Hai voluto la bicicletta? - Scopriamo il mondo di Francesco Failli

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Nato a Montevarchi il 16 Dicembre 1983, Francesco Failli è approdato al mondo del professionismo nel 2004 nelle fila della Domina Vacanze-Elitron di Mario Cipollini. Dopo due anni alla Liquigas, dove ha colto il suo primo successo («ma si trattava di una cronosquadre», tiene a precisare), nel 2008 è passato all'Acqua&Sapone di Palmiro Masciarelli dove ha vinto una tappa della Settimana Lombarda battendo Di Luca in uno sprint a ranghi ristretti e mettendosi in mostra per le ottime prestazioni fornite nell'arco dell'anno. Siamo andati a fargli gli auguri di compleanno, approfittando della tirata d'orecchie per fare una chiacchierata con Francesco e scoprire il suo mondo.
Innanzitutto tanti auguri Francesco! Come hai festeggiato il tuo venticinquesimo compleanno?
«Grazie per gli auguri. Sto festeggiando con parenti ed amici».
Com'è sbocciata la tua passione per il ciclismo?
«Dunque, avevo sette anni e mio fratello Giacomo, che ora lavora nella ditta di famiglia, correva in bici, così decisi di imitarlo. Poi lui smise mentre io ho proseguito ed eccoci qui!»
Infatti hai gareggiato tra Juniores, Under 23 ed il grande salto nel 2004, giusto?
«Esattamente! Ho corso gli Juniores in una squadra toscana, gli Under 23 prima nella Pastrini, sempre in Toscana, e poi alla Grassi. Sono due categorie molto diverse dal professionismo ma mi sono molto piaciute. Da quando sono professionista ho corso cinque anni soddisfacenti, cogliendo due vittorie e senza alcun rimpianto».
Che tipo di corridore ti definiresti?
«Sono uno scalatore che va forte anche sul passo, Diciamo che mi difendo bene in salita mentre non mi ritengo molto veloce».
Però sei abbastanza veloce da battere Di Luca allo sprint, com'è avvenuto nell'ultima tappa della Settimana Lombarda 2008.
«No dai... In realtà sul traguardo di Bergamo ho anticipato la volata ed ho battuto Di Luca, è diversa la questione».
Allora raccontacela meglio, questa questione.
«Dunque, mi sentivo già molto bene all'inizio della Settimana Lombarda. Nell'ultima tappa, sullo strappo di Bergamo Alta siamo andati via in sette o otto, tra cui Di Luca che era leader della corsa. Nei pressi del traguardo, a 250 metri dall'arrivo, c'era una curva ad angolo retto. L'ho anticipata e ne sono uscito più veloce di tutti, così Danilo non è riuscito più a rimontarmi».
Praticamente questa è stata la tua prima vittoria da professionista.
«Sì, perché stando alle statistiche la mia prima vittoria è una cronosquadre di 3 km da Bergamo a Bergamo Alta. Il sapore di una vittoria individuale è tutt'altra cosa, provi una gioia immensa, impossibile da descrivere a parole».
Appurato che hai un'intesa particolare con la Settimana Lombarda, per il 2009 cosa vorresti regalare a chi ti segue?
«Vorrei ripartire come ho lasciato la stagione. Ripartire bene, poi si vedrà. Sicuramente vorrei vedere ripagati tutti i sacrifici da me fatti, poi se venisse una vittoria non guasterebbe, anche se venisse in una cronosquadre (ride)».
Quando ti alleni sei uno meticoloso o badi più alle sensazioni che al cardio?
«Sinceramente sono uno abbastanza meticoloso. Ovvio che ci sono alcuni periodi dell'anno in cui è quasi d'obbligo andare a sensazioni, ma in linea generale sono meticoloso».
Caratterialmente come sei giù dal sellino?
«Normale, sono un ragazzo vivace».
Come passi il tempo libero quando non ti alleni?
«A dire il vero di tempo libero non ne ho molto, perché durante la stagione bisogna sempre essere concentrati e preparare tutto a puntino. A fine anno mi rilasso molto, invece, e mi piace viaggiare, andare in posti rilassanti».
Quali sono le tue mete preferite?
«Non ce n'è una in particolare, amo i posti caldi in generale, quindi tendenzialmente il mare. Di montagne ne vedo fin troppe durante tutta la stagione».
Ti piace andare al cinema?
«In realtà non mi "garba" molto il cinema, né c'è un genere cinematografico particolare che prediligo».
Cosa metti nell'iPod prima di partire per l'isola deserta?
«Sinceramente ascolto la musica che mi capita, mi piace quasi tutta la musica».
Sei fidanzato?
«Sì, da due anni con Irene, con la quale amo passare i momenti di relax, lontano dalle corse».
La corsa dei tuoi sogni?
«In generale amo tutte le Grandi Classiche del ciclismo, le corse monumento. Dalla Milano-Sanremo alla Liegi fino al Giro di Lombardia».
C'è un corridore che hai tifato in gioventù o uno al quale ti ispiri?
«Il corridore che mi è piaciuto più di tutti è stato Marco Pantani, anche se purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo. Ho conosciuto invece Mario Cipollini».
Parlaci brevemente di lui. Che impressione ti ha fatto?
«Ho corso con Mario nel 2004 alla Domina Vacanze-Elitron. É un personaggio, ha dimostrato sulla strada quello che valeva come corridore, era un personaggio fuori e dentro dalle corse. Gli auguro tutto il bene possibile per la sua nuova avventura da consulente tecnico alla ISD».
Tornando alle corse, ti piace com'è stato disegnato il Giro 2009?
«Sì, mi piace abbastanza, ma quella lunga cronometro... No, scherzi a parte è un bel Giro!»
L'Acqua&Sapone vi parteciperà?
«Non sappiamo nulla, speriamo di sì, naturalmente. Se sarà così correremo per Paolini e Garzelli, con Francesco Masciarelli da tener d'occhio, perché è uno che va molto ma molto forte».
E Failli sarà da tener d'occhio?
«Speriamo, speriamo di sì, mi piacerebbe vincere una tappa».