Acqua Fresca è di 47" sulla testa della corsa, a 54" c'è Zagorodny (Ucraina), il gruppo a 1'20".
Zagorodny si accoda ai tre: in cima alla seconda salita hanno 35" di ritardo dai battistrada, gruppo rallenta e passa con 3'23".
Sul traguardo il distacco tra i sei e i quattro si riduce ancora, 32". Il gruppo perde: è a 4'28".
Media della corsa dopo il terzo giro: 38,58 Km/h.


4° Giro: Dieci atleti al comando (55,2 km / 207,0 km)
I contrattaccanti si portano sulla testa della corsa ai piedi dell'Acqua Fresca. Ora abbiamo 10 uomini al comando, Stangelj (Slovenia), Ardila (Colombia), Melehs (Lettonia), Zagorodny (Ucraina), Barta (Rep. Ceca), Sokoll (Austria), Kvasina (Croazia), Kusztor (Ungheria), Greipel (Germania) e Arashiro (Giappone).
Il gruppo sonnecchia, il vantaggio si dilata notevolmente e tocca i 5'49" al passaggio.
La media della corsa dopo il quarto giro: 38,30 Km/h.


5° Giro: L'Italia comincia a lavorare (69,0 km / 193,2 km)
I fuggitivi si danno cambi regolari, mentre in gruppo avanzano le maglie azzurre dell'Italia e quelle giallorosse della Spagna.
Sull'Acqua Fresca Scarponi e Visconti accelerano, allungando notevolmente il gruppo.
Nella seconda parte del giro il gruppo rallenta, si vede Rujano nelle prime posizioni.
Il vantaggio al passaggio sale a 6'42", media della corsa 38,17 Km/h. Ritirato Pidgornyy.


6° Giro: Andatura blanda, la fuga va (82,8 km / 179,4 km)
Si vede Andy Schleck in testa al gruppo in salita, ma l'andatura è ancora blanda e la fuga continua a prendere margine.
La prima discesa del circuito presenta 2-3 curve molto tecniche che allungano sistematicamente il gruppo. Nei prossimi giri questo particolare potrebbe rivelarsi importante.
Il distacco supera i 9' allo scollinamento di Novazzano e sale a 10'01" al passaggio sul traguardo.
Media della corsa: 38,14 Km/h.


7° Giro: Caduta in gruppo, niente di grave (96,6 km / 165,6 km)
Ancora ottimo l'accordo tra i 10 battistrada che si dividono più o meno equamente il lavoro.
In gruppo una caduta, causata da una moto, coinvolge un corridore irlandese, un tedesco e un britannico, ma nessuno sembra riportare conseguenze gravi.
Cancellara veleggia a fondo gruppo e ha seriamente rischiato di essere coinvolto nella caduta.
Sulla salita di Novazzano il gruppo ha una brusca accelerazione, attivissimo il Venezuela diretto da Gianni Savio.
Anche l'Italia e la Spagna si affacciano nelle prime posizioni con Marzio Bruseghin e Ruben Plaza.
Al passaggio il ritardo è di 9'54", la media della corsa 38,0 Km/h.


8° Giro: Italia, Spagna e Australia in testa (110,4 km / 151,8 km)
Sulla prima salita del circuito è Marzio Bruseghin a fare l'andatura, la velocità è sostenuta.
Nel tratto in discesa l'australiano Sulzberger guida il gruppo, mentre nelle retrovie cadono Medici (Argentina) e Amador (Costa Rica).
Il gruppo è in forte recupero e in cima alla salita di Novazzano il suo ritardo scende a 8'30".
Pressoché invariato il ritardo al passaggio, Italia, Spagna e Australia in testa al plotone, media della corsa dopo l'8° giro 37,8 Km/h.


9° Giro: Il vantaggio scema notevolmente (124,2 km / 138,0 km)
Gran lavoro di Ruben Plaza in questa fase, il gruppo continua a recuperare terreno, mentre Davis, Der, Ivanics e Lucero sono già segnalati in forte ritardo.
Tra i fuggitivi, in questa fase, il più propositivo ci sembra l'austriaco Sokoll.
Bruseghin, Plaza e O'Grady si alternano in testa al gruppo, anche Garzelli, Scarponi e Visconti nelle prime dieci posizioni.
Il vantaggio sul rettilineo finale è sceso sotto 6'30".


10° Giro: I dieci non mollano (138,0 km / 124,2 km)
Tengono ancora duro i 10 fuggitivi, quando è stata superata già metà gara. Ricordiamo i loro nomi: Stangelj (Slovenia), Ardila (Colombia), Melehs (Lettonia), Zagorodny (Ucraina), Barta (Rep. Ceca), Sokoll (Austria), Kvasina (Croazia), Kusztor (Ungheria), Greipel (Germania) e Arashiro (Giappone), con l'ucraino e l'austriaco molto attivi sulla salita di Novazzano.
Il tedesco Ciolek perde le ruote del gruppo, troppo duro il percorso per lui. Il kazako Valentin Iglinskiy intanto si ritira. La situazione in gruppo è praticamente la stessa di un giro fa, Italia e Spagna controllano, ma ora senza forzare più di tanto.
Il distacco cala, ma di poco, siamo a 6'32". Media della corsa 37,6 Km/h.


11° Giro: Ancora Bruseghin (151,8 km / 110,4 km)
Bruseghin infaticabile, sull'Acqua Fresca è ancora lui a dettare i tempi, Rujano accanto a lui. E il gruppo si allunga. Nel frattempo ritirati i tedeschi Ciolek e Sieberg e il britannico Downing.
Tra i battistrada, il lettone Melehs è vittima di una foratura e sarà presto riassorbito dal gruppo, mentre i suoi ex-compagni di fuga procedono ancora compatti.
Il britannico Stannard scivola all'ultima curva in discesa dell'Acqua Fresca.
Quando il gruppo è per l'11esima volta sulla salita di Novazzano, sono state superate da qualche minuto le quattro ore di gara.
Al passaggio il distacco è sceso a 5'37".


12° Giro: Importante azione promossa dall'Italia (165,6 km / 96,6 km)
Rischiamo di diventare noiosi, ma è sempre Bruseghin a menare le danze per il gruppo. Ancora una volta in veneto si sta dimostrando pedina fondamentale nello scacchiere azzurro.
Sulla salita di Acqua Fresca rompono gli indugi Scarponi e Visconti, con loro i belgi Van Avermaet e De Greef e il pericolosissimo spagnolo Joaquím Rodríguez.
Poco dopo anche Ballan e Hoogerland escono dal gruppo e provano a rientrare sui cinque contrattaccanti.
Oltre ai due, rientrano Martens e Albasini, si forma un gruppetto di nove in discesa.
Un ulteriore gruppo, con Kirchen e Paolini, insegue il gruppetto di Ballan, Scarponi e Visconti.
La situazione a Novazzano: i 9 attaccanti della prima ora hanno 3'30" su Ballan, Scarponi, Visconti, Hoogerland, JRO, Albasini, Martens, Van Avermaet, De Greef.
Un gruppo di una ventina insegue a 4' (30" dai contrattaccanti): Kirchen (Lussemburgo), Boonen e De Waele (Belgio), Paulinho (Portogallo), Rujano (Venezuela), Taaramäe (Estonia), Bak (Danimarca), Thomas (Gran Bretagna), Rogers (Australia), Bozic (Slovenia), Karpets (Russia), Riblon (Francia), Barredo e Cobo (Spagna), Fofonov (Kazakistan), Duque (Colombia), Starchyk (Ucraina), Zaugg e Bertogliati (Svizzera), Paolini (Italia).
Al passaggio il gruppo, condotto da un corridore russo, paga dalla testa della corsa 5'35".


13° Giro: Il gruppo principale perde terreno (172,4 km / 82,8 km)
Sulla salita dell'Acqua Fresca tira ancora Scarponi, con Visconti e Ballan a ruota. JRO per ora rimane passivo.
I due gruppi si fondono, ora 29 atleti all'inseguimento degli attaccanti della prima ora (di poco superiore ai 3' il loro ritardo), mentre il gruppone insegue a 2' dai contrattaccanti.
Hoogerland, con Ballan a ruota, si muove sull'Acqua Fresca, mentre la Norvegia guida il gruppo principale.
Ai piedi della salita di Novazzano i contrattaccanti tornano compatti, ancora 29 unità. Visconti e Ballan i più attivi.
Gli svizzeri Albasini e Bertogliati pare non vogliano che l'azione vada a buon fine e rompono i cambi agli italiani.
Novazzano: attacca Rujano, lo segue Duque. Il colombiano desiste, arriva Scarponi.
Il venezuelano resta solo verso Novazzano.
Dalla testa della corsa si stacca Sokoll, riassorbito dai contrattaccanti, rimangono in otto.
Intanto, nel gruppo principale, Italia e Belgio controllano, ma nessuna nazionale sembra prendere il mano la situazione con decisione.
Sul traguardo, i contrattaccanti hanno 3'06" dai battistrada, una trentina di secondi avanti a loro Rujano, il gruppo, con gli australiani a condurre, perde 4'49".


14° Giro: Abbandona Andy Schleck (193,2 km / 69,0 km)
Riepiloghiamo la situazione: otto atleti al comando, Stangelj (Slovenia), Ardila (Colombia), Zagorodny (Ucraina), Barta (Rep. Ceca), Kvasina (Croazia), Kusztor (Ungheria), Greipel (Germania) e Arashiro (Giappone).
Rujano al loro inseguimento a 2'30" circa, poi 27 a circa 3': Martens (Germania), Kirchen (Lussemburgo), Boonen, De Waele, Van Avermaet e De Greef (Belgio), Paulinho (Portogallo), Taaramäe (Estonia), Bak (Danimarca), Thomas (Gran Bretagna), Rogers (Australia), Hoogerland (Olanda), Karpets (Russia), Riblon (Francia), Barredo, Rodríguez e Cobo (Spagna), Fofonov (Kazakistan), Duque (Colombia), Starchyk (Ucraina), Zaugg, Albasini e Bertogliati (Svizzera), Paolini, Ballan, Visconti e Scarponi (Italia).
È sempre l'Italia, nel gruppo di 27, a fare il ritmo, in particolare Visconti e Scarponi.
Viene riassorbito Rujano, mentre abbandona la corsa Andy Schleck.
Segnalato in recupero il gruppone, condotto dall'Australia, che ha un solo rappresentante nel gruppo dei 28.
Sulla salita di Novazzano è ancora Visconti a condurre i contrattaccanti, che ora hanno ridotto lo svantaggio sulla testa della corsa a meno di 2'.
Il gruppo recupera ancora, 1'10" dai 28.


15° Giro: Il gruppo si avvicina ai contrattaccanti (207,0 km / 55,2 km)
1'53" ora il ritardo dei contrattaccanti dalla testa, mentre sotto i 3' quello del gruppone.
Ci avviciniamo al 200° km di corsa, siamo sulla salita dell'Acqua Fresca e i contrattaccanti recuperano molto terreno sulla testa, 1'20" ora.
Sul quindicesimo passaggio sulla salita di Novazzano, Scarponi dà il cambio a Visconti che aveva lavorato fino ad allora.
Nel gruppone, fora Fabian Cancellara, mentre allunga Vorganov.
A Novazzano 42" tra il primo e il secondo gruppo, mentre si avvicina ancora il gruppone: 1'23" dai primi (e 35" dai contrattaccanti).
Ora la media della corsa è 37,26 Km/h.


16° Giro: Fuga della prima ora annullata (220,8 km / 41,4 km)
36" tra i battistrada e i 27 al passaggio, il gruppo a 1'12". L'Australia ha perso molti uomini, ma l'Olanda sta arrivando in forze in testa al gruppo.
Gli attaccanti della prima ora stanno per essere ripresi dal gruppo Ballan.
Sull'Acqua Fresca i contrattaccanti si sfaldano sotto l'impulso di Rujano, Visconti e Scarponi mollano.
Il gruppo non forza il ritmo in salita, i battistrada potrebbero guadagnare in questa fase, mentre Vorganov è riuscito a rientrare sul primo gruppo.
Come previsto, il vantaggio aumenta considerevolmente, all'attacco della seconda ascesa è a 1'42". Ritirati Hushovd, Kashechkin e Millar.
Sulla Torrazza di Novazzano è ancora il venezuelano Rujano a imporre il ritmo, con gli italiani Paolini e Ballan un po' defilati, per il momento.
In testa al gruppo si vedono le maglie azzurre dell'Italia, davanti anche la Germania, il ritardo in cima alla salita è superiore ai 2'.
In prossimità del passaggio scatta Duque con Vorganov e Bak insegue a qualche secondo. Il gruppo con i due azzurri è a 18" dal colombiano.


17° Giro: Il gruppone perde terreno (km 234,6 / 27,6 km)
Tom Boonen attacca poco prima della salita dell'Acqua Fresca, mentre Hoogerland raggiunge Duque e lo lascia sul posto.
Nel gruppo principale si muove la spagna con Gárate, mentre JRO raggiunge Hoogerland in testa alla corsa.
Il gruppetto con Ballan e Paolini raggiunge la testa della corsa: il gruppone ancora a velocità ridotta sull'Acqua Fresca.
Ballan allunga in discesa, il gruppetto non gli lascia molto spazio. Perde ancora il gruppo principale: sui 2' il suo ritardo.
Ai piedi della salita di Novazzano Van Avermaet e Duque si avvantaggiano sul gruppetto che lascia fare.
In salita è ancora Rujano, con Zaugg e Kirchen a ruota, a fare il ritmo, mentre la Spagna decide di alzare l'andatura in testa al gruppo.
Joaquím Rodríguez riporta una parte del gruppetto su Duque e Van Avermaet, mentre il gruppo, guidato da Gárate, ora recupera terreno: il vantaggio è sceso a 1'30".
19 atleti in testa, Hoogerland (Olanda), Rodríguez e Cobo (Spagna), Kirchen (Lussemburgo), Paulinho (Portogallo), Rogers (Australia), Boonen, Van Avermaet e De Waele (Belgio), Riblon (Francia), Ballan e Paolini (Italia), Zaugg e Albasini (Svizzera), Vorganov (Russia), Fofonov (Kazakistan), Duque (Colombia), Rujano (Venezuela), Stangelj (Slovenia), gruppo condotto da Botcharov (Russia) a 1'19".
Media della corsa 37,36 Km/h.


18° Giro: Si rimescolano le carte (248,4 km / 13,8 km)
Poco dopo il traguardo lo sloveno Stangelj, già in fuga da stamattina, si avvantaggia sul gruppo dei 18 inseguitori, guidati da Kirchen.
La Francia alza ulteriormente il ritmo del gruppo, che si avvicina.
Accelerazione violenta di Kim Kirchen, ma Paolini e JRO non lasciano spazio.
Importante azione degli italiani in gruppo: Cunego, Pozzato e Basso si portano a meno di 20" dalla testa della corsa. Con loro ci sono anche Cancellara e Freire.
Cancellara riprende i battistrada: si forma un gruppetto con Cunego, Pozzato, Valverde, Freire, Sánchez e Kirchen.
20 km all'arrivo, siamo all'attacco della Torrazza di Novazzano, ora è Zaugg, con Paolini a ruota, a tenere alto il ritmo per favorire il suo capitano.
Paolini alza il ritmo verso Novazzano, Cunego in seconda ruota.
Pozzato, Paolini e Basso a disposizione di Cunego, mentre Boonen è irrimediabilmente staccato.
Cancellara e Kolobnev molto brillanti nelle prime posizioni, il gruppo si fraziona sotto l'impulso degli italiani.
Ballan perde contatto dai migliori, siamo a pochi chilometri dal passaggio sul traguardo.
Nel gruppo di testa è presente anche Vinokourov, che ha provato un allungo a pochi dopo lo scollinamento, ma è stato subito stoppato da Arvesen.


Ultimo Giro: Evans vola verso l'iride (262,2 km / 0 km)
Vinokourov ci riprova e guadagna qualche decina di metri.
Vino sulla salita dell'Acqua Fresca, insegue un gruppo nutrito, Basso, Cunego e Pozzato (Italia), Kolobnev (Russia), Cancellara (Svizzera), Gerrans ed Evans (Australia), Arvesen (Norvegia), Breschel e Sorensen (Danimarca), Sánchez, Rodríguez, Freire e Valverde (Spagna), Wegmann (Germania), Kirchen (Lussemburgo), Gilbert (Belgio), Hoogerland e Kroon (Olanda).
Kolobnev raggiunge il kazako e tira dritto.
Dietro, Cunego e Gilbert nelle prime posizioni, mentre è Cancellara a forzare il ritmo in salita.
Raggiunto Kolobnev dal gruppetto Cancellara, con lo svizzero ci sono Gilbert, Cunego, Breschel, Valverde, Evans, JRO e Sánchez.
Cancellara forza in discesa, Sánchez lo marca stretto.
Prima della salita di Novazzano, parte JRO, ma Evans e Kolobnev chiudono.
Si avvantaggiano in tre: Kolobnev, Evans e JRO.
Cunego si lancia all'inseguimento, mentre è Evans ad allungare in testa.
Il vantaggio dell'australiano cresce, sarà difficile andarlo a riprendere a questo punto.
In cima a Novazzano Cadel ha 13" su Kolobnev e JRO e il gruppetto Cancellara è a 20".
Evans è solo sul traguardo. Kolobnev d'argento, Rodríguez bronzo.
Sánchez precede Cancellara per il quarto posto.
Gilbert, Breschel, Cunego, Valverde e Gerrans completano la top-10.




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