È già l'ora di BigBenna - Trofeo Inca, Valverde cade ai 500 m
A uno come Daniele Bennati non poteva evidentemente andar bene che, mentre alcuni tra i migliori velocisti nostrani avevano già qualche foto con le braccia alzate, lui fosse ancora a secco di vittorie e di podi.
Al Trofeo Inca il toscano della Liquigas ha invertito decisamente la rotta, andandosi a prendere una vittoria per la quale la dea bendata (decisamente in debito con Daniele) ha deciso di sorridergli, voltando al contempo le spalle ad Alejandro Valverde, costretto ad una caduta nella penultima curva posta a circa 500 metri dall'arrivo.
Caduta che purtroppo scaturisce anche da dei finali di corsa abbastanza accidentati, in quel di Mallorca, con tante rotonde, spartitraffico ed aiuole e marciapiedi di varie dimensioni e larghezze, che costringono i corridori a veri e propri numeri da funamboli. Numeri che quest'oggi non sono riusciti a Manuel Quinziato, che s'è portato dietro un suo compagno di squadra ed il campione iberico Valverde, causando involontariamente il buco al compagno di squadra, che s'è potuto involare verso il traguardo, mentre il gruppo dietro restava intruppato dalla baraonda della caduta.
Dietro al toscano, si piazzano Leezer e Pineau, non certo due velocisti "puri", che precedono Rojas Gíl (compagno di squadra di Alejandro) e Ciolek, per il quale la Milram aveva preso in mano le redini della corsa dopo il ricongiungimento, orchestrato dalla Caisse d'Epargne, ai danni del fuggiasco Javier Ramírez, il corridore dell'Andalucía già all'attacco ieri, e che oggi ci ha riprovato a 15 km dall'arrivo, restando in avanscoperta fino a 3500 metri dallo striscione del traguardo.
Per via della caduta, non si possono fare ovviamente troppe congetture sulla condizione di vincitore e vinti, né possiamo immaginarci un testa a testa tra Bennati e Valverde. Ciò che conta, almeno per oggi, è che Bennati abbia mosso lo score delle vittorie e che, anche moralmente, questa vittoria possa essere il primo tassello per costruirsi una buona condizione per la Sanremo e le classiche del pavé, che negli ultimi anni l'aretino ha sempre saltato per guai fisici.
Domani il menù maiorchino prevede il Trofeo Pollença, 143.3 km parecchio mossi, con il Col de Soller molto vicino all'arrivo; ad occhio e croce, niente sprint compatto, ma la giusta occasione per iniziare a vedere qualche uomo da Ardenne. Inoltre, domani in Francia scatta il Tour Méditerranéen con una tappa piatta al mattino e una cronosquadre al pomeriggio, prima del gran finale, previsto domenica, sul Mont-Faron.
